IT (Capitolo 1 & 2)
IT (Capitolo 1 & 2)
GENERE: horror
ANNO: 2017 (Capitolo 1), 2019 (Capitolo 2)
PAESE: USA
DURATA: 135 minuti (Capitolo 1), 165 minuti (Capitolo 2)
Regia di:
Otto adolescenti che abitano a Derry, un piccolo paese del Maine, a metà degli anni ’80, vengono derisi ed additati dai coetanei come perdenti mentre si trovano a fronteggiare situazioni familiari e personali difficili. I ragazzi sono spesso vittima di un gruppo di bulletti della zona, tutto ciò cementa la loro amicizia e li rende forti abbastanza da affrontare e sconfiggere una presenza maligna con l’aspetto di un pagliaccio, Pennywise, che vive nelle fogne del paese da migliaia di anni e che ogni 27 anni si risveglia per rapire dei bambini dei quali si nutre.
Dopo aver sconfitto il nemico, che aveva portato via con la forza anche George, fratello minore di uno degli otto amici, l’unica ragazza del gruppo, Beverly, ha un sogno premonitore che li vede ormai adulti lottare ancora contro Pennywise, per questo i ragazzi fanno la solenne promessa di riunirsi per combattere il malvagio clown se mai dovesse realmente ritornare. Col tempo i ragazzi si perdono di vista e solo uno di loro, Mike, resta a Derry, dopo 27 anni puntualmente la presenza maligna ritorna ad uccidere e Mike chiama a raccolta i vecchi amici, che a malapena si ricordano l’uno dell’altro, ad onorare la promessa fatta anni prima.
‘It’ è uno dei romanzi più noti di Stephen King, pubblicato nel 1986 non aveva mai goduto di una trasposizione cinematografica, cosa assai strana considerando il forte legame tra Hollywood ed il prolifico scrittore di Portland. Esiste in verità una vecchia produzione televisiva in due puntate del 1990 diretta da Tommy Lee Wallace, a lungo collaboratore di John Carpenter, che vedeva nel ruolo di Pennywise il mago del trasformismo Tim Curry, diventata col tempo oggetto di culto.
Una miniserie che, vista da teenager, mi sconvolse e mi deluse, la prima parte infatti mi lasciò allibito in positivo mentre la seconda, anche a causa delle succulente premesse, fu una tremenda delusione. Il vecchio ‘It’ di Tommy Lee Wallace, che iniziava, fedele al libro, a fine anni ’50, tendeva a spegnersi proprio nella parte più prettamente horror, complice un budget che, pur essendo piuttosto elevato per una produzione televisiva, non consentiva l’uso di effetti speciali troppo costosi, mentre era molto più forte nella fase di definizione dei personaggi e si avvaleva di un Pennywise decisamente terrificante. Purtroppo, nonostante un budget decisamente più alto ed una tecnologia che oggi consente di osare molto di più, si ha la medesima impressione di incompletezza anche nella nuova versione di ‘It’, che, in più, non usa per nulla bene l’iconico personaggio del clown che, continuamente buttato sulla scena alla ricerca del ‘jumpscare’, finisce alla lunga per provocare più di uno sbadiglio. Il film così tende rapidamente a far calare l’attenzione dello spettatore, anche a causa di una durata complessiva che supera le 5 ore anche se, visto che il libro di King è molto corposo, la versione cinematografica di Andy Muschietti è divisa in due parti come la vecchia produzione televisiva, almeno per ora… si parla già, infatti, dell’uscita su supporto ottico di una director’s cut che accorperà i due capitoli aggiungendo anche alcune scene inedite delle quali, sinceramente, non si sente il bisogno.
‘It’ unisce elementi tipici del romanzo di formazione ad una componente più prettamente horror e mischia la violenza soprannaturale a quella terrena, sottolineando la forza del ricordo e dell’amicizia in contrapposizione alla paura ed all’insicurezza dei protagonisti, questo resta di positivo nel film del giovane regista argentino Andy Muschietti, che si spera di vedere salire di tono dopo il suo promettente esordio avvenuto con ‘La madre’, peraltro anch’esso interpretato da Jessica Chastain, che in ‘It’ interpreta efficacemente Beverly adulta. Si segnalano alcuni divertenti cammei, anche se un po’ fini a se stessi, tutti presenti nella seconda parte del film, Xavier Dolan è la prima vittima del redivivo Pennywise, Peter Bogdanovich compare nei panni di un regista (e non poteva essere diversamente), Stephen King è un negoziante mentre Muschietti stesso si regala una breve presenza sullo schermo nel ruolo del farmacista di Derry.