DEVILMAN - LA GENESI
Debiruman: Tanjou hen
デビルマン 誕生編
GENERE: dark fantasy, horror, azione, shonen
ANNO: 1987
STUDIO: King Records
IDEATORE Go Nagai
REGIA: Tsutomu Iida
Devilman la Genesi, OAV del 1987 diretto da Tsutomu Iida realizzato dieci anni dopo il manga di Go Nagai, si propone di riassumerne la parte iniziale della storia in versione animata. L'obiettivo principale è quello di mantenere una maggiore fedeltà all'opera originale, distanziandosi dalla serie TV e abbracciando i toni cupi, crudi e violenti che caratterizzano la storia.
All’alba dei tempi, il mondo era un luogo primordiale, forgiato dal caos e abitato da due schiere opposte: gli angeli, creature di luce e purezza, e i demoni, entità di tenebre e malvagità. Tra le due fazioni infuriava una guerra senza fine, una lotta per la supremazia che tingeva il cielo di bagliori di luce e di fiamme infernali.
Dopo questa breve introduzione molto suggestiva e violenta ci troviamo catapultati nel XIX secolo. Un gruppo di tre esploratori, tra cui i genitori di Akira Fudo, si avventura nelle profondità di una caverna situata tra le vette innevate dell’Himalaya. L’aria gelida e l’oscurità avvolgono la spedizione in un’atmosfera di mistero e pericolo. All’interno dell’antro, il gruppetto fa una scoperta terrificante: creature mostruose di dimensioni colossali giacciono dormienti all’interno di giganteschi blocchi di ghiaccio e di roccia. Improvvisamente i demoni si risvegliano dal loro sonno millenario. La tragedia si abbatte quindi sulla spedizione: uno degli esploratori viene schiacciato a morte da un crollo delle pareti della spelonca, mentre gli altri due, i genitori di Akira, cadono sotto gli artigli di un demone implacabile.
Altro salto temporale. Akira Fudo, ormai ragazzo, è vittima di atti di bullismo ai quali si oppone con grande coraggio. A tirarlo fuori dai guai però arriva Miki, sua amica e figlia della famiglia che ospita il ragazzo in quanto orfano. Mentre rientrano a casa dopo la travagliata giornata fa la sua apparizione Ryo Asuka, un vecchio amico di Akira, che gli rivela una sconvolgente verità: i demoni sono tornati sulla Terra. Per salvare il mondo però è necessario che un essere umano dal cuore puro si unisca a uno spirito maligno, acquisendone i poteri. Akira, spinto dal suo senso di giustizia e dal desiderio di proteggere l’umanità, accetta di prendere parte all’esperimento. Il sabba durante il quale deve avvenire la fusione è estremo ed eccessivo e i due protagonisti rischiano a più riprese la vita. Akira viene posseduto da Amon, il più forte dei demoni, e lotta con tutto se stesso per non soccombere alla sua natura demoniaca. Il giovane uomo, al termine del processo di possessione, diventa Devilman, un essere con la forza di un demone e l’anima di un uomo. La sua lotta contro le forze del male è solo all’inizio, e il prezzo da pagare sarà molto alto.
Correva l’anno 1987: finalmente, il capolavoro di Go Nagai, Devilman, riceveva una trasposizione animata realmente fedele al manga originale. Non si trattava di una serie tv, ma di un OAV (Original Animation Video) di circa 55 minuti intitolato Devilman la Genesi. L’OAV ripercorre la storia narrata nel primo volume del manga, “Devilman – La Genesi”. Per la prima volta, i fan potevano assistere ad un adattamento che non si discostava troppo (beh… qualche differenza comunque c’è…) dalla visione del maestro Nagai, catturando l’essenza cupa e disturbante dell’opera originale. Se non hai ancora visto questo anime dimenticati del diavolo blu innamorato della sua Miki che volava per i cieli, qui è tutta un’altra storia… la sua brutalità non subisce nessuna edulcorazione, sangue, sesso e violenza scorrono sullo schermo… non vi è nulla di romantico in questo Devilman (non è neanche blu!).
Nel 1991 la Bandai ha prodotto anche un seguito a questo primo mediometraggio, dal titolo Devilman: L’Arpia Silen. Questi due OAV – che ahimè non hanno mai avuto un seguito – rappresentano la vera anima di Devilman. Neanche Netflix con il suo “Devilman Crybaby” del 2018 è riuscita a raggiungere i livelli di questi due capolavori ante duemila.