DOMINO
GENERE: azione, thriller
ANNO: 2019
PAESE: Danimarca, Francia, Spagna, Belgio
DURATA: 89 minuti
REGIA: Brian De Palma
Cast: Nikolaj Coster-Waldau, Carice van Houten, Guy Pearce, Paprika Steen, Thomas W. Gabrielsson
l ritorno alla regia di Brian De Palma dopo una pausa di sette anni è un thriller ambientato in Europa, tra Scandinavia, Belgio e Spagna, un’esperienza che il regista stesso ha poi rinnegato a causa di enormi problemi di produzione e montaggio che hanno portato ad oltre 30 minuti di tagli imposti dalla produzione. Il cast sembra preso da una puntata della serie tv ‘Il Trono di Spade’, visto che da lì provengono i due protagonisti Nikolaj Coster-Waldau e Carice Van Houten (peraltro chiamata all'ultimo momento a sostituire un altro volto televisivo, Christina Hendricks).
Christian e Lars sono due poliziotti danesi che lavorano in coppia, nel corso degli anni sono diventati grandi amici, Lars è sposato con la sorella maggiore di Christian, Hanne, molto malata, ed ha aiutato il cognato ad uscire dal tunnel dell’alcool, oltre ad avergli insegnato tutto nel lavoro. Dopo una serata di bagordi Christian entra in servizio dimenticando la pistola a casa ed è chiamato ad intervenire col collega per degli schiamazzi notturni in un appartamento. Dietro agli schiamazzi però si nasconde ben altro, i due poliziotti fermano un uomo sospetto che sta uscendo dal palazzo, un libico che si chiama Ezra Tarzi. Mentre Lars disarmato resta con il sospettato, Christian, con la pistola del collega, perlustra l’appartamento, scoprendo che è una base operativa dell’ISIS stracolma di armi il cui insospettabile tenutario è stato barbaramente torturato ed ucciso, presumibilmente proprio dal sospettato con ilquale è rimasto Lars.
Christian però non fa in tempo ad accorrere in aiuto del collega perché Ezra si libera delle manette e con un coltello che ha nascosto ferisce gravemente Lars e fugge. Christian lo insegue tra i tetti, i due cadono rimanendo storditi ed a questo punto Ezra viene prelevato da alcune persone. Si tratta di una unità della CIA che stava osservando la base dell’ISIS che, perso il proprio contatto, decide di reclutare Ezra per i propri scopi, peraltro parzialmente coincidenti con quelli del libico, il padre di Ezra infatti, è stato ucciso dal capo della cellula alla quale la CIA da la caccia. Per assicurarsi la fedeltà di Ezra comunque il capo servizio della CIA, Joe Martin, non esita a rapirgli la famiglia.
Nel frattempo Lars muore in ospedale, Christian finisce sotto inchiesta e la polizia danese affida la gestione delle indagini ad una giovane agente, Alex. Gli indizi portano i due, ed anche Ezra, in giro per l’Europa mentre la cellula dell’ISIS compie diversi attentati tra Belgio ed Olanda. La destinazione finale dei tre è Almeria, in Spagna, dove Alex, che si rivela essere l’amante segreta, oltretutto incinta, di Lars, deve sventare un attacco dinamitardo durante una corrida mentre Christian affronta i vertici della cellula, un pre-finale tecnicamente interessante, girato con l’uso massiccio di droni, uno dei rari momenti del film che ricorda il De Palma del passato, che precede però un finale abbastanza banale.
Domino parte bene poi si perde un po’ anche per colpa di una sceneggiatura, opera di Petter Skavlan, invero abbastanza deludente, un peccato visto che il cast tecnico, oltre a Brian De Palma, vedeva impegnati nomi importanti come Pino Donaggio ed il direttore della fotografia Josè Luis Alcaine. Da segnalare la scelta di un montaggio tra il retrò ed il televisivo, ricca di inquadrature a sfumare, ed il massiccio uso di split screen.