BUMBLEBEE
GENERE: fantascienza
ANNO: 2018
PAESE: USA
DURATA: 114 minuti
REGIA: Travis Knight
CAST: Hailee Steinfeld, John Cena, Jorge Lendeborg Jr., John Ortiz, Jason Drucker
Bumblebee è lo spin off/prequel della famosa saga di Michael Bay dedicata agli "Autorobot", ma scordatevi tutto ciò che avete visto fino ad oggi sui leggendari Transformers. Niente a che vedere con la maestosità e l’esagerazione di Bay (che qui ha il solo ruolo di produttore) ma un tuffo negli anni 80 dal sapore vintage e dai toni pacati.
Cybertron. L’eterna guerra tra Autobots e Decepticons sta per volgere al termine a sfavore dei buoni. Optimus Prime invia in avanscoperta sulla Terra, in cerca di una nuova casa, un suo emissario B-127.
Pianeta Terra 1987. B-127 approda in California nel bel mezzo di un’esercitazione militare, riesce a mettersi in salvo ma si trova ad affrontare un nemico che lo aveva seguito dallo spazio profondo. Lo scontro infuria e, pur uscendone vincitore, l’Autobot resta gravemente ferito, perde la voce e gli restano le sole energie per assumere le sembianze di un vecchio Maggiolone giallo.
Pianeta Terra 1987. Charlie (Hailee Steinfeld) è una diciottenne difficile, ha perso da poco il padre a cui era legatissima e non sopporta che sua madre si sia rifatta una vita. E’ appassionata di motori e frequenta spesso una vecchia discarica dove entra in possesso di un malconcio Maggiolone giallo a cui darà il nome di Bumblebee.
Questa è la premessa della storia. Seguirà l’arrivo dei cattivi e un’aspra lotta per
salvare la Terra dalla distruzione.
Fin qui tutto può sembrare uguale ai film della saga principale ma in realtà le differenze sono parecchie. Si ha la sensazione che con questo prequel/retcon Travis Knight vada a porre rimedio agli errori di Micheal Bay riscrivendo, con lo stratagemma della continuità retroattiva, proprio quelle parti che non erano piaciute al grande pubblico.
L’influenza della famosa serie animata anni ’80 è palese soprattutto nell’aspetto dei robot che per la prima volta diventano speculari agli originali. Di sicuro non un capolavoro ma un modo per trascorrere serenamente due ore in compagnia, soprattutto per chi è della mia generazione, di uno degli eroi più iconici della nostra giovinezza.