JACK TAYLOR

JACK TAYLOR

Jack Taylor i cinenauti recensioni film serie tv cinema

GENERE:                  drammatico, poliziesco

ANNO:                      2010 – 2016

PAESE:                     Irlanda

DURATA:                  3 stagioni, 9 episodi (conclusa)

DA UN’IDEA DI:       Stuart Orme

CAST:                       Iain Glen, Nora-Jane Noone, Killian Scott, Paraic Breathnach, Aine Ni Mhuiri, Jack Monaghan, Frank O’Sullivan, Garrett Keogh, Christopher Fulford, Peter Campion

Tratta da una serie di romanzi dello scrittore irlandese Ken Bruen, che hanno come interprete principale un ex poliziotto alcolista perennemente in lotta con i suoi demoni divenuto investigatore privato, Jack Taylor, la serie, che prende il nome dal suo protagonista, è prodotta dalla tedesca ZDF in collaborazione con diverse entità irlandesi come Telegael (la terza stagione) e TV3, poi confluita in Virgin Media.

Diretta quasi interamente da Stuart Orme (solamente nell’ultimo episodio la regia è affidata a Charlie McCarthy) e sceneggiata in gran parte da Marteinn Thorisson (ad eccezione di due episodi), la serie è costituita da 3 stagioni da 3 puntate ognuna. Si tratta, in verità, di veri e propri film di un’ora e mezza, ambientati nella Galway che fa da sfondo anche ai romanzi di Bruen, città situata sull’Oceano atlantico, ‘capitale’ della più profonda Irlanda nazionalista di lingua gaelica, ma anche porta dell’ovest, tappa obbligata per raggiungere la regione di Connemara e le Cliffs of Moher, e quindi luogo divenuto nel tempo estremamente rilevante dal punto di vista turistico e, conseguentemente, economico.

Ma, insieme a tutto ciò, Galway resta crogiolo di numerose contraddizioni, rimanendo sempre in bilico tra modernità e tradizione, ricchezza e povertà ed infatti, nonostante le fiere apparenze antibritanniche e l‘ostentato nazionalismo, anche l’ovest irlandese soffre tuttora, soprattutto nelle grandi città, della presenza dell’ingombrante vicino inglese, che si manifesta con una forte influenza di carattere linguistico e culturale, uno spettro che, invero, aleggia su tutta la Repubblica d’Irlanda.

La serie, va detto, è però girata in gran parte in Germania, in particolare a Brema, le scene realmente girate in Irlanda per questioni tecniche e produttive, non sono molte e questo fatto risulta alla lunga penalizzante. Protagonista, nel ruolo di Jack Taylor, è lo scozzese Iain Glen, volto noto del cinema ma soprattutto della tv (‘Dr. Who’, ‘Il trono di spade’), al suo fianco si destreggiano alcuni attori irlandesi, che però cambiano con una certa frequenza durante la serie, inclusa la co-protagonista Kate Noonan, interpretata da Nora-Jane Noone nelle prime due stagioni e da Siobhàn O’Kelly nella terza.

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Jack Taylor è, all’inizio della serie, un poliziotto della ‘Garda Siochana’, la polizia irlandese, di stanza a Galway. Durante un appostamento con l’amico e collega Frank O’Sullivan si ritrova ad inseguire e bloccare un importante politico locale di dubbia moralità, che sfreccia per strada con il suo autista ben oltre la velocità consentita dalla legge. Taylor, noto per i suoi modi poco ortodossi e per una certa predisposizione all’alcool, difetti che vengono tollerati dalle alte sfere solamente per la sua grande abilità investigativa, sferra un pugno all’uomo politico dopo una accesa discussione e per questo viene cacciato dalla polizia.

Poco tempo dopo l’ex poliziotto lascia la città per ritornarvi solamente dopo un anno, accettando di indagare sulla scomparsa di una ragazza. Il padre di Taylor, anch’egli alcolista, è morto da poco e lui stesso non beve più da un anno, ma nella città di origine tornano a presentarsi tutti i suoi vecchi demoni, l’uomo finisce così per ricascare nei suoi antichi vizi. Nel microcosmo di Taylor si muovono Nora, una madre fredda con un passato da dimenticare, un prete, padre Malachy, con un rapporto con Nora molto stretto, forse troppo, un giovane aspirante detective, Cody, ed una poliziotta che resta affascinata dalle storie che ha sentito raccontare su Jack, Kate Noonan. Durante la serie Cody viene sostituito nel ruolo di ‘aiutante’ di Taylor da Darragh, cugino di Kate, nella terza stagione, inoltre, col cambio dell’attrice che interpreta la poliziotta, nasce anche una storia d’amore (breve tanto quanto improbabile) tra l’investigatore e la giovane Noonan.

L’ultima stagione realizzata (che arriva peraltro 6 anni dopo la prima, girata nel 2010) cambia parecchie carte in tavola, oltre ad alcune sottigliezze estetiche (è nuova, ad esempio, la sigla iniziale), ci sono variazioni importanti nel cast, e si palesa una certa volontà di internazionalizzare ulteriormente la serie, rendendola ancora più vicina all’eurocrime ‘alla tedesca’. Si intravedono inoltre aspetti tipici delle serie tv americane (pare su pressione di Glen), si vede meno alcool, compaiono sprazzi di romanticismo, ma, soprattutto, l’ex poliziotto autodistruttivo e nichilista, ed anche per questo affascinante, delle prime stagioni, lascia posto ad un personaggio più riflessivo e quasi consolatorio risultando, quindi, decisamente meno dirompente.

Va segnalato che l’ottimo Iain Glen, che per la sua interpretazione ha dichiarato di essersi ispirato al Jack Nicholson di ‘Chinatown’ di Roman Polanski, ha ricevuto molte critiche perché il suo accento irlandese sarebbe stato poco convincente, col doppiaggio italiano la cosa è ovviamente di scarsa rilevanza, resta però una scelta abbastanza strana da parte della produzione, quella di aver assunto uno scozzese per questo ruolo.

Hannibal the Cannibal

Il mio nome è Cristiano, alias Hannibal the Cannibal, sono cresciuto girovagando con la famiglia al seguito di mio padre, che si spostava molto per lavoro, ho seguito le sue orme lavorando alcuni anni in Nord Africa. Nel nuovo millennio sono tornato 'a casa' ed oggi sono lead programmer in una azienda che crea software gestionali. Amo tutto il cinema ma sono attratto in modo particolare dal cinema 'di genere' e da tutto ciò che è di nicchia.