GLI UCCELLI
GENERE: thriller
ANNO: 1963
PAESE: USA
DURATA: 120 minuti
REGIA: Alfred Hitchcock
CAST: Jessica Tandy, Rod Taylor, Suzanne Pleshette, Tippi Hedren, Veronica Cartwright
‘Gli uccelli’ è il primo film girato da Alfred Hitchcock dopo l’abbandono della sua storica casa di produzione, la Paramount, a favore della Universal, ed il terzo tratto da un romanzo di Daphne Du Maurier, dopo ‘La taverna della Giamaica’ e ‘Rebecca la prima moglie’.
A fine Aprile del 1980 si spense Alfred Hitchcock, un regista che ha cambiato la storia del cinema mondiale riuscendo a coniugare i gusti del pubblico con quelli della critica cinematografica.
Personaggi e situazioni sono però creati ex novo dallo sceneggiatore Evan Hunter in quanto il regista, fin dalla prima lettura, fu attratto soprattutto dalle sensazioni di impotenza ed angoscia che attanagliavano i protagonisti del libro, intrappolati dagli animali ‘impazziti’ e decise di concentrarsi su quello, allontanandosi invece sensibilmente dallo script originale.
Per le scene con gli uccelli la produzione si avvalse del pioniere dell’animazione Ub Iwerks usando anche manufatti meccanici, ma per la maggior parte delle scene si usarono riprese di animali veri, opportunamente ritoccate, sovraimpresse e moltiplicate. Sebbene il risultato tecnico non sia ineccepibile né comparabile con quello che si potrebbe ottenere oggi con la Computer Grafica, l’impatto delle immagini non perde comunque efficacia e contribuisce abilmente, insieme alla colonna sonora di Bernard Herrmann, composta esclusivamente da rumori e strida di uccelli opportunamente deformati e ritmati, ad alimentare l’angoscia causata dall’imprevedibilità degli animali.
Va ricordato, infatti, che il film, probabilmente per mantenere alta la tensione, non spiega minimamente le ragioni dell’aggressività degli uccelli, neppure in via ipotetica come fa invece il romanzo di riferimento.
In un negozio di animali di San Francisco si incontrano per caso l’avvocato Mitch Brenner e Melania Daniels, ricca figlia dell’editore di uno dei più noti giornali della città. Mitch finge di scambiare la giovane per la commessa del negozio e lei
inizialmente sta al gioco, anche se dimostra le sue scarse conoscenze ornitologiche quando Mitch le chiede due pappagallini inseparabili per regalarli alla sorellina Cathy,
e lei gli offre uccellini di tutt’altra specie.
A quel punto Mitch le rivela di averla già incontrata poco tempo prima in tribunale e le dice che passerà il week-end dalla madre a Bodega Bay per festeggiare il compleanno della sorella. Melania era stata processata per essere finita contro una vetrina di un negozio mentre guidava in stato di ebbrezza, e nonostante la presa in giro subita al negozio, si invaghisce di Mitch a tal punto da decidere di raggiungerlo a Bodega Bay portando come regalo due pappagallini per la sorella.
Nell’attraversare la baia in motoscafo Melania viene aggredita da un gabbiano che la ferisce leggermente alla testa, un primo sintomo, sottovalutato, di quello che sta per accadere.
Invitata a partecipare alla festa di Cathy del giorno successivo, Melania si ferma in paese per la notte ospitata da Annie, maestra di scuola della bambina ed ex fiamma di Mitch. Nelle ore seguenti a Bodega Bay la situazione precipita, uno stormo di gabbiani attacca i bambini durante la festa di Cathy, altri si lanciano contro un peschereccio, alcuni passerotti entrano in casa dei Brenner dal camino ed un gruppo di studenti viene aggredito dai corvi all’uscita della scuola, il paese subisce un vero e proprio attacco da parte dei volatili ed insieme al panico aumentano vertiginosamente i morti ed i feriti.
Il film ha un finale aperto, nel quale Melania, Mitch e la sua famiglia tentano di abbandonare il paese invaso dagli uccelli, scelta che darà spazio a due seguiti (uno dei quali apocrifo), suscitando però qualche perplessità da parte della produzione.
Inizialmente Hitchock stesso aveva ideato una chiusura della storia con toni apocalittici, che vedeva i due protagonisti giungere a San Francisco trovandola invasa dagli uccelli.
L’epilogo del film è uno dei punti sui quali si è discusso di più nel tempo, infatti non accontentò neppure parte del pubblico, ma l’iniziale tiepida accoglienza non ha impedito a ‘Gli uccelli’ di divenire col tempo un classico, molto amato anche da altri registi come Fellini e Truffaut.