THE HEAD

THE HEAD

i cinenauti recensioni film serie tv cinema The Head

GENERE:                Thriller

ANNO:                     2020

PAESE:                    Spagna, Giappone

DURATA:                 1 stagione – 6 episodi (miniserie)

DA UN’IDEA DI:      David Pastor, Àlex Pastor

CAST:                      Laura Bach, Hannes Fohlin, John Lynch, Álvaro Morte, Katharine O’Donnelly, Chris Reilly, Richard Sammel, Alexandre Willaume, Sandra Andreis, Tom Lawrence

The Head. Un gruppo di ricercatori, in una stazione al Polo Sud, circondati solo da buio e gelo, stanno per compiere la scoperta del secolo ma improvvisamente iniziano a morire uno dopo l’altro. Un thriller dalla trama fredda e spietata come il crudo inverno polare che avvolge i protagonisti. Un perfetto mix tra l’opera letteraria “Dieci Piccoli Indiani” di Agatha Christie e il film “La Cosa” di John Carpenter.

La storia inizia con l’abituale festa per il cambio di personale per la stagione invernale. Il nuovo staff, alterandosi come da routine con quello estivo, prende il presidio della Stazione Polaris VI per i lunghi e bui mesi invernali. (Curiosità: i membri del team stanno guardando in tv il sopracitato film del regista americano).

Elemento di spicco della squadra è la talentuosa dottoressa Annika (Laura Bach), moglie del comandante Johan Berg (Alexandre Willaume), che al contrario sta facendo ritorno a casa. Annika sta conducendo, di supporto al noto scienziato Arthur Wilde (John Lynch), ricerche su un batterio, contenuto nel pemafrost, che potrebbe dare una svolta decisiva al destino del pianeta contrastando l’inquinamento. Per i primi mesi tutto fila liscio ma improvvisamente, con l’avvicinarsi dell’estate, la Polaris VI smette di far avere sue notizie e, dopo tre lunghe settimane di silenzio, Johan, preoccupato per le sorti della compagna, raggiunge la base per indagare ma trova la peggiore delle situazioni: i cadaveri di alcuni suoi colleghi brutalmente uccisi e inconfutabili segni di lotta violenta.

Cosa sarà successo? Annika risulta dispersa insieme a pochi altri, la polizia potrà sopraggiungere solo tra qualche settimana, i misteri si infittiscono minuto dopo minuto e il tempo stringe. L’unico barlume di comprensione può arrivare dalla sola superstite: la dottoressa Maggie (Katherine O’Donnely). Trovata impaurita e priva di memoria farà luce, con i suoi vaghi ricordi che lentamente affiorano, sull’intera faccenda.

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Come accennavo nell’introduzione, con The Head ci troviamo di fronte ad una storia simile a “Dieci Piccoli Indiani”, dove tutti possono essere i colpevoli e tutti hanno gravi segreti da nascondere, ambientata però in un’atmosfera claustrofobica e impregnata d’ansia in pieno stile “La Cosa” (niente alieni o elementi soprannaturali come nel celeberrimo film di John Carpenter).

La struttura narrativa si basa su un’uso sapiente di flashback che, attraverso i racconti della dottoressa Maggie, ci guidano all’interno della storia costruendo e smontando nella nostra mente, puntata dopo puntata, infinite congetture o previsioni.
Capiamo fin da subito che la causa della tragedia è legata ad uno dei protagonisti o a un gruppo di loro (alcuni si conoscono da molti anni) e a qualcosa che è accaduto nella vecchia stazione Polaris V sprofondata anni prima nel ghiaccio, ma fino all’ultimo non riusciremo ad avere certezze.

Ma non sono solo l’ottima struttura della trama e le ambientazioni ansiogene e soffocanti a fare di The Head (visibile su Amazon Prime Video) un prodotto di altissima qualità. Anche il cast è un elemento di grande spessore: un cast eterogeneo, che vede la presenza di attori da ogni parte del mondo, in grado di fornire interpretazioni realmente credibili. Grande recitazione dei giovani Katharine O’Donnelly e Tomohisa Yamashita (un vero idolo in Giappone), la sicurezza del veterano John Lynch (“Tin Star”, “The Terror”, “Il Giardino segreto”, “The Fall: Caccia al Serial Killer”) e la conferma di Alvaro Morte, l’attore spagnolo famoso per il ruolo de “Il Professore” ne “La Casa di Carta”.

Nel caso vi stiate chiedendo se ci sarà una seconda stagione, la risposta è presumibilmente no. Si tratta di una serie autoconclusiva ed è giusto così: protrarla nel tempo le farebbe sicuramente perdere molto del suo appeal. Non è escluso che possa diventare antologica, con storie diverse per ogni stagione (come ad esempio “The Terror” sempre di Amazon Prime Video o “Hill House” di Netflix).

A questo punto non vi resta che addentrarvi nel freddo del Polo Sud con i suoi misteri e la sua assenza di luce e godere di “The Head”, una vera chicca che potrebbe farvi entrare in bingemode.