Aggiungi qui il testo dell’intestazione’Quel genio del mio amico’, è l'ultima pellicola del regista toscano Alessandro Sarti. Un film corale, una commedia che celebra in chiave fantastica uno dei personaggi toscani più conosciuti nel mondo, Leonardo da Vinci.Girato interamente in Toscana, in prestigiose location, dalla casa natale di Leonardo al Palazzo della Signoria e Palagio di Parte Guelfa, dal Castello di Nipozzano all'’Abbazia di San Galgano. Il cast, circa 400 tra attori e comparse, annovera Sergio Forconi nella veste di attore protagonista e poi nomi come Athina Cenci, Katia Beni, etc.Abbiamo incontrato il regista Alessandro Sarti e l'attore protagonista Sergio Forconi.
Alessandro, come è nata l’idea di fare questo film e quali sono state le difficoltà nel fare un film in costume?
Era un sogno nel cassetto, fin dai banchi di scuola il Genio di Vinci è sempre stato il mio idolo, le sue invenzioni mi hanno sempre affascinato.
L’occasione sono state le celebrazioni leonardiane per raccontare questa storia frutto di fantasia insieme ad attori toscani per omaggio al grande genio.
In effetti un film in costume è sempre un impegno, per noi una follia, sotto tutti i punti di vista! Anche la scelta delle location e tutto quello che vuol dire girare un film in epoca rinascimentale è difficoltoso. Che dire, le cose facili non ci piacciono…
Quali sono i tuoi registi e i tuoi film di riferimento?
Mario Monicelli per primo, insieme a Matteo Garrone, Benigni, Troisi, per non dire Federico Fellini, il neorealismo rosa di Risi, Pasolini… Come film ci si sposta poco da questi nomi, tra Amici Miei, La vita è bella, La dolce vita, Amarcord, 8 1/2 e via andare.
Come nasce la tua collaborazione con Sergio Forconi, con il quale hai avuto un grande successo con il tuo precedente film (Saranno famosi) e al quale hai dedicato anche un libro?
Conosco Sergio da sempre, ovviamente per noi fiorentini il Forconi è un’istituzione, uno di famiglia! Siamo cresciuti con le sue battute, è uno di noattri… come dire, Sergio è quasi patrimonio dell’UNESCO, un’eccellenza delle eccellenze del territorio.
Quando facevo l’assessore ho avuto modo di conoscerlo più da vicino, fino a collaborare sempre più assiduamente con lui in varie attività, fino a chiedergli di essere diretto come attore protagonista nei miei film.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
Ho in mente diverse cose. La pandemia ha bloccato il mondo, poi è arrivata anche questa maledetta guerra voluta da questi pazzi criminali… A volte, purtroppo o per fortuna, i tempi peggiori sono quelli in cui si ha più modo di riflettere sulla vita, la scrittura, pensare anche a quelle che possono essere le priorità di una persona. Ho in mente un bel progetto cinematografico, scrivere un nuovo libro ma soprattutto cercare di fare quello che mi piace!
Sergio, come inizia la sua carriera e quando ha capito che poteva farne una professione?
In realtà io non avevo mai pensato di fare l’attore, è stato una combinazione, tutto risale agli anni Sessanta, tanti anni fa, quando alla Casa del Popolo di Grassina insieme a degli amici avevamo messo su una compagnia, “Gli sfacciati paesani“. Da lì iniziò la mia carriera artistica, la storia è lunga, io timidissimo mai mi sarei immaginato che una volta salito per caso su quel palcoscenico non sarei più sceso e, devo dire, con tante soddisfazioni.
La sua carriera è lunga e ha lavorato con grandi nomi del cinema italiano. Ci sono aneddoti che ricorda con particolare piacere?
Tanti aneddoti, in più di 50 anni di set cinematografici, teatro, televisione, e tante altre cose, è impossibile dimenticare tante belle storie vissute in questo mondo fantastico ma anche difficile. Prima della pandemia sono tornato sul set insieme a Roberto Benigni, diretto da Matteo Garrone nel suo Pinocchio.
Che bello riabbracciare Roberto tanti anni dopo Berlinguer ti voglio bene…
Comunque tutte le volte che salgo su un palcoscenico o sono su un set è sempre bello come se fosse la prima volta.
C’è un ruolo che avrebbe voluto interpretare ma non ne ha avuto occasione?
Francamente no, ho fatto veramente di tutto, personaggi impegnati, divertenti, alternativi come il ruolo di Osvaldo Quarini nel Ciclone di Leonardo Pieraccioni, il babbo di tre ragazzi davvero sopra le righe, se leggi la mia filmografia vedrai che ho fatto di tutto.
Ma se ci penso bene sì, una cosa l’avrei voluta fare, mi sarebbe piaciuto fare il “bello”, sì, un attore bellissimo, ma poi guardandomi allo specchio mi sono reso conto che questo non è stato possibile…
Comunque sono pronto anche a nuove avventure.
Quanto è stato emozionante interpretare il genio di Leonardo da Vinci, suo illustre conterraneo?
Considerando la grandezza di Leonardo da Vinci e del genio che è stato è stata una bella esperienza e un grande onore. Oltretutto questo film sta avendo un buon successo, che per un film indipendente e pure in costume è un buon risultato!
Come è nato il sodalizio con Alessandro Sarti?
Ho incontrato Alessandro quando faceva l’assessore, durante una sua presentazione a una mostra che aveva organizzato su Antonio Ligabue. Da allora come si dice, chi trova un amico trova un tesoro, ho stima di Alessandro sia come uomo che nella vita professionale e credo che la cosa sia reciproca, spero che tutto questo vada avanti ancora per tanto tempo, proprio come in un bel film.
Come è cambiato il cinema italiano dai suoi esordi ad oggi?
È cambiato, eccome se è cambiato, è cambiato il mondo e solo chi ha la fortuna di aver vissuto questa bella esperienza può essere davvero felice. I cambiamenti sono naturali, la cosa importante è esserci e governarli, altrimenti si subiscono.
Progetti futuri?
Nella mia mente tanti, ancora ho tanta voglia di vivere e di fare tante cose, merito anche di tanti amici che mi vogliono sul set e soprattutto del pubblico e dei miei “fanse” che mi seguono su “facebucche”, come si dice a Firenze. Per dirla con una frase di un altro celebre conterraneo, però… del doman non v’è certezza!
Alessandro Sarti e Sergio Forconi saranno ospiti del La Spezia Film Festival in occasione della proiezione del film “Quel genio del mio amico”. Clicca qui per saperne di più.