Ciao Luigi, ti ringraziamo anzitutto per la tua disponibilità e per il tempo che ci dedichi.
Noi abbiamo il piacere di conoscerti ma vorresti brevemente presentarti ai nostri lettori?
Un saluto a voi e ai vostri lettori, è sempre un privilegio potersi presentare al pubblico.
Sono un produttore e regista indipendente, ho iniziato da adolescente a girare i primi
cortometraggi in Super8 e ho continuato fino ad oggi, dopo aver fondato a Roma nel 2002 la mia etichetta di produzione cinematografica e televisiva Lu.Pa. Film.
Parlaci di Vodbox, questa piattaforma streaming di cui sei ideatore e promotore. Come è nata l’idea? A chi si rivolge? Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
VodBox.it nasce in era Covid, quando ho dovuto riadattare l’edizione per il decennale
dell’Italian Horror Fest come evento online. Avevo la necessità di una piattaforma streaming dedicata, sia per le dirette sia per la totale libertà di pubblicare i contenuti.
Volevo creare un canale distributivo alternativo, non solo un contenitore ma anche un modo per far conoscere opere di autori più di nicchia che hanno comunque un loro pubblico.
La piattaforma, dunque, unisce il Festival alla distribuzione vera e propria, con contenuti totalmente gratuiti riservati agli utenti registrati, ma anche on demand con l’offerta di tre tipologie di abbonamento o il noleggio e l’acquisto di un contenuto singolo.
Nel giro di pochi mesi dal suo lancio, VodBox.it ha raggiunto quasi duemila utenti registrati provenienti da tutto il mondo. Un pubblico importante, internazionale, che continua a crescere di giorno in giorno. Il mio obiettivo è quello di rendere la piattaforma un’alternativa alle tante produzioni indipendenti per far conoscere nuovi autori.
A questo punto nasce spontaneo il chiederti di parlarci dell’IHF, l’Italian Horror Fest…
L’Italian Horror Fest nasce nel 2010 come un evento estivo del litorale laziale, con la
partecipazione dei più grandi nomi italiani ed internazionali del cinema di genere.
A dieci anni dalla sua prima edizione, causa pandemia, si è trasformato in un evento
online ma sentivo già l’esigenza di rinnovarlo anche nella sua denominazione.
Dopo la battuta di arresto durata qualche anno, Il Festival aveva subito due
tentativi di plagio creando confusione nel pubblico. Volevo comunque aprirlo anche al genere fantastico, surreale, bizzarro, perché ci sono sempre derive horror anche in questi film. Così nel 2021 ho aggiunto una F e il nome ufficiale si è trasformato in IHFF: Italian Horror Fantasy Fest.
Che rapporti hai con il cinema tedesco indipendente? Nel 2014 hai messo in scena il reboot di Violent Shit di Andreas Schnaas. Quali sono i registi che stimi maggiormente? Il primo nome che mi viene in mente è Buttergeit…
La Germania è stato il primo Paese che ha distribuito Come una Crisalide, divenuto lì
un vero e proprio cult. Ricordo che le prime 1000 copie fecero sold out in un solo giorno
e nacque l’amicizia con Steve Aquilina, presidente della 8-Film. Qualche anno dopo
gli presentai un progetto sperimentale, firmato da Alexander Fennert e intitolato
Hippocampus M21th. Da quella piccola follia venne fuori l’idea di realizzare un nuovo Violent Shit per celebrare il venticinquesimo anniversario del primo capitolo.
Era già mia intenzione realizzare un thriller ambientato a Roma, con un assassino mascherato.
Il personaggio di Karl The Butcher mi sembrava interessante, così proposi di unire una trama thriller all’ultragore tedesco e chiesi a Schnaas di partecipare con un cameo.
Con Buttergeit ho in comune lo stesso artista che ha disegnato il poster per Nekromantik, Andreas Marshall, che ha illustrato la bellissima locandina di VS.
Qualche tempo fa, in una rassegna al Cinema Nuovo di La Spezia, abbiamo avuto il piacere di vedere “Come una crisalide”, il tuo primo lungometraggio. Alla serata era presente anche Tentori, cosceneggiatore ed attore inedito. Ci aveva colpito molto positivamente e avevamo apprezzato le influenze argentiane e del cinema dell’epoca. Quanto ha influito il cinema di genere italiano nella tua formazione? Se non sono male informato hai girato video clip con I Goblin e backstage di film di Dario Argento.
Ho avuto la fortuna di conoscere da giovanissimo un Maestro come Dario Argento e poi altri grandi artisti legati al suo cinema. Ho continuato questa mia ricerca personale, fino a conoscere di persona anche altri importanti autori del nostro cinema di genere. La cinematografia italiana è superiore e ha fatto scuola nel mondo, questo lo dico senza ombra di dubbio e di smentita. Quindi le influenze di questi cineasti indubbiamente sono presenti in me, tanto da omaggiarli già dal primo film. Tuttavia, cerco di dare uno stile personale alle storie che metto in scena ma resto comunque un grande appassionato del nostro cinema.
Ho avuto la fortuna di vivere i set di Dario Argento, in particolare La Sindrome di Stendhal e Il Fantasma dell’Opera, per i quali ho realizzato i backstage. Ho avuto la fortuna di collaborare anche con musicisti straordinari come I Goblin, realizzando i videoclip per l’edizione bluray americana di Profondo Rosso e recentemente anche per l’ultimo album del Maestro Claudio Simonetti, The Devil is Back.
Per concludere ti chiedo: “cos’è per te la paura?” e “Che messaggio vuoi lanciare con le tue opere?”
La paura è un sentimento, un’emozione che fa parte del nostro essere. Ci aiuta a capire molti aspetti del subconscio, ci aiuta ad affrontare i pericoli e a farci crescere.
Scrivere horror è quasi liberatorio, una sfida con i propri demoni interiori, ma sempre in una dimensione onirica e immaginaria. Un distacco da una realtà che fa davvero più paura, una realtà dove accadono fatti spaventosi ed è piena di mostri che si confondono tra le persone, che sembrano apparentemente normali, ma che prima o poi si rivelano nella loro malvagità.
Non ho la presunzione di lanciare un messaggio, il cinema è pura finzione ed intrattenimento, ed è quello il suo compito. Il cinema è sogno, incubo e libertà creativa.
È stato un piacere inaugurare la nuova sezione de I Cinenauti dedicata alle interviste con il tuo contributo Luigi e ti siamo riconoscenti per il tempo prezioso che ci hai messo a disposizione.
A questo punto non ci resta che invitarvi a cliccare l’immagine sottostante e scoprire il meraviglioso mondo che si nasconde dentro Vodbox.it