DOCTOR SLEEP

DOCTOR SLEEP

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GENERE:        horror

ANNO:             2019

PAESE:            USA

DURATA:         151 minuti

REGIA:             Mike Flanagan

CAST:                Ewan McGregor, Rebecca Ferguson, Carl Lumbly, Alex Essoe, Zackary Momoh

Doctor Sleep. Non è mai facile, né d’altro canto necessario, realizzare il seguito di un film che ha fatto la storia del cinema, spesso però ciò è accaduto anche se, come in questo caso, la storia era sostanzialmente conclusa.

Inutile nascondere che le ragioni per cui i produttori si sono imbarcati nel tempo in avventure così rischiose siano state puramente economiche, nonostante ciò in alcuni (rari) casi anche questi seguiti ‘non richiesti’ si sono rivelati apprezzabili, un esempio è proprio un altro seminale film di Stanley Kubrick, ‘2001 Odissea nello spazio’, il cui seguito, ‘2010 l’anno del contatto’, superò nettamente le, invero scarse, aspettative dello spettatore.

Shining’, il romanzo, fu scritto nel 1977 da Stephen King e di un suo seguito, che doveva raccontare il destino di Danny e Wendy, sopravvissuti alle tragiche vicende dell’Overlook Hotel, si iniziò a parlare fin dal 1980, quando uscì nelle sale la magistrale trasposizione cinematografica realizzata da Kubrick che però, incredibilmente, non fu apprezzata dall’autore del libro. Il seguito dell’opera in effetti King lo scrisse solamente nel 2013, e fu pure un mezzo flop commerciale, da lì comunque parte Doctor Sleep, per la regia di Mike Flanagan, che resta abbastanza fedele al romanzo, narrando la difficile vita di Danny Torrance.

Dopo gli avvenimenti raccontati in ‘Shining’ il piccolo Danny vede in sogno il defunto cuoco dell’Overlook Dick Hallorrann, come lui in possesso del potere della luccicanza, che gli fa da guida aiutandolo a combattere i fantasmi dell’hotel che continuano a perseguitarlo. Il ragazzo però fa fatica a sopportare sia il peso dei suoi ricordi che quello dei suoi poteri e dopo la morte della madre cade in una spirale di depressione che affoga in droga ed alcool, lasciandosi andare sia fisicamente che mentalmente. Dopo l’ennesima serata di bagordi nei quali rischia di essere coinvolto un bambino, figlio di una occasionale compagna, un Danny ormai adulto prende atto di dover girare pagina, abbandona quindi la Florida rifugiandosi in una piccola cittadina del New Hampshire nella quale, anche grazie all’aiuto di un altro uomo dal passato difficile, Bill, si disintossica e trova un lavoro onesto in un ospizio.

Nella struttura per anziani i poteri di Danny trovano la giusta collocazione, rivelandosi utili nel consolare gli anziani morenti, ma è per lui solo un breve momento di tranquillità destinato a dissolversi quando si trova ad affrontare una strana setta, il ‘Vero nodo’, un gruppo di persone, alcune delle quali ultracentenarie, che cercano coloro che hanno il potere della luccicanza per convertirli alla loro causa oppure ucciderli, nutrendosi della loro essenza, cosa che contribuisce a mantenerli giovani.

La donna a capo della setta, Rose Cilindro, ha percepito la presenza di Abra Stone, una ragazzina dal potere enorme che casualmente è entrata telepaticamente in contatto anche con Danny, che viene quindi chiamato ad aiutarla. Il finale, che si svolge nuovamente all’Overlook Hotel, si discosta notevolmente dal romanzo visto che alla fine del primo libro l’albergo veniva distrutto da un incendio, la cosa è resa plausibile, questa volta con il beneplacito di Stephen King che non aveva gradito le modifiche introdotte nel primo capitolo, proprio dal fatto che Kubrick si era preso la libertà di evitare la distruzione dell’albergo.

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Mike Flanagan, specializzatosi in horror (Oculus, Somnia, Ouija), nei quali si è mostrato sempre più attento alla psicologia dei personaggi ed ai dettagli della storia piuttosto che agli effetti speciali ed i colpi di scena a ripetizione, con ‘Doctor Sleep’ ha deciso di prendersi in mano una bella patata bollente, proseguendo con le sue scelte stilistiche decisamente controcorrente e realizzando in definitiva un discreto film, con dei lampi anche estremamente brillanti.

Se si può quindi dire che il giovane regista nato a Salem non se la sia cavata male, in tutta questa operazione rimane un grosso scoglio da superare, scoglio che chiaramente si chiama ‘Shining’ di Stanley Kubrick. Anche se per lo spettatore in casi come questo è fondamentale mettersi alla visione con il dovuto distacco, evitando, per quanto possibile, di fare confronti con la pellicola di riferimento, la cosa risulta in definitiva impossibile e quindi è facile osservare come si stia giocando in due categorie diverse.

Non si avverte qui lo stesso straziante pathos del vecchio ‘Shining’, la storia è troppo piatta e lineare, inutile poi far confronti a livello di scenografia ed anche se in ‘Doctor Sleep’ c’è un buon cast, nel quale brilla soprattutto Rebecca Ferguson nel ruolo di Rose Cilindro, con l’avanzare del film si avverte la mancanza di quella forza dirompente che solo Jack Nicholson poteva dare, ed è forse il peggior errore del film quello di far vedere Jack Torrance, interpretato da Henry Thomas, in un cammeo di pochi secondi che lascia solo l’amaro in bocca allo spettatore.

Hannibal the Cannibal

Il mio nome è Cristiano, alias Hannibal the Cannibal, sono cresciuto girovagando con la famiglia al seguito di mio padre, che si spostava molto per lavoro, ho seguito le sue orme lavorando alcuni anni in Nord Africa. Nel nuovo millennio sono tornato 'a casa' ed oggi sono lead programmer in una azienda che crea software gestionali. Amo tutto il cinema ma sono attratto in modo particolare dal cinema 'di genere' e da tutto ciò che è di nicchia.