Che legame esiste tra il celebre attore americano Kurt Russell, il film di Quentin Tarantino "The Hateful Eight" di cui è protagonista e l'azienda Mastro de Paja, eccellenza italiana nella creazione di pipe? Quella che sto per raccontarvi è una storia molto curiosa che, in parte, ho vissuto in prima persona.
Era il 2015 quando nelle sale cinematografiche di tutto il mondo uscì l’ottava opera di Quentin Tarantino, The Hateful Eight, un western di quasi tre ore ambientato interamente in una stanza mentre fuori imperversa una bufera di neve. Come si evince dal titolo i protagonisti sono “otto odiosi” personaggi tra i quali spicca, nella parte iniziale, John “il boia” Ruth (guarda caso il mio stesso nickname) interpretato dal suddetto attore statunitense.
Gli appassionati di fumo lento e i più attenti osservatori avranno sicuramente notato la particolarità della pipa fumata da Kurt.
Il divo americano è un appassionato fumatore nonchè degustatore di tabacco e tra i marchi che più stima vi è proprio l’azienda italiana di Pesaro, Mastro de Paja, capitanata da decenni dal genio e dall’estro di Alberto Montini.
La pipa in questione fa parte di una collezione chiamata “Ciocco” e annovera molteplici linee a forma libera che vengono costantemente rinnovate; questo modello specifico, in seguito al suo successo cinematografico, ha preso vita a se ed è stata ribattezzata “Il Boia” proprio dal nome del personaggio interpretato da Kurt Russell.
“Ho provato grande soddisfazione quando ho riconosciuto la nostra pipa in bocca a Kurt Russell che è un nostro cliente storico, me ne sono accorto guardando il trailer del film di Tarantino e allora ho deciso di andare subito a vederlo, mi è piaciuto moltissimo, merita senz’altro tre ore della nostra attenzione”.
È stata una gradita quanto inaspettata sorpresa per Alberto che mai si sarebbe aspettato di vedere la sua opera padrona della scena per oltre dieci minuti.
“Kurt Russell è un grande amante delle pipe e di tutta la filosofia che ruota intorno al loro uso ma non mi aspettavo il vero e proprio elogio che Tarantino ne ha fatto nei primi dieci minuti del film, con tante inquadrature e nuvole di fumo perfette”.
Queste sono le parole dell’imprenditore estrapolate da un’intervista rilascia a Il Messaggero.
Kurt quindi non ha seguito dettami di scena ma ha usato un suo pezzo personale, realizzato appositamente su commissione per lui anni prima, con un colore e una venatura veramente eccezionali e rari a trovarsi.
Ora entro in gioco io che con l’attore non ho nulla a che fare ma ho la fortuna di conoscere personalmente Alberto Montini e non ho resistito, appena ho appreso la notizia, dall’entrare in possesso della “Boia”, un’oggetto straordinario, perfetto nell’armonia delle forme e in grado di donare una qualità di fumata unica fin dai i primi “puff”… Kurt non poteva scegliere di meglio!
Se siete anche voi “lenti fumatori” come il sottoscritto spero di fare cosa gradita a lasciarvi il link della Mastro de Paja.