ONIMUSHA

ONIMUSHA

Onimusha

鬼武者

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ONIMUSHA

Onimusha

鬼武者

GENERE:            azione, avventura

ANNO:                2023

STUDIO:             Sublimation

IDEATORE          tratto dall’omonimo videogame Capcom

REGIA:                Shinya Sugai

Un altro videogioco cult sbarca su Netflix in versione anime, si tratta di Onimusha, per 20 anni uno dei prodotti di punta della Capcom. Un samurai combatte contro mostruosi demoni e agguerriti zombie per poter portare a termine la sua impresa: sangue, violenza e forza troppa CGI.

Siamo nel Periodo Edo, un’epoca storica in cui il Giappone si sta lasciando con fatica alle spalle secoli di guerra per abbracciare un periodo di pace. In questo contesto feudale, in un remoto villaggio, la scoperta di una miniera d’oro ha sconvolto la vita della comunità. Il samurai Iemon, abile spadaccino e membro di una rispettabile famiglia, tradisce i suoi stessi cari per impossessarsi della ricchezza della miniera. Tutto ciò provoca un grave risentimento nel suo clan che, per risolvere la situazione, assolda Musashi Miyamoto, il più forte guerriero della sua epoca. Musashi, conscio che sarà una missione superiore alla sua forza, si reca nel tempio che custodisce il Guanto degli Oni, un artefatto magico capace di concedere al suo possessore poteri sovrumani. Entrato in possesso dell’oggetto, con l’impegno di restituirlo da li a pochi giorni, il samurai, in compagnia di un monaco e di un manipolo di altri guerrieri, arriva al villaggio. Trovandolo deserto ed abbandonato inizia subito le sue indagini. Ben presto scopre che il territorio è infestato da zombie comandati dai demoni Genma. Sono stati proprio loro a corrompere Iemon, trasformandolo in un loro servitore. Inizia così una serie di violente battaglie che si dipanano lungo il percorso dal villaggio alla miniera per addentrarsi fin nel cuore della montagna. L’uso del Guanto di Oni però ha un caro prezzo da versare…

Intorno ad Onimusha ruotano nomi importanti: Takashi Miike che ha curato la supervisione del prodotto, i promettenti Shinya Sugai (già regista di Dragon’s Dogma sempre per Netflix) e Hideyuki Kurata (sceneggiatore di talento, vedi Made in Abyss) e, ciliegina sulla torta, Toshihiro Mifune, iconico attore nipponico ormai defunto ma riportato in vita dalla CGI per dare il volto al protagonista. La serie, scritta ex novo e non riadattando i capitoli della saga game, è prodotta da Sublimation e si ispira all’universo di Onimusha, videogioco Capcom che vede come protagonisti samurai da un passato difficile inseriti in contesti del folklore nipponico, a metà strada tra storia e leggenda; l’ultimo capitolo ufficiale risale al 2006.

Quello che balza agli occhi fin dal primo episodio – in totale sono 8 – è la fusione degli stili 3d e 2d, passiamo da sequenze “piatte” con scenari disegnati a mano ad altre che sembrano realmente estratte da un videogame, il tutto però sembra non avere un’alternanza logica e lascia una sensazione di trascurato – e a tratti fastidioso – sebbene così non sia poichè il livello realizzativo è di altissimo livello, basti vedere i personaggi, disegnati e caratterizzati in modo eccellente. Purtroppo però questi non vengono sviluppati come si deve a livello umano, il protagonista affoga nel mare della banalità e dello stereotipo: il guerriero non più giovane, amareggiato dalla vita e concentrato solo nel continuare ad essere imbattibile sebbene sotto quella scorza così ostile si celi un cuore tenero. Inoltre è circondato da un’aura di mistero così fitta da essere impenetrabile, chi è Musashi? Da dove viene? Qual è il suo passato? Tutte queste domande resteranno senza risposta. La situazione migliora per i comprimari che vengono sviluppati con un po’ più di accuratezza.

Nonostante questi alti e bassi, ti stai chiedendo se ci sono almeno combattimenti succulenti… Mi spiace deluderti ma la risposta è ni… nelle prime sei puntate i duelli sono sporadici e sbrigativi mentre nelle ultime due diventano la parte preponderante – al punto da dare l’impressione di guardare un altro anime – ma restano comunque privi di pathos e di epicità.

Spendo volentieri due parole su Musashi Miyamoto, personaggio storico realmente esistito. È stato un militare e scrittore giapponese, considerato il più forte spadaccino della storia nel suo paese, fondatore addirittura di una tra le più autorevoli scuole di spada, la Hyōhō Niten Ichi-ryū. Le sue gesta si perdono nella notte dei tempi ed in alcuni casi si confondono con la leggenda.

In conclusione questa è una serie che nel complesso si lascia guardare, ma Onimusha, quello vero, quello che ci incollava per ore alla Play Station, è un’altra cosa.

John il boia Ruth

Sono Gilberto, alias John il boia Ruth, la mente che ha dato forma a questo progetto. Nella vita mi occupo di web: dal marketing alla grafica, dalla progettazione di siti ai Social Network. Ne I Cinenauti ho voluto fondere il mio lavoro, che amo, con la mia più grande passione, il cinema. Prediligo gli horror, meglio se estremi e disturbanti, i thriller, i fantasy e i film d'azione. Insomma divoro qualsiasi cosa cercando di non farmi condizionare dai pregiudizi.