FRANCESCA
GENERE: horror
ANNO: 2015
PAESE: Argentina, Italia
DURATA: 80 minuti
REGIA: Luciano Onetti
CAST: Luis Emilio Rodriguez, Gustavo Dalessanro, Raul Gederlini, Silvina Grippaldi
Francesca è, ad oggi, il secondo film dei fratelli argentini Onetti. Appartengono a quella cerchia di registi contemporanei che stanno riportando in vita un genere cinematografico tutto Italiano: il thriller/horror anni 70, quello che vide Dario Argento, ma non solo, tra i maggiori esponenti.
La storia inizia con Francesca, una bambina che si diverte in cortile con un gioco piuttosto macabro: punzecchiare con un punteruolo il cadavere di un corvo. Improvvisamente si allontana, quasi di corsa, per avvicinarsi al fratellino nella culla e con la stessa arma lo colpisce accecandolo, davanti alla madre terrorizzata e sconvolta.
Dopo ciò sparisce misteriosamente e nessuno sa che fine abbia fatto. Passano quindici anni da quel giorno e in città fa la sua apparizione un singolare serial killer: uccide le sue vittime citando passi della Divina Commedia e seguendo una sorta di rituale dantesco del contrappasso. Ha le sembianze di una donna con un vistoso cappotto rosso e il viso celato dalle ampie falde di un appariscente cappello. La sua arma preferita è un punteruolo, con il quale sevizia le sue vittime, ma non disdegna anche i veleni e gli utensili domestici. La polizia indaga con scarsi risultati ma capisce che tra le due vicende c’è una qualche correlazione.
Quale sarà la soluzione di questo enigma? Di sicuro non è così scontata come si potrebbe facilmente intuire. Il finale vale tutto il film!
Sebbene il budget sia molto basso e Francesca dei fratelli Onetti manifesti alcune lacune, soprattutto dal punto di vista recitativo (far parlare in italiano attori argentini di basso livello non è stata proprio una scelta azzeccata), la sceneggiatura è ben scritta e non presenta lacune evidenti: la storia si snocciola lineare e piena di colpi di scena ben calibrati fino alla fine. Lo stile è quello proprio degli anni 70 e si può tranquillamente credere che sia un lungometraggio di quell’epoca. La musica incalzante (scritta sempre dal regista) ricorda molto da vicino le colonne sonore dei Goblin e partecipa attivamente nel definire le atmosfere del film. Inoltre l’uso della camera da presa, che racconta gli eventi con inquadrature strette sui particolari, da il suo contributo nel creare ansia e suspence. Tuttavia pur riproducendo in modo quasi maniacale e compulsivo le atmosfere e le scene dei gialli all’italiana (i così detti “Spaghetti Thriller“) gli Onetti, Luciano e Nicolas, inseriscono elementi di originalità come le citazioni dantesche e l’aspetto dell’assassino, che non è più il classico e cupo uomo vestito di nero.
Sicuramente non si può definire un capolavoro ma “Francesca” è sicuramente un film da vedere se si ama il genere e sarebbe curioso capire cosa ne sarebbe potuto uscire con un budget più ricco e attori di qualità.