Si è conclusa con un notevole successo di pubblico la IX Edizione del La Spezia Film Festival, sotto la direzione artistica della regista Paola Settimini e dello sceneggiatore Paolo Logli.
La manifestazione si è avvalsa di una giuria di alto profilo presieduta dal regista Lamberto Bava e dal professor Roberto Danese, affiancati dal critico cinematografico Giordano Giannini, dalla pittrice e scenografa Stefania Martinico, dall'attrice Ilaria Monfardini, dalla critica cinematografica Barbara Rossi e da Gilberto Tortora, Mattia Paragone e Cristiano Ferrarini, fondatori de "I Cinenauti".
Il La Spezia Film Festival si era aperto il 27 Novembre con la proiezione in anteprima del film ‘Cose nere’ di Francesco Tassara, seguito, il 28 Novembre, dallo spettacolo ‘Polvere di stelle’ di Ines Cattabriga. Nei primi giorni della manifestazione è stato possibile visionare anche tutte le opere in concorso.
Momento culminante della manifestazione è stato il conferimento del Premio alla Carriera al regista greco Dimitris Makris, classe 1937. Dopo gli studi di cinematografia a Roma e il trasferimento a Milano, Makris si è distinto nella realizzazione di numerosi episodi di Carosello, collaborando con i maggiori artisti dell’epoca. Rientrato in Grecia, è diventato una figura chiave del cinema d’avanguardia ellenico. Tra le sue opere cinematografiche, spesso di matrice politica, si ricordano ‘Qui politecnico’ (1974), uno spezzone del quale è stato proiettato durante la serata conclusiva del festival, ‘Viaggio nella storia’ (1977), ‘To fragma’ (1982) ed una trilogia realizzata tra il 2011 ed il 2020 dedicata ai grandi filosofi greci Socrate e Platone ed al grande politico e militare ateniese Alcibiade.
Tutti i vincitori.
La giuria ha assegnato il premio miglior corto a “La soglia”, di Nicolò Tonani, Simone Colombo e Sofia Gasparetti, prodotto dalla Scuola Civica Luchino Visconti. Due premi a “Turisti” di Adriano Giotti, per la miglior sceneggiatura e il miglior attore protagonista. A “Pioggia poco prima dell’estate” di Costantino Maiani è andato il premio per la miglior attrice, mentre per la miglior fotografia è risultata vincitrice Ines Cattabriga con il cortometraggio “Comites in amore benigni”, mentre “Ka Mun Lee, the Huntress” di Ugo Puglisi si è aggiudicato il miglior montaggio. Premio della giuria al documusical “In principio era il canto”, diretto da Flavio Pagano e con protagonista l’iconica Katia Ricciarelli. Menzione speciale ad Alessio Marocco, giovane regista romano, per la sua opera prima “Il mostro nella stanza”.
Tre premi per i lungometraggi in concorso: miglior film e miglior attrice al film “Feralia” di Davide Cancila e miglior attore al Gianluca Magni per il film “L’uomo che disse no” di Mirco Alivernini.
Tutti i premi sono stati realizzati dall’artista Stefania Martinico, confermando la tradizione di creazioni uniche per il Festival.
Sezione cortometraggi.
- Miglior cortometraggio: ‘La soglia’ di Nicolò Tonani, Simone Colombo e Sofia Gasparetti
- Miglior Sceneggiatura: ‘Turisti’ di Adriano Giotti
- Miglior attore: Alberto Tordi in ‘Turisti’ di Adriano Giotti
- Miglior attrice: Bruna Orlando in ‘Pioggia poco prima dell’estate’ di Costantino Maiani
- Miglior fotografia: ‘Comites in amore benigni’ di Ines Cattabriga
- Miglior montaggio: Ronnie Roselli in ‘Ka Mun Lee, the huntress’ di Ugo Puglisi
- Premio della giuria popolare: ‘In principio era il canto’ di Flavio Pagano
- Menzione speciale: ‘Il mostro nella stanza’ di Alessio Marocco
Sezione lungometraggi.
- Miglior film: ‘Feralia’ di Davide Carcila
- Miglior attore: Gianluca Magni in ‘L’uomo che disse no’ di Mirko Alivernini
- Miglior attrice: Serena Bilanceri in ‘Feralia’ di Davide Carcila