IL PAESE DEL SESSO SELVAGGIO
IL PAESE DEL SESSO SELVAGGIO
GENERE: avventura, horror, cannibal movie
ANNO: 1972
PAESE: Italia
DURATA: 93 minuti
REGIA: Umberto Lenzi
CAST: Ivan Rassimov, Me Me Lai, Prasitsak Singhara, Sulallewan Suxantat
Film capostipite del genere tutto italiano dei Cannibal Movie, Il Paese del Sesso Selvaggio di Umberto Lenzi, è ad oggi un vero cult, apprezzatissimo all’estero, e la riprova di come un b-Movie a basso budget possa diventare, nelle mani della persona giusta, una vera chicca cinematografica.
Jhon Bradley è un fotoreporter che viene inviato in Birmania per documentare gli usi e i costumi della popolazione e le bellezze naturalistiche. Una sera, oggetto di un’aggressione, commette un’omicidio assassinando per legittima difesa il suo assalitore. Per sfuggire alle forze dell’ordine decide di proseguire il suo reportage spingendosi nel cuore della foresta pluviale thailandese. La fortuna però non sembra essergli favorevole perché durante il tragitto viene catturato da una tribù di indigeni che lo trasportano, prigioniero, al loro villaggio. Qui inizia un lungo periodo di torture e di lavori forzati. Aiutato da una donna che sa parlare la sua lingua e forte dell’interesse che ha suscitato nel cuore di Mayara, figlia del capo tribù, riesce pian piano ad integrarsi e ad acquisire stima da parte degli indigeni che, da essere carcerieri, diverranno compagni.
L’integrazione sarà totale con il matrimonio con la ragazza che darà alla luce anche un figlio. Nel frattempo la tribù è attaccata da un’altra di cannibali che arriverà quasi a sterminarla e proprio in questo frangente assistiamo alla raccapricciante scena di cannibalismo che porterà “Il paese del sesso selvaggio” sul gotha del B Movie all’italiana.
Per la stesura della storia Umberto Lenzi si è ispirato a Un uomo di nome cavallo di Elliot Silverstein, i protagonisti di entrambi i film vivono la stessa esperienza di integrazione in società totalmente diverse dalla loro e finiranno per diventarne parte fondamentale.
Il taglio documentaristico e il richiamo ai mondo movies è evidente e ben sorretto da un’ottima fotografia. Abbondano purtroppo, e lo dico con disgusto, le scene di violenza sugli animali con il solo scopo di scioccare lo spettatore. Neanche Cannibal Holocaust e Cannibal Ferox arriveranno a tanto! La sequenza della scimmia “scalottata” per mangiarne il cervello è davvero dolorosa e sarà ripresa da Lenzi ma al posto dell’animale ci sarà un uomo.
Dal titolo mi aspettavo che il sesso fosse l’asse portante della storia invece, ad esclusione di un rito in cui tutti gli uomini del villaggio hanno un rapporto con una neo vedova per sancirne la nuova libertà, è relegato ad una tematica marginale. È molto più inerente il titolo in versione inglese Man From Deep River. Il paese del sesso selvaggio al di là della sua importanza storica resta un piacevole film d’avventura e merita di esser visto per apprendere al meglio il movimento cinematografico che ne deriverà.