THE COMMITMENTS

THE COMMITMENTS

The Commitments i cinenauti recensioni film serie tv cinema

GENERE:         commedia, musicale, drammatico

ANNO:             1991

PAESE:            Gran Bretagna, Irlanda, USA

DURATA:         108 minuti

REGIA:             Alan Parker

CAST:               Robert Arkins, Michael Aherne, Angeline Ball, Colm Meaney, Ger Ryan, Sean Hughes

Un piccolo capolavoro del grande regista Alan Parker, che con la musica ha sempre avuto un rapporto speciale. Questo film, tratto dall’omonimo romanzo di Roddy Doyle del 1987, è un manifesto di un’intera generazione irlandese, dove tutti sono musicisti o si improvvisano tali, forse per sfuggire a una realtà dilaniata dal conflitto nordirlandese.

“The Irish are the blacks of Europe, Dubliners are the blacks of Ireland, and the North Siders are the blacks of Dublin … so say it loud : I’m black and I’m proud!”

Jimmy Rabbitte è un giovane ragazzo irlandese disoccupato. Cresciuto in una famiglia numerosa della Dublino proletaria, con padre fanatico di Elvis( tanto da incorniciare il suo ritratto proprio sopra l’effigie di Papa Wojtyla). Jimmy, proprio come il padre, è appassionato di musica e sogna di diventare il manager della prima band soul d’Irlanda. Dopo numerose audizioni, riesce finalmente a mettere su un gruppo. Ma le personalità che lo compongono sono così diverse che fin dall’inizio iniziano i litigi e gli scontri. Nonostante le difficoltà, il gruppo inizia a riscuotere un discreto successo. Dopo l’ennesima lite, il gruppo decide di sciogliersi e ogni membro prenderà strade differenti.

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Protagonista del film è la musica, e null’altro ci si poteva aspettare da Dublino, dove ancora oggi in tutti i pub (e in strada) tutte le sere, si esibiscono band e musicisti. Pub in cui hanno fatto il loro primo debutto artisti del calibro degli U2, Cranberries e Sinead O’ Connor. La musica e l’allegria dei personaggi contrastano visibilmente con il degrado di una Dublino (decisamente diversa da quella di oggi) che agli inizi degli anni ‘90 si trova a fare i conti con povertà, disoccupazione, e un crescente livello di tossicodipendenza: vi troviamo infatti scorci di palazzi popolari e appartamenti fatiscenti, cani abbandonati e bambini che giocano con nulla.

La regia del film salta sicuramente agli occhi: così grezza ed essenziale che sembra essere quasi una ripresa amatoriale, e rende il film estremamente reale. Altra peculiarità è stata quella di ingaggiare quasi tutti attori sconosciuti, scelti più che altro per le loro qualità musicali che non attoriali. La maggior parte di loro, infatti, proseguirono poi la carriera musicale. I dialoghi sono sferzanti hanno un ritmo incalzante.

The Commitments è un film godibile che non ha (o non ha avuto) molte pretese ma col tempo ha saputo divenire cult e farsi bandiera di una generazione di giovani d’Irlanda con il futuro incerto e poche speranze e trova conforto nella musica.

Lady Snowblood

Sono Giorgia, alias Lady Snowblood. Cuneese cresciuta a pane e celluloide fin da piccolissima. Grazie a Steven Spielberg ho capito, a 12 anni, che il cinema sarebbe stata la mia vita. Impiegata in un ufficio, poter girare un BEL film rimane sempre il mio sogno (e obiettivo) più grande. Appassionata anche di serie televisive, musica, teatro e dell'arte in generale, mi piace cercare citazioni, omaggi e collegamenti tra una forma e l'altra. Volete saperne di più? Rimanete sintonizzati!