REQUIEM
REQUIEM
GENERE: horror, drammatico
ANNO: 2018
PAESE: Gran Bretagna
DURATA: Mini serie tv
DA UN’IDEA DI: Kris Mrksa, Blake Ayshford
CAST: Lydia Wilson, James Frecheville, Sian Reese-Williams, Brendan Coyle, Joel Fry, Tara Fitzgerald, Richard Harrington
Requiem è una serie tv britannica composta da una sola stagione di sei episodi che mescola il dramma di due storie parallele, la scomparsa di una bambina e la ricerca della propria identità da parte di una giovane violoncellista di successo, alle tematiche dell'esoterismo e del soprannaturale. Potete facilmente trovarla sul catalogo Netflix.
La prima puntata si apre con il vecchio Ewan Dean che, perseguitato da sospiri ed immagini riflesse, rompe tutti gli specchi di casa e si suicida lanciandosi dal tetto. La scena si sposta repentinamente a Londra dove la giovane violoncellista Matilda Gray (Lydia Wilson) si sta preparando per un importante concerto. Poco prima dell’inizio dello spettacolo la madre di lei si suicida davanti ai suoi occhi tagliandosi la gola, anch’essa sembra spinta in questa folle azione da forze invisibili.
Matilda sconvolta dall’incredulità e dalla mancanza di una spiegazione logica inizia ad indagare sull’accaduto sostenuta dal suo amico Hal Fine (Joel Fry). Le indagini la portano nella cittadina di Penllynithn, nel Galles, e la sua storia sembra intrecciarsi sempre di più con quella di una bambina, Carys, sparita nel nulla anni prima. La giovane artista dovrà scontrarsi con la profonda omertà degli abitanti, custodi gelosi dei loro inconfessabili segreti, e con presenze oscure sempre più forti e legate alla villa di Ewan Dean nella quale ha trovato ricovero.
Requiem è una serie tv in pieno stile British che al thriller mescola l’horror delle sette religiose, della villa infestata e delle presenze ultraterrene; parte molto bene ma nello svolgersi delle puntate non mi ha catturato, con questo non voglio dire che non sia un prodotto di qualità ma non è riuscita ad incollarmi al divano.
La regia è molto curata, i paesaggi e soprattutto le sequenze nel bosco molto suggestive ed inquietanti; i personaggi ben caratterizzati soprattutto la protagonista con la sua personalità instabile dovuta al dramma che sta vivendo, al suo passato che ancora deve scoprire e all’ambiente competitivo del suo lavoro.
Quello che viene meno sono i chiarimenti alle vicende: troppe questioni introdotte a fronte di poco tempo per risolverle. La sensazione che mi ha costantemente accompagnato nella visione è quella di incompiutezza proprio perchè mancano sempre risposte chiare. Chi sono le presenze che vede Matilda negli specchi? Perchè vengono chiamati “angeli”, quindi con accezione positiva, se in realtà compiono azioni malvage? Chi è e cosa rappresenta l’entità che si impossessa di Matilda alla fine, l’arcangelo? Ma soprattutto, per che rituale venivano rapiti i bambini tra cui Carys?
Sempre nell’ordine delle mancanze c’è “la paura”, da una ghost horror story mi sarei aspettato un po’ di sano terrore che invece ha costantemente latitato.
Per concludere Requiem è una serie tv che si lascia vedere ma dalla quale non bisogna aspettarsi nulla di nuovo od originale. Un’insieme di cose già viste sviluppate con una tempistica errata e molti interrogativi lasciati a se stessi. Piacevole ma priva di personalità.