B: THE BEGINNING
B: the beginning
.
GENERE: thriller, fantascienza, azione, shonen
ANNO: 2018
STUDIO: Production I.G.
IDEATORE Katsuya Ishida
REGIA: Kazuto Nakazawa, Yoshiki Yamakawa
B: The Beginning è una serie anime originale Netflix prodotta da Production I.G e diretta da Kazuto Nakazawa e Yoshiki Yamakawa. È composta da due stagioni - la prima di 12 episodi e la seconda di 6 - è stata distribuita tra il 2018 e 20121. Un associazione criminale semina il caos in città ma dietro c'è molto di più...
Nel regno di Cremona, un’ombra oscura si allunga minacciosa. Un’organizzazione criminale chiamata Market Maker trama subdolamente, tessendo una tela di caos e terrore. Il suo obiettivo: risvegliare il potere dei regie, esseri umani geneticamente modificati dotati di abilità sovrumane. In questo scenario di tensione, due figure si ergono a difesa della giustizia. Il primo è Keith Flick, un geniale e stravagante detective del Royal Investigation Service (RIS), tornato in servizio dopo otto anni di assenza. Il suo compito: indagare sul caso di Killer B, un serial killer che miete vittime solo tra criminali, lasciando una macabra firma: una lettera B.
Al suo fianco si schiera Koku, un giovane liutaio dai misteriosi occhi eterocromi. Dietro il suo talento artigianale si cela un segreto inconfessabile, un legame indissolubile con i regie e con Killer B.
Le loro strade si incrociano, dando vita a un’alleanza inaspettata. Insieme, Keith e Koku dovranno svelare i segreti di Market Maker, fermare Killer B e scongiurare il risveglio dei regie, una minaccia che potrebbe sconvolgere per sempre l’equilibrio del regno.
La prima stagione della serie, composta da 12 episodi, ruota attorno all’epico scontro tra il Royal Investigation Service (RIS) e l’organizzazione criminale Market Maker. A capo di quest’ultima si trova Laica, il fratello di Koku, il quale, spinto dal desiderio di realizzare il piano del loro defunto padre, ambisce a creare una nuova era per i regie.
Nel corso della stagione, le strade di Keith e Koku si incrociano più volte, dando vita a incontri e scontri che li porteranno a scoperchiare la verità sul loro passato e a sviluppare un profondo legame di rispetto e amicizia.
La stagione si conclude con la sconfitta di Laica e dei Market Maker. Tuttavia, un’ultima, sconvolgente rivelazione attende i protagonisti: Killer B, il misterioso serial killer che ha terrorizzato la città, è in realtà…
La seconda stagione della serie, composta da 6 episodi, esplora le misteriose origini dei regie e si avventura nell’enigmatica isola di Jaula. Tra le rovine di una civiltà antica si cela il vero nemico: il Consiglio dei Fondatori, un’organizzazione segreta che orchestra i destini del mondo e che brama l’eliminazione dei regie per preservare il proprio ordine.
Keith e Koku, spinti dal loro senso di giustizia, si imbarcano in un pericoloso viaggio verso Jaula per sventare i piani del Consiglio. Tuttavia, si ritrovano invischiati in una guerra intestina tra due fazioni: i Guardiani, fedeli custodi di Jaula e dei suoi segreti, e i Ribelli, animati dal desiderio di distruggere l’isola e il Consiglio stesso.
La stagione culmina con la rovinosa disfatta di Jaula e del Consiglio, decretando la salvezza di Keith e Koku. I due protagonisti fanno ritorno a Cremona, dove riprendono le loro vite, consapevoli di aver contribuito a scongiurare una minaccia che avrebbe potuto sconvolgere l’equilibrio del mondo.
B: The Beginning è un anime che mescola al suo interno generi diversi, il giallo, la fantascienza, il poliziesco, il soprannaturale e il thriller. Il tono della narrazione varia da momenti di tensione e azione a momenti di umorismo e commozione, creando un giusto equilibrio tra dramma e leggerezza. Non mancano tuttavia colpi di scena e rivelazioni, che mantengono alto l’interesse dello spettatore.
I protagonisti di B: The Beginning sono accuratamente caratterizzati mettendo in luce le loro personalità, le loro motivazioni, le loro emozioni e le loro relazioni. Tra tutti spiccano Keith e Koku, che rappresentano tutto sommato due facce della stessa medaglia: entrambi sono alla ricerca della verità sul loro passato, entrambi sono dotati di un’intelligenza e di un’abilità eccezionali, entrambi sono segnati da una tragedia familiare. Tuttavia, mentre Keith è un uomo cinico e solitario, che si rifugia nel suo lavoro e nel suo sarcasmo, Koku è un ragazzo gentile e innocente, che cerca di proteggere le persone che ama e di trovare il suo posto nel mondo.
La serie si apprezza anche per il suo stile visivo e sonoro. Le animazioni sono fluide e dettagliate, soprattutto nelle scene di combattimento e di inseguimento, che mostrano una grande cura per la coreografia e la regia. Le ambientazioni sono varie e realistiche, si spazia dalla città di Cremona – ispirata a diverse città europee – alle foreste, dalle montagne alle isole fino a segretissimi laboratori. La colonna sonora, composta da Yoshihiro Ike, è ricca e variegata, con brani che spaziano dal rock al jazz, dal classico all’elettronico, creando un contrasto tra le diverse scene e i diversi personaggi. Il tema principale della serie, The Perfect World, cantato da Marty Friedman, Jean-Ken Johnny, KenKen e Koji Fujimoto, è un brano rock potente e coinvolgente, che esprime il senso di ribellione e di speranza dei protagonisti.
L’anime è contraddistinto anche dalla ricchezza di elementi simbolici e culturali che arricchiscono il significato e il messaggio della storia. Il titolo stesso, “B: The Beginning”, offre spunti di riflessione su diversi livelli. La lettera B, presente sulle scene del crimine di Killer B, assume un valore simbolico che va oltre la semplice firma del serial killer. Essa evoca il nome del protagonista, Koku, che in giapponese significa “corvo”, un animale associato alla morte e alla rinascita, due temi centrali nella serie. Inoltre, il termine “beginning” (inizio) rimanda al concetto di origine, di nascita, di nuovo inizio, che permea l’intera trama e i temi esplorati. La ricerca delle proprie radici, la scoperta della propria identità e la creazione di una nuova vita, sia a livello individuale che collettivo, sono infatti capisaldi della narrazione.
L’opera si avvale di diverse fonti culturali per arricchire la sua complessa tessitura. La mitologia greca, la letteratura gotica, il cinema di Hitchcock, il manga di Naoki Urasawa, il cyberpunk e lo steampunk sono solo alcuni esempi di influenze che si possono rintracciare nella storia.
Piccola curiosità: il regista Kazuto Nakazawa è noto per aver lavorato al segmento animato di Kill Bill Vol. 1 di Quentin Tarantino.