LA NAVE MALEDETTA
GENERE: horror
ANNO: 1974
PAESE: Spagna
DURATA: 87 minuti
REGIA: Amando de Ossorio
CAST: Jack Taylor, Maria Perschy, Blanca Estrada
‘La nave maledetta’ è il terzo capitolo della saga dei resuscitati ciechi di Amando de Ossorio, come il precedente capitolo anche questo non è un seguito diretto ma una storia indipendente, è anche l'unico episodio della saga nella quale i templari non usano i cavalli visto che è ambientato in gran parte in mare, oltre ad essere quello che ha una ambientazione più moderna, soprattutto nella prima parte che tenta di affrancarsi dal cinema ‘gotico’ italiano di quegli anni.
Noemi, preoccupata per la prolungata assenza della coinquilina Kathy, si rivolge a Vanda, proprietaria di un atelier per la quale Kathy è solita lavorare come modella, per avere informazioni. Avendo ottenuto dalla donna risposte evasive la ragazza minaccia di denunciare la scomparsa dell’amica alla polizia così Vanda è costretta ad ammettere di aver messo Kathy in contatto con l’agenzia pubblicitaria di un certo Tucker per girare degli spot pubblicitari, ma di dover rispettare da contratto uno stretto riserbo sull’operazione.
Noemi non è convinta della cosa per cui pretende di incontrare Tucker, il quale la informa che Kathy si trova in una imbarcazione con un’altra modella, Lorena Kay, ed assicura di essere costantemente in contatto con loro via radio. Quando però Tucker contatta le due ragazze per convincere Noemi della veridicità delle sue affermazioni, le scopre disorientate a causa di una fitta nebbia ed alle prese con una avaria ai motori della barca. Le due modelle vedono inoltre un grosso ed antico vascello che si avvicina loro e che finisce per speronarle pochi minuti dopo, a causa dei danni riportati le ragazze decidono di accostarsi al vascello ed abbordarlo e Lorena prova a salire in cerca di aiuto, a quel punto però il contatto radio con la base viene completamente perso.
Tucker e Vanda si rivolgono quindi ad un esperto, il professor Gruber, per organizzare una operazione di recupero delle due disperse evitando che la cosa venga troppo pubblicizzata, sia per ragioni commerciali che di reputazione, visto che Tucker ha anche ambizioni politiche. Siccome Lorena non fa ritorno, dopo alcune ore anche Kathy sale sul vascello per cercarla e finisce per addormentarsi a bordo. Dalle bare presenti nella stiva dell’imbarcazione si risvegliano dei cavalieri templari ciechi ed assettati di sangue che aggrediscono Kathy come precedentemente avevano fatto con la sua sfortunata compagna di viaggio. Quando la spedizione organizzata da Tucker arriva al vascello le due modelle sono già morte, ma i cinque soccorritori, ignari della cosa, salgono comunque sulla nave e vedono sparire il loro motoscafo poco dopo, trovandosi intrappolati in questo vascello maledetto, sospeso tra due mondi paralleli ed infestato da non morti. Durante la prima notte a bordo, ma in effetti sulla nave il tempo procede stranamente e la notte pare non finire mai, i templari si mettono subito all’opera, uccidendo Noemi, poco dopo Gruber trova il diario di bordo che suggerisce la cronologia degli avvenimenti, il comandante, un olandese, aveva accolto sul suo vascello dei crociati che si comportavano in modo anomalo celebrando riti satanici che includevano sacrifici umani, dal diario risulta inoltre che essi si erano imbarcati con un un tesoro di inestimabile valore.
Gruber, Vanda, Tucker ed il suo scagnozzo Sergio rinvengono la stanza del tesoro ma i templari li aggrediscono per difendere i loro possedimenti, insensibili anche ai proiettili delle loro armi da fuoco. L’unica cosa che pare, almeno momentaneamente, fermarli, è
una croce di fuoco che, innalzata di fronte ai templari, li fa arretrare, sfruttando questo stratagemma i quattro fanno arretrare i templari in coperta e gettano in acqua le loro bare, Tucker, Vanda e Sergio saltano in acqua mentre Gruber, che non sa nuotare, attende degli aiuti che però non arriveranno mai, visto che il vascello prende fuoco mentre i suoi compagni si allontanano. La scialuppa di salvataggio improvvisata alla quale i naufraghi si attaccano non li sostiene tutti così, pur esausti, Sergio e Tucker tentano di staccarsi vicendevolmente, ha la peggio Sergio, anche grazie all’intervento di Vanda. I due superstiti approdano sfiniti in una spiaggia di una isoletta sperduta, convinti di essere salvi, però, nella scena certamente più suggestiva del film, dal profondo degli abissi emergono pian piano anche i templari.
Il film ripropone la tensione (omo)sessuale vista nel primo capitolo ed oggetto di censura nelle edizioni internazionali, qui è evidente, seppur solamente accennato, il rapporto sentimentale che intercorre tra Kathy e Noemi, e all’inizio del film viene suggerito che anche Vanda ha un debole per la ragazza scomparsa.
Viene ripresentato ancora, come nel secondo capitolo, il topos del luogo chiuso che scatena le tensioni nel gruppo (in questo caso la nave), mutuato da ‘La notte dei morti viventi‘ di George Romero, anche se in questo caso la cosa è certamente meno evidente e si sviluppa comunque in modo diverso. Senza dubbio questo è il capitolo meno riuscito ed interessante della saga, solo parzialmente salvato dall’ambientazione inconsueta e dalla fotografia di Raul Artigot, molto efficace, che colloca tutta la seconda parte del film, in origine girata alla luce del sole, in una angosciante notte senza fine.
La “Saga dei Resuscitati Ciechi”, tutte le recensioni.