VIRUS (L’ INFERNO DEI MORTI VIVENTI)

virus l'inferno dei morti viventi i cinenauti recensioni film serie tv cinema

VIRUS (L'INFERNO DEI MORTI VIVENTI)

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GENERE:        horror, avventura, zombie

ANNO:             1980

PAESE:            Italia, Spagna

DURATA:         93 minuti

REGIA:            Bruno Mattei, Claudio Fragasso

CAST:              Margit Evelyn Newton, Franco Garofalo, José Gras, Gabriel Renom, Josep Lluís Fonoll, Pietro Fumelli

Nel 1978 George Romero regala al mondo del cinema horror "Zombi" e nel 1980 il regista nostrano Bruno Mattei si ispira palesemente all'opera sopracitata per sfornare Virus, B-Movie che vede come protagonisti imbarazzanti non-morti e altrettanto poco convincenti vivi; nonostante i tanti difetti e il ritmo spesso stagnante la pellicola merita una visione.

In un luogo tenuto segreto in Nuova Guinea una misteriosa industria sta lavorando sulla produzione di una sostanza chimica attraverso la quale l’uomo occidentale può risolvere il problema della fame nel Terzo Mondo. Un’incidente provoca un guasto nei macchinari e un gas verde invade la struttura per poi spandersi nel territorio circostante. Improvvisamente tecnici, scienziati, operai e indigeni si trasformano in famelici zombies affamati di carne umana. Sul luogo del disastro giungono sia una giornalista, accompagnata dal suo cameraman, che un gruppo di quattro militari dei corpi speciali; li accomuna la volontà di fare luce sull’accaduto. Le loro strade si uniscono e raggiungono la loro meta ma ciò che si trovano davanti è peggiore delle più negative previsioni.

Se dovessi trovare un sostantivo per descrivere Virus “riciclo” è quello che meglio si adatta all’opera; in esso troviamo Zombi di Romero, Zombi 2 di Fulci, le musiche dei Goblin (che sanno di già sentite), le ambientazioni tropicali e gli intramezzi documentaristici dei cannibal movies.

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Per il resto c’è poco da dire sul “capolavoro” (!) di Bruno Mattei che si lascia guardare senza infamia e senza lode. Sicuramente vi resteranno in mente tre cose: le espressioni del bambino zombificato, Margit Evelyn Newton che corre tette al vento e soprattutto (qui parliamo di scene cult e storia del cinema) Zantoro, interpretato da Franco Garofalo, che si esibisce in una furiosa e psicotica danza circondato dai non-morti ed incitandoli ad aggredirlo.

Come si può facilmente intuire Virus è stato girato in poche settimane con a disposizione un budget estremamente ridotto; molte scene vennero addirittura improvvisate al momento perchè, solo a lavori in corso, la produzione si rese conto di non aver a disposizione tutta la liquidità necessaria. Tra queste la sequenza del militare che, imitando il balletto di Gene Kelly in Cantando sotto la pioggia, finisce divorato dai famelici.

Possiamo anche intravedere una tematica politica che vede il Terzo Mondo ribellarsi contro l’oppressore occidentale ma la portata di un’argomento così profondo si infrange contro una disarmante superficialità e ciò che ne resta sono solo tanto gore e brandelli di carne.