CRUISING

CRUISING

Cruising i cinenauti recensioni film serie tv cinema

GENERE:         drammatico

ANNO:             1980

PAESE:            USA

DURATA:         106 minuti

REGIA:             William Friedkin

CAST:               Al Pacino, Karen Allen, Paul Sorvino, Don Scardino, Joe Spinell

Reduce da un paio di titoli belli quanto incompresi, William Friedkin apre gli anni ’80 girando Cruising, tratto dall’omonimo romanzo del giornalista del New York Times Gerald Walker, pubblicato nel 1970. E dimostra ancora, se ce ne fosse bisogno, di essere uno dei più grandi geni del cinema americano contemporaneo, uno dei pochi che si è sempre potuto permettere di andare controcorrente realizzando solamente quello che gli andava fare e come gli andava farlo.

Il giovane detective Steve Burns viene chiamato dal suo superiore, il capitano Edelson, per un lavoro sotto copertura, infiltrarsi negli ambienti gay di New York e scovare un serial killer che abborda esclusivamente omosessuali per poi violentarli, ucciderli e farli a pezzi, disperdendo infine i resti dei cadaveri straziati nel fiume Hudson. Steve accetta l’incarico strappando ad Edelson la promessa di ottenere, al termine dell’operazione, l’agognato distintivo di ispettore, ma finisce per essere travolto dalla sua stessa indagine, scoprendo degli inconfessabili risvolti della sua personalità. Steve entra in crisi con la fidanzata Nancy ed inizia a porsi delle domande sulle sue inclinazioni sessuali, affrontando un complesso percorso interiore nel quale tenta di reprimere le sue stesse pulsioni. Dopo aver provocato l’arresto di un cameriere omosessuale che risulta poi innocente ma viene, prima di essere scagionato, selvaggiamente picchiato dai suoi colleghi per estorcergli una confessione, Steve riesce a far arrestare il vero colpevole e diventa effettivamente ispettore.

La pellicola si conclude con il protagonista che, durante un permesso, torna nelle zone nelle quali aveva svolto le sue indagini e va a visitare il suo vecchio vicino di casa omosessuale, Ted Bailey, del quale era diventato amico, ma le sue intenzioni, entrato in casa dell’uomo, appaiono tutt’altro che pacifiche, dimostrando che il percorso di omologazione e repressione interiore che ha intrapreso è probabilmente sfociato in una psicosi.

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La genesi del film fu abbastanza complessa visto che la sceneggiatura venne rigettata da diversi registi, tra i quali Spielberg, lo stesso Friedkin rifiutò più volte il progetto prima di accettarlo, ma anche le riprese furono tutt’altro che serene, in quanto i rapporti tra Al Pacino ed il regista (che avrebbe voluto Richard Gere nel ruolo di protagonista), non furono buoni, l’attore italoamericano si rifiutò infatti sia di partecipare alla promozione della pellicola che, negli anni successivi, di parlarne.

Osteggiato a suon di manifestazioni di piazza e picchetti, condannato sull’altare del politically correct dalla cultura egemone queer di quegli anni, e non solo, Cruising è tutto fuorchè un film omofobo come fu descritto all’epoca della sua uscita, è anzi un assoluto capolavoro da riscoprire e, finalmente, capire.

Hannibal the Cannibal

Il mio nome è Cristiano, alias Hannibal the Cannibal, sono cresciuto girovagando con la famiglia al seguito di mio padre, che si spostava molto per lavoro, ho seguito le sue orme lavorando alcuni anni in Nord Africa. Nel nuovo millennio sono tornato 'a casa' ed oggi sono lead programmer in una azienda che crea software gestionali. Amo tutto il cinema ma sono attratto in modo particolare dal cinema 'di genere' e da tutto ciò che è di nicchia.