DARK TOWER – IL GRATTACIELO DELLA MORTE

dark tower - il grattacielo della morte

dark tower il grattacielo della morte

GENERE:         Horror, Giallo, Thriller

ANNO:             1987

PAESE:            Regno Unito, Spagna, USA

DURATA:         91 minuti

REGIA:            Freddie Francis, Ken Wiederhorn

CAST:              Michael Moriarty, Jenny Agutter, Carol Lynley, Theodore Bikel, Kevin McCarthy

Durante la pulizia delle vetrate di un grattacielo, un lavavetri precipita nel vuoto travolgendo mortalmente anche un passante. Quello che inizialmente sembra un tragico incidente si rivela essere solo l'inizio di una serie di vendette orchestrate da una presenza soprannaturale che dimora nell'edificio.

Arduo da reperire in Italia fin da pochi anni dopo la sua uscita in VHS, avvenuta nel 1989, ma recentemente ripubblicato in DVD da Sinister Film, ‘Dark Tower’, disponibile per la verità da poco tempo anche sul mercato estero (spagnolo) in Blu Ray con audio nostrano, è l’ultimo film diretto dall’inglese Freddie Francis, nome assai noto ed apprezzato, anche come direttore della fotografia (in questa veste vinse ben due premi Oscar per ‘Figli e amanti’ e ‘Glory’), della golden age dell’horror inglese, particolarmente legato alle opere della celeberrima Hammer Film Productions e della coeva Amicus.


Quella di ‘Il grattacielo della morte’, titolo italiano della pellicola, fu una genesi particolarmente complicata, e questo si percepisce anche dal risultato finale, altalenante e diseguale.

La sceneggiatura del film, ispirata ad una storia di Robert J. Avrech, fu redatta da Ken Wiederhorn su incarico del produttore Tom Fox, il finanziamento del progetto si rivelò però assai problematico e l’inizio delle riprese fu giocoforza rimandato, per cui il regista americano fu costretto a ritirarsi per il sopraggiungere di altri impegni, rimanendo solamente con il ruolo, puramente simbolico, di produttore esecutivo.

La regia passò quindi a Freddie Francis, chiamato all’ultimo momento dal produttore Sandy Howard insieme all’effettista Steve Neill, che fu incaricato di realizzare la ‘creatura’ del film, ispirandosi ai film di zombie, molto in voga in quel periodo. Francis però firmò la pellicola con lo pseudonimo ‘Ken Barnett’, dopo averne rifiutato la paternità per dissidi con la produzione relativi al final cut, che si andarono invero ad aggiungere a varie altre vicissitudini produttive, come l’improvvisa defezione dei protagonisti designati Roger Daltrey e Lucy Gutteridge. Non aiutò la buona riuscita del progetto la cronica mancanza dei fondi garantiti al regista da parte di Sandy Howard, che sperava di ottenere i finanziamenti necessari a portare al termine le riprese da alcuni risarcimenti che avrebbe dovuto ricevere da tre diversi procedimenti legali, soldi che invece non gli arrivarono mai, e costrinsero Francis ad arrangiarsi con quello che aveva a disposizione.

dark tower il grattacielo della morte

Ho scelto questo film come horror da vedere per Halloween, festa tipicamente anglosassone che per qualche anno è stata assorbita anche dalle nostre parti, pur senza mai fare realmente breccia nel cuore degli italiani, e che oggi pare in via di scomparsa, forse anche in quanto percepita come simbolo del colonialismo culturale americano nel nostro paese, cosa che dovrebbe avere, in verità, ben altri, e più profondi, obiettivi di quella che dalle nostre parti è una banale festa per bambini.

Curiosamente la pellicola fu presentata per la prima volta in Italia, all’ormai purtroppo scomparso MIFED, il 29 Ottobre 1987, pochi giorni prima di Halloween, per poi uscire nel 1988 nei cinema europei e solo nel 1989 negli USA, direttamente in home video. Girato in Spagna, a Barcellona, nel 1987, il film ci mostra un grande e moderno grattacielo del quale si sta concludendo la costruzione, commissionata da una multinazionale, la Unico.

Un lavavetri impegnato nel suo lavoro ai piani alti dell’edificio, cade da una piattaforma proprio mentre stanno passando alcuni dirigenti della multinazionale in visita travolgendone uno, entrambi rimangono vittime nel tragico incidente. La caduta dell’operaio pare inizialmente accidentale, e si presume possa essere stata causata da una improvvisa raffica di vento, arrivata dopo l’incauto sblocco della propria cintura di sicurezza da parte dell’operaio. L’architetto Carolyn Page, che si trovava all’interno dell’edificio mentre il lavavetri era all’opera, testimonia agli inquirenti di aver avuto l’impressione che qualcuno, o qualcosa, avesse spinto nel vuoto l’uomo, ma alla sua testimonianza non viene dato credito. Nei giorni successivi all’evento, però, continuano a susseguirsi incidenti inspiegabili, prima un agente della sicurezza muore nell’ascensore, anche se non si rilevano guasti all’impianto, poi un insospettabile investigatore che Unico ha incaricato di seguire le indagini, Williams, pare impazzire all’improvviso nella hall del palazzo, estrae la sua pistola e compie una strage, prima di essere ucciso a sua volta da una guardia. Il suo obiettivo, in questa occasione, sembra essere proprio Carolyn, la bella vedova dell’architetto Philip Page, che progettò la torre, al quale è subentrata anche nella direzione dei lavori. L’uomo infatti, parecchio più anziano della moglie, la prese come socia nella sua ditta, divorziò dalla prima moglie e la sposò, ma un giorno scomparve all’improvviso lasciandole in eredità la sua florida azienda, ed il suo cadavere non fu mai ritrovato.

La figura di Carolyn turba molto anche Dennis Randall, che dopo aver inizialmente rifiutato di occuparsi del caso, sostituisce nelle indagini il defunto Williams, rimandando le ferie con la moglie lungamente pianificate. L’investigatore non crede più alle troppe coincidenze e ricorre all’aiuto di un parapsicologo, Max Gold, per studiare i misteriosi fenomeni che avvengono nella torre in costruzione e, soprattutto, intorno a Carolyn. Gold scopre che una entità, probabilmente il fantasma di Philip Page, sta infestando il grattacielo, si rivolge quindi ad un medium locale, Sergie, per tentare di stabilire un contatto con lo spirito dell’uomo e capire le ragioni della sua rabbia.

Con l’aiuto di Sergie e Max, Randall stabilisce effettivamente un contatto con Philip e scopre che lui è sì morto, ma non, come si sospettava, in mare, suicida o per un incidente, è stato invece ucciso dalla moglie, spinto nel basamento di un pilastro del palazzo in costruzione, coperto poi di cemento. Phillip, o meglio il suo spirito, a quel punto esce da un parete e porta con sé la moglie, trovando così pace, ma Sergie e Max a quel punto sono già morti, mentre Randall si salva, ma senza aver chiaro del tutto l’accaduto, in particolare non si spiega la scomparsa di Carolyn. Risolto il caso però, si accontenta di poter finalmente riprendere le ferie con la moglie.

Il cambio dell’ultimo momento dei protagonisti, che vide subentrare Michael Moriarty e Jenny Agutter, potrebbe essere stata la cosa più positiva per il film che oltre ad un ottimo cast (nel quale spicca soprattutto Theodor Bikel nel ruolo di Max Gold), offre veramente poco, ‘Dark Tower’ è un horror quasi televisivo, con pochissima violenza ed ancor meno tensione, che ha il peccato mortale, per un film di questo tipo, di annoiare.

Hannibal the Cannibal

Il mio nome è Cristiano, alias Hannibal the Cannibal, sono cresciuto girovagando con la famiglia al seguito di mio padre, che si spostava molto per lavoro, ho seguito le sue orme lavorando alcuni anni in Nord Africa. Nel nuovo millennio sono tornato 'a casa' ed oggi sono lead programmer in una azienda che crea software gestionali. Amo tutto il cinema ma sono attratto in modo particolare dal cinema 'di genere' e da tutto ciò che è di nicchia.