CAMPING DEL TERRORE
CAMPING DEL TERRORE
GENERE: horror, thriller, slasher
ANNO: 1987
PAESE: Italia
DURATA: 92 minuti
REGIA: Ruggero Deodato
CAST: Mimsy Farmer, Bruce Penhall, John Steiner, Ivan Rassimov, Luisa Maneri, Stefano Madia, Nancy Brilli, David Hess
Camping del terrore è un film slasher tradizionale diretto dal Maestro Ruggero Deodato (Cannibal Holocaust). Un gruppo di ragazzi decide di trascorrere le proprie vacanze in un vecchio campeggio ignari del fatto che sia abitato da un misterioso killer mascherato che inizierà a massacrarli tutti brutalmente.
Tra i boschi di un’ignota località statunitense si consuma l’efferato delitto di una giovane coppia perpetrato per mano di un enigmatico assassino; vi assiste, impotente, Ben, il figlio dei proprietari del camping della zona che, inevitabilmente, chiuderà i battenti da lì a poco. Complice, oltre la tragedia che l’ha coinvolto, anche il legame affettivo che lega Julia e Robert, i titolari, sull’orlo del baratro e in una situazione resa ancora più difficile, da un lato, dalla relazione amorosa che coinvolge la donna e lo sceriffo locale, e, dall’altro, dall’ossessione di Robert per il vecchio sciamano, una figura mistica che Ben sostiene essere il responsabile del duplice omicidio.
Trascorrono diversi anni e un gruppo di giovani giunge al campeggio per trascorrevi alcuni giorni di goliardica vacanza, erroneamente convinti che sia ancora operativo. Immediatamente, un assassino dalle sembianze mostruose (lo stesso di molti anni prima) inizia a decimare brutalmente i ragazzi. I superstiti, presi dalla convinzione che il colpevole sia Robert cercano invano l’aiuto di Ben. Giunti all’orlo della disperazione, i pochi rimasti vivi organizzano una strenua resistenza nel vecchio emporio alimentare del campeggio, rischiando di soccombere velocemente se non fosse per l’intervento provvidenziale dello sceriffo, che uccide l’assalitore con un preciso colpo di fucile. Ora che il pericolo sembra scampato, il poliziotto rimuove la maschera che copre il volto dell’assassino, rivelando il viso di … non voglio rovinarvi la sorpresa! Gli unici due sopravvissuti possono finalmente fare ritorno alle loro case, mentre Robert, fuggiasco tra gli alberi, viene raggiunto e giustiziato da una figura che si rivela essere un’incarnazione identica a quella dello sciamano poc’anzi smascherato.
“Camping del terrore” non è sicuramente il film più riuscito di Ruggero Deodato, non regala nulla al sottogenere “slasher” e propone una ripetizione di luoghi comuni comunque ben gestiti dalla mano del regista di Cannibal Holocaust che nel complesso sforna un prodotto, sebbene non originale, assolutamente godibile.
La formulazione si mantiene invariata rispetto alle svariate produzioni di “Venerdì 13”: una location immersa nella foresta, giovani adulti in piena fase ormonale (le situazioni erotiche sono però piuttosto moderate e poco spinte), una colonna sonora ansiogena e dal retrogusto “argentiano” (opera di Claudio Simonetti, che però, va detto, ha realizzato lavori migliori nel corso della sua carriera), una lista interminabile di cadaveri (motivo per cui all’estero il film è uscito col titolo di “Bodycount”), e un altrettanto inevitabile assassino incappucciato che fornisce la materia prima.
Degno di nota è il cast artistico de “Camping del Terrore”, il quale, peraltro, si presenta in un buono stato di forma, con un gruppo selezionato di giovani attori (tra cui spicca una giovane Nancy Brilli che sfodera un topless di tutto rispetto) affiancati da numerosi volti familiari per gli amanti del cinema di serie B, quali David Hess (noto per “L’ultima casa a sinistra” e “La casa sperduta nel parco”), Charles Napier (che ha partecipato a “Rambo 2” e “Alien degli Abissi”), Mimsy Farmer (celebre per “Il profumo della signora in nero” e “Black Cat”), Ivan Rassimov e John Steiner (questi ultimi due, tuttavia, impegnati in ruoli pressoché superflui e periferici).
In conclusione se volete passare una serata con un po’ di suspence ma senza impegnare troppo la mente “Camping del terrore” è il film giusto.