IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO
IL MIO NOME È NESSUNO
GENERE: azione, western
ANNO: 1973
PAESE: Italia
DURATA: 130 minuti
REGIA: Tonino Valerii
CAST: Henry Fonda, Piero Lulli, Terence Hill, Jean Martin, Benito Stefanelli, Mario Brega
"Il mio nome è Nessuno" è un film western all'italiana del 1973 diretto da Tonino Valerii, con la produzione di Sergio Leone. Questo cult "spaghetti western" racconta la storia di Jack Beauregard, un leggendario bounty killer che cerca di ritirarsi a vita privata per andare a vivere in Europa. Nel suo ultimo viaggio però incontra un giovane di nome "Nessuno", cresciuto nel suo mito ed intenzionato a farlo passare alla storia.
Siamo alla fine del XIX secolo, l’epoca romantica del famigerato Far West sta volgendo al termine. In questo contesto un errabondo giovane, che si fa chiamare “Nessuno”, conduce la sua esistenza nell’ozio. Un bel giorno però Nessuno incrocia – non molto casualmente – la strada del celebre cacciatore di taglie Jack Beauregard, ormai in età avanzata ed in procinto di trasferirsi in Europa.
Beauregard costituisce l’idolo di gioventù per Nessuno, le cui radici si sono alimentate nella leggenda dei suoi trionfi; tuttavia, il veterano pistolero è pervaso dalla disillusione, consapevole della fine imminente della sua epoca. Come un devoto ammiratore di Beauregard, Nessuno si incaponisce che Jack debba porre fine alla sua carriera con un finale memorabile: egli dovrà affrontare da solo il Mucchio Selvaggio, una leggendaria schiera di centocinquanta cavalieri, che nel film appare e svanisce come un miraggio.
Nonostante la reticenza dell’anziano, il giovane cowboy riesce nell’intento di far confrontare Jack con l’orda di malviventi. Pur sembrando uno scontro senza via d’uscita, il bounty killer nota con grande acume che alcune delle selle dei centocinquanta contengono dinamite e… boom!!!!Dopo l’epica contesa, Nessuno mette in scena il perfetto commiato per il suo grande eroe: la morte. Secondo il giovane infatti affinché le gesta di un grande uomo vengano tramandate ai posteri, esso deve inevitabilmente compiere l’estremo sacrificio…
“Il mio nome è Nessuno” è un classico “spaghetti western“, diventato mito, realizzato da Tonino Valerii – in passato assistente di Sergio Leone – e ora talentoso regista dietro la macchina da presa. L’ombra di Leone però è ben presente essendone sia il produttore che lo sceneggiatore insieme a Fulvio Morsella ed Ernesto Gastaldi. La storia è un perfetto mix di comicità, azione e dramma e ci presenta un’innovativa visione del Far West: il protagonista non è solo un pistolero senza scupoli, ma anche un uomo in cerca di pace e serenità.
La fotografia è stata curata da Armando Nannuzzi, uno dei più importanti direttori della fotografia del cinema italiano. La sua abilità sta proprio nel catturare l’atmosfera del West e al tempo stesso la bellezza degli scenari – avvalendosi di primi piani stretti ed ampie panoramiche – in modo da mettere in risalto sia la grandezza della natura selvaggia del West che quella dei personaggi che ne segnano la storia. La colonna sonora è stata composta da Ennio Morricone e scandisce in modo ineccepibile l’alternanza di sequenze comiche, nostalgiche ed avventurose.
L’intero film però è retto dai due protagonisti, dalle loro personalità forti e dal gioco di emozioni che riescono a suscitare vicendevolmente.
Nessuno, interpretato da un iconico Terence Hill, è un personaggio enigmatico, fuori dal comune, rappresenta una sorta di anti-eroe.
È giovane, abile con la pistola ma nutre una grande passione per i libri e la cultura, ha un’idea romantica del West e non ne accetta la fine al punto da volerne scrivere lui stesso la pagina conclusiva cercando di imprimere la sua visione nella mente di Jack Beauregard, un leggendario pistolero, forse l’ultimo, che vuole ritirarsi a vita privata. Nessuno è l’antitesi di Jack senza esserne mai l’antagonista, è la trasposizione dello spirito avventuroso ormai sopito nel vecchio.
Jack Beauregard dall’altra parte, interpretato da un carismatico Henry Fonda, è un leggendario cacciatore di taglie ormai stanco di quella vita e della violenza ma soprattutto vuole allontanarsi da quel mondo così cambiato nel quale non si riconosce più. La sua fama però lo perseguita, ovunque vada incontra sgherri che vogliono sfidarlo o che cercano vendetta… l’unica soluzione è salpare in direzione Europa. A differenza della maggioranza dei personaggi caratteristici di questo filone, Jack è un uomo alla ricerca di pace e di serenità, e che non vuole più avere a che fare con l’odio. Mentre Nessuno rappresenta la gioventù, la passione e l’impulsività, Jack rappresenta la maturità, la riflessione e la saggezza.
In conclusione, “Il mio nome è Nessuno” è uno “spaghetti western” dotato di una sceneggiatura intelligente avvalorata dalla regia di Tonino Valerii e dalla produzione di Sergio Leone che ne garantiscono una qualità artistica di livello assoluto. Se non l’avete ancora visto, non perdete l’occasione di godervi uno dei grandi capolavori del cinema italiano.