LA MONTAGNA DEL DIO CANNIBALE
GENERE: horror, cannibal movie
ANNO: 1978
PAESE: Italia
DURATA: 90 minuti
REGIA: Sergio Martino
CAST: Ursula Andress, Claudio Cassinelli, Antonio Marsina, Franco Fantasia, Stacy Keach
Siamo nel 1978, il panorama dei cannibal movies è più prolifico che mai e anche il regista romano Sergio Martino non perde l'occasione per cimentarsi nel genere e lo fa con La Montagna del Dio Cannibale, opera che segue più le orme del film d’avventura che dell’horror estremo e disturbante.
Susan Stevenson (interpretata da una splendida Ursula Andress), insieme al fratello Arthur, si mette alla ricerca del marito Richard, famoso etnologo, misteriosamente scomparso durante una ricerca nella giungla della Nuova Guinea. Le autorità locali non si dimostrano collaborative e sono riluttanti a perlustrare la zona dove si era addentrato lo studioso, l’unico aiuto arriva da Edward grande amico dello scomparso e profondo conoscitore della regione.
La meta del loro viaggio è un’isola remota ed inesplorata chiamata La Montagna del Dio Cannibale; deve il suo nome ad una tribù indigena, i Puka, dedita alla violenza e al cannibalismo, della quale si mette in dubbio addirittura l’esistenza. Durante il tragitto si unisce a loro anche un altro esploratore, Manolo, un medico che resta stregato dalla bellezza di Susan. Dopo diverse avventure riescono a raggiungere la sommità della montagna e solo allora scopriamo il vero motivo della missione; purtroppo sul più
bello vengono sorpresi e fatti prigionieri dalla misteriosa tribù che la abita e che si riteneva estinta. Ora le cose si fanno difficili e la sopravvivere e fuggire è l’unica motivazione valida.
Sebbene La Montagna del Dio Cannibale scorra molto lento si guarda con piacere, il senso di mistero che avvolge i personaggi ci accompagna costantemente, intuiamo molto presto che ognuno di loro custodisce dei segreti ma ci verranno svelati solo gradualmente.
Per quasi tutta la prima parte del film Sergio Martino si rifà ai classici film d’avventura e all’aspetto documentaristico dei mondo movies, perlustriamo la foresta con i protagonisti ed assistiamo alla violenza con la quale madre natura permea quei luoghi (la scena dell’anaconda che ingoia una piccola scimmia è tra le più forti del film).
Il bello però arriva nella seconda parte dell’opera quando la compagnia viene catturata, qui Sergio Martino sfodera il meglio di se! Scopriamo che Richard è morto e il suo cadavere viene adorato come un Dio, stessa sorte tocca a Susan che viene spogliata a agghindata come una dea per poi essere costretta a mangiare un pezzo del fratello Arthur che nel frattempo è stato ucciso e servito come pasto. Dal nulla (e onestamente senza motivo) ci troviamo ad assistere ad un’orgia che niente ha da invidiare ad un porno (la sequenza infinita della masturbazione dell’indigena non lascia nulla, ma proprio nulla, all’immaginazione) e non ci risparmia neanche improbabili scene di zoofilia. C’è anche la chicca dell’evirazione, ripresa da Umberto Lenzi in Cannibal Ferox in maniera però più scioccante.
La Montagna del Dio Cannibale sicuramente non è il film migliore di questo filone ma, se amate il genere, non vi deluderà. Forte di un buon cast (oltre ad Ursula Andress che avrete il piacere di vedere senza censure, troviamo buoni attori come Stacy Keach, Claudio Cassinelli e Antonio Marsina) e di una accurata fotografia sicuramente lo apprezzerete.