LARVA MENTAL
GENERE: horror estremo, necrofilia, cinema indipendente
ANNO: 2021
PAESE: Spagna
DURATA: 61 minuti
REGIA: Mikel Balerdi
CAST: Mikel Balerdi, Dairi Gaona
Larva Mental, film d’esordio dell’extreme body artist Mikel Balerdi, è un’opera che, se avrete il coraggio di vedere, lascerà un segno nella vostra psiche. Estremo, blasfemo fino all’inverosimile, cruento e crudele è un susseguirsi di immagini che letteralmente “sputano in faccia” alla religione e al senso della vita offendendo la vostra morale. Ad oggi il prodotto più disturbante che abbia mai visto.
La trama di per se è molto semplice e lineare. Vediamo un padre ed una figlia vivere insieme; lui una mattina si alza, prepara la valigia e si allontana da casa per qualche giorno. Nel frattempo la ragazza si sveglia e, nello svolgere della sua quotidianità, accende il computer ed inizia, svogliatamente, a navigare all’interno del suo contenuto. Sfortunatamente scopre dei file del padre che ne rivelano una natura a lei sconosciuta, il trauma è talmente forte da scompensarla psicologicamente al punto che arriverà a suicidarsi straziando il suo giovane corpo. Al suo ritorno il padre trova il cadavere dell’amata figlia ormai irriconoscibile dall’avanzato stato di putrefazione e, conscio di essere lui la causa di quanto accaduto, inizia una devastante discesa negli inferi del dolore e della sofferenza abbandonandosi ad un martirio auto inflitto, alla droga ed all’autolesionismo.
Mikel Balerdi è un artista basco dedito alla fotografia, alla pittura, all’arte del tatuaggio ma soprattutto alla body suspension (“modificare il corpo di una persona in modo da poterlo sollevare grazie ad apparati che vengono temporaneamente inseriti nella pelle della stessa” Wikipedia) e alla body art più estrema. Nella sua opera prima, sponsorizzata da Domiziano Cristopharo ed acquistabile nello store della TetroVideo, riveste i panni di regista, sceneggiatore ed attore.
Larva Mental è essenzialmente un’attacco e una sfida alla religione (Dio) e alla vita stessa. La prima performance estrema (il protagonista, indossando una maschera con le fattezze di un maiale, si viola analmente con una croce) è uno dei più violenti esempi di blasfemia che abbia mai visto e il suicidio della figlia assume le sembianze della vendetta Divina per punirlo dei suoi atti. Cosa confermata, a mio avviso, dal recarsi davanti ad una chiesa non appena scoperto il cadavere della ragazza, ulteriore gesto di sfida. Interpreto anche nel personaggio una consapevolezza della propria colpa e da lì lo scaturire di forme impensabili e malate di autolesionismo per punirsi, incentrate soprattutto sul suo organo genitale poiché le sue perversioni nascono proprio da profonde devianze sessuali. In tale ottica interpreto anche la sequenza dell’autoscuoiamento, lo strapparsi la pelle da dosso esplica il rifiuto della propria natura e del proprio essere.
Anche la vita è ripudiata in questa pellicola, non solo la fede. Ne sono esempi il suicidio ovvero il rifiuto della vita stessa ulteriormente sottolineato dall’uccidersi torturandosi ferocemente come a rimarcare con determinazione “rifiuto la vita con tutte le mie forze e mi uccido sfruttando le perversioni di mio padre”; probabilmente però la performance più efficace (e moralmente devastante) in tal senso è la defecazione di un feto, ovvero della vita che nasce. Poteva esserci immagine più significativa? A mio avviso no!
Larva Mental è quindi uno sfoggio delle più marce parafilie, la necrofilia (per di più incestuosa visto che avviene col corpo putrefatto della figlia), la coprofagia, l’eccitazione sessuale causata dal perpetrare violenze a se e agli altri, l’autolesionismo estremo… insomma un vero e proprio DSM dell’estremo.
Tecnicamente la pellicola è girata in modo amatoriale ma efficace, prevale una color dai colori freddi molto saturi dove spicca il rosso acceso e quasi psichedelico del sangue; il montaggio e la base musicale incrementano il senso di sporco che ci assale, possiamo quasi sentirlo l’odore del sangue, degli escrementi e della morte; i dialoghi sono totalmente assenti e le uniche voci umane sono rappresentate dalle urla di strazio.
Che dire Larva Mental di Mikel Balerdi non è decisamente per tutti, è l’estremo oltre l’estremo e farete fatica a digerirlo. Anche se siete amanti di questo tipo di cinema non avvicinatevi a questa pellicola con superficialità e se lo fate tenete conto che in un contesto puramente fittizio assisterete a performance di body art reali…