APOCALYSSE DOMANI/CANNIBAL APOCALYPSE

APOCALYSSE DOMANI/CANNIBAL APOCALYPSE

apocalypse domani i cinenauti recensioni film serie tv cinema

GENERE:         horror, azione

ANNO:             1980

PAESE:            Italia

DURATA:         96 minuti

REGIA:             Antonio Margheriti

CAST:             John Saxon, Venantino Venantini, Tony King, Renzo Marignano, Nazzareno Zamperla, Giovanni Lombardo Radice

Apocalypse domani di Antonio Margheriti, è un film horror a sfondo sociale che, pur con alcune incertezze, si rivela un'opera interessante e di notevole impatto. Il film si distingue per la sua fusione innovativa di elementi bellici, horror e azione, offrendo uno sguardo audace e provocatorio sulla brutalità della guerra e i suoi impatti sull'umanità.

Il Capitano Norman Hopper conduce una missione in Vietnam per recuperare due soldati americani fatti prigionieri dai Vietcong, Tom Thompson e Charlie Bukowski. Questi però, durante la prigionia e le torture, contraggono una malattia che li trasforma in cannibali e arrivano addirittura a mordere il braccio di Hopper quando questi porge loro la mano per aiutarli ad uscire dal fosso nel quale sono intrappolati.


Rientrati in America, ad Atlanta – sarà un caso che la famosa serie tv zombie The Walking Dead è ambientata inizialmente nella stessa città? -, tutti e 3 iniziano a soffrire di un disturbo post traumatico da stress; mentre Hopper riprende pian piano in mano le redini della sua vita, i suoi compagni vengono ricoverati in un ospedale psichiatrico. A Charlie viene dato un permesso premio e telefona subito al suo capitano per chiedergli un incontro. Ricevuto un diniego, il ragazzo inizia a girare per la città ma alcune situazioni che gli si presentano riaccendono il suo squilibrio e si ritrova barricato ed armato dentro un supermercato con due omicidi sulle spalle. Riportato a fatica in ospedale, l’ex marine riesce a liberarsi e scatena insieme a Tom una rivolta, aggredendo infermieri e dottori. Si scopre che un virus altamente contagioso è contenuto nella saliva dei soldati. Anche Hopper viene infettato e, per evitare di essere scoperto, decide di nascondersi insieme a sua moglie e ai due militari. La polizia riesce comunque a rintracciarli.

apocalypse domani i cinenauti recensioni film serie tv cinema

Apocalypse domani è un film che non può essere considerato un capolavoro, ma che in questi anni è stato riscoperto anche grazie all’interesse dimostrato da Quentin Tarantino che lo annovera tra i suoi film preferiti. Margheriti dimostra la sua abilità nel mescolare generi, presentando una storia ambientata nel Vietnam post-bellico (il titolo richiama spudoratamente l’Apocalypse Now di Coppola), con una narrazione che si sposta tra il realismo crudo delle scene di guerra e l’orrore sovrannaturale, passando dall’azione allo splatter, dal thriller al filone “cannibal”. La caratterizzazione dei personaggi, sebbene stereotipata, contribuisce a conferire profondità alla trama, mentre la presenza di attori come il grande Giovanni Lombardo Radice aggiunge ulteriori sfumature al tessuto narrativo. Una piccola curiosità, John Saxon aveva capito di dover recitare in un film drammatico, quando capì il vero genere voleva abbandonare la produzione.
Tra i difetti di Apocalypse domani possiamo annoverare il ritmo altalenante che, in alcuni tratti, compromette la fluidità della narrazione e l’attenzione dello spettatore. Inoltre, alcune sequenze potrebbero risultare datate nell’ambito degli effetti speciali, se valutate con gli standard odierni, soprattutto l’intro iniziale in Vietnam.

Apocalypse domani è tuttavia un film complesso e stratificato, che può essere interpretato a diversi livelli. A un livello superficiale, il film è un semplice horror d’azione neanche troppo splatter, che punta a divertire e a provocare lo spettatore. Tuttavia, possiamo anche leggere l’opera come una metafora della guerra e delle sue conseguenze. I tre reduci americani sono le vittime collaterali di un conflitto che ha lasciato un segno indelebile nelle loro vite. Cannibal Apocalypse è una critica sociale all’ipocrisia e all’indifferenza della società nei confronti di chi è emarginato. I tre cannibali, pur essendo vittime, sono considerati pericolosi e vengono perseguitati dalla polizia. Questa contraddizione è emblematica della società moderna, che spesso è più preoccupata a proteggere i propri interessi che ad aiutare chi è in difficoltà.