GODZILLA 2 – MINACCIA SULLA CITTÀ
Godzilla - Kessen Kidō Zōshoku Toshi)
決戦機動増殖都市
GENERE: kaiju, fantascienza, drammatico
ANNO: 2018
STUDIO: Toho
SOGGETTO: Ishirō Honda
REGIA: Kōbun Shizuno, Hiroyuki Seshita
Godzilla: City on the Edge of Battle, secondo capitolo della trilogia animata in computer grafica di Netflix, prometteva un'escalation epica dello scontro tra l'umanità e il Re dei Mostri. Sarà riuscito nel suo intento?
Venti anni dopo la fuga dell’umanità dalla Terra, ormai dominata da Godzilla, l’astronave Aratrum fa ritorno sul pianeta con l’obiettivo di riprenderne il controllo. Le condizioni ambientali sono radicalmente mutate, con una flora aliena che ha trasformato l’ecosistema e creature mostruose che infestano le rovine delle città. Haruo Sakaki, ossessionato dalla vendetta contro Godzilla, guida una squadra di ricognizione che scopre una tribù di umanoidi indigeni, gli Houtua, sopravvissuti all’attacco del mostro grazie alla loro profonda connessione con la Terra.
Gli Houtua rivelano l’esistenza di Mechagodzilla, una città biomeccanica residuo dello scontro avvenuto in passato tra umani e Godzilla. Vedendo in questa scoperta la chiave per sconfiggere l’immenso kaiju, Haruo e i suoi compagni si alleano con gli autoctoni per recuperare la tecnologia perduta. Durante l’esplorazione del luogo, vengono attaccati da creature volanti mostruose e scoprono che la città si è fusa con la nanotecnologia aliena, creando una struttura immensa, pericolosa e dotata di vita propria.
Haruo, costantemente animato dalla sua fame di vendetta, decide di utilizzare il potere di Mechagodzilla contro Godzilla, nonostante gli avvertimenti degli Houtua sui rischi di una tale impresa. Lo scontro tra i due titani è apocalittico: la città inizialmente sembra avere la meglio ma Godzilla riesce a resistere e con dei poteri mai visti prima distruggere l’arma biomeccanica, dimostrando per l’ennesima volta la sua immensa potenza. Sconfitti e decimati, i sopravvissuti sono costretti a ritirarsi, mentre Godzilla si erge vittorioso sul pianeta. Il film si conclude con un finale aperto, lasciando incerto il destino dell’umanità e prefigurando un’ulteriore escalation del conflitto nel terzo capitolo.
Godzilla: Minaccia sulla Città prometteva un’escalation epica dell’eterna lotta tra l’umanità e il Re dei Mostri. Purtroppo, ciò che ci viene offerto è un’esperienza non all’altezza delle premesse, un coacervo di idee ambiziose soffocate da una narrazione confusa e da un’esecuzione visiva a intermittenza.
I presupposti, ereditati dal primo film, sono intriganti: l’umanità, ridotta a una piccola fazione di sopravvissuti, cerca di riconquistare la Terra dalle grinfie di Godzilla. Il pianeta è ora dominato da una flora aliena e da creature mostruose, un ecosistema ostile che spinge i personaggi a scelte disperate. L’introduzione della tribù degli Houtua, umanoidi indigeni con una profonda connessione spirituale con la Terra, aggiunge un ulteriore strato di complessità al conflitto, aprendo interessanti spunti di riflessione sul rapporto tra uomo e natura.
Tuttavia, il film si perde rapidamente in una spirale di sottotrame poco sviluppate e personaggi che, a parte Haruo, il protagonista, mancano di spessore emotivo. La complessa mitologia degli Houtua, ad esempio, viene appena accennata, lasciando lo spettatore con la sensazione di un potenziale inespresso. Anche Mechagodzilla, icona di questo secondo atto, viene gestito in modo sbrigativo, ridotto a un deus ex machina che appare e scompare velocemente senza lasciare un impatto significativo.
Dal punto di vista visivo, “City on the Edge of Battle” alterna momenti di grande spettacolarità, soprattutto nelle scene di combattimento, a sequenze statiche e prive di dinamismo. L’animazione in CGI, pur mostrando miglioramenti rispetto al primo capitolo, non raggiunge i livelli di fluidità e dettaglio delle migliori produzioni anime contemporanee. La regia di Kōbun Shizuno e Hiroyuki Seshita, sebbene mostri sprazzi di puro talento, non riesce a dare coesione a una sceneggiatura frammentata e sovraccarica di informazioni.
Il finale, aperto e volutamente criptico, introduce un terzo capitolo che dovrà necessariamente alzare il livello qualitativo per dare un senso compiuto a questa trilogia. Per ora, “Godzilla 2 – Minaccia sulla città” rimane un’occasione mancata, un ruggito soffocato dall’eccesso di ambizione e dalla mancanza di focus narrativo. Un film anime che, pur non privo di spunti interessanti, fatica a lasciare il segno nell’immaginario collettivo, soprattutto se confrontato con i capolavori del passato che hanno reso Godzilla un’icona intramontabile.