PER QUALCHE DOLLARO IN PIÙ

PER QUALCHE DOLLARO IN PIù

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Per qualche dollaro in più

GENERE:         azione, western

ANNO:             1965

PAESE:            Italia

DURATA:         130 minuti

REGIA:            Sergio Leone

CAST:              Clint Eastwood, Gian Maria Volonté, Lee Van Cleef, Luigi Pistilli, Klaus Kinski, Mario Brega, Joseph Egger, Mara Krupp

"Per qualche dollaro in più" (1965) è il secondo capitolo della cosiddetta "Trilogia del Dollaro" di Sergio Leone, che include anche "Per un pugno di dollari" e "Il buono, il brutto, il cattivo". È interpretato da Clint Eastwood, Lee Van Cleef e Gian Maria Volontè e appartiene al genere "spaghetti western". Riprende le tematiche e lo stile del predecessore portandole però ad un livello superiore. La trama gira intorno alla rivalità tra due bounty killer entrambi intenzionati a catturare un feroce bandito insieme alla sua banda e al ricco bottino che custodisce.

Siamo nel Nuovo Messico e uno spietato bandito, conosciuto come El Indio, viene liberato dalla sua banda di fuorilegge dalla prigione nel quale era stato rinchiuso. Parallelamente un cacciatore di taglie noto come Il Monco, perchè usa solo il braccio destro per aver sempre pronto il sinistro per impugnare la pistola, vaga nel profondo West alla ricerca delle taglie più ghiotte da incassare. Ma non è il solo… anche il Colonnello Douglas Mortimer, ex ufficiale sudista pluridecorato, si procaccia da vivere nella stessa maniera. Inutile dire come la taglia su El Indio e la sua manica di manigoldi faccia gola ad entrambi. Motivo per cui le loro strade si incrociano ad El Paso dove ha sede una banca molto ricca ma ben protetta, prossimo obiettivo del famoso bandito. L’iniziale rivalità tra i due bounty killer si trasforma di una difficile collaborazione: per quanto abili entrambi, separatamente non avrebbero nessuna speranza contro una gang così numerosa di sanguinari. Mentre Il Monco manifesta interesse solo per le taglie, Mortimer sembra avere un conto in sospeso con El Indio…

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Dopo il grande successo di Per un pugno di dollari Sergio Leone andò in crisi per la paura di non riuscire a ripetere un successo così grande. Si dedicò quindi a generi diversi per ritornare però al suo iniziale amore per il western. Dopo numerose controversie (litigi con la produzione iniziale e rifiuto da parte di numerosi attori di accettare il ruolo del Colonnello Mortimer) prese pian piano vita “Per qualche dollaro in più“, titolo che nacque dall’auspicio di poter ripetere e superare gli introiti del primo film.

Hai scritto per un pugno di dollari? Questo sarà per qualche dollaro in più. Molti milioni di dollari in più.

Nel cast troviamo nuovamente Clint Eastwood (il personaggio de Il Monco era stato scritto proprio su di lui), Gian Maria Volontè (che in questo caso mette in scena un bandito messicano affetto da seri disturbi mentali) e alcuni attori secondari anch’essi presenti in “Per un pugno di dollari” come Mario Brega (Niño) e Joseph Egger (profeta). Aggiunte di valore Lee Van Cleef (il Colonnello), Klaus Kinski (il Gobbo) e Luigi Pistilli (Groggy).

La sceneggiatura prosegue nella rivoluzione del genere western mettendo in evidenza la rivalità e la tensione tra i personaggi anziché la solita semplicistica storia di eroi che combattono il crimine. Non mancano colpi di scena e sviluppi inaspettati che creano un ritmo coinvolgente in grado di mantenere l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine. Viene data anche intensità alla storia esplorando temi profondi come la moralità, l’onore e la giustizia.

La fotografia, curata da Massimo Dallamano, contribuisce a creare l’iconica atmosfera del film. Seguendo uno stile molto evocativo utilizza abilmente luci e ombre per creare un’ambientazione suggestiva e drammatica; è molto attenta ai dettagli, come le espressioni dei personaggi e le armi, creando una rappresentazione molto realistica e intensa ma non si esime dal regalarci splendide ed ampie inquadrature, spesso aeree, sulla natura selvaggia e spettacolare del West, con un senso tangibile di vastità e di solitudine.

La colonna sonora di “Per qualche dollaro in più” è stata anche qui affidata al Maestro Ennio Morricone e ha un ruolo determinante nel plasmare l’atmosfera unica e iconica dell’opera. È costituita da una combinazione di musica orchestrale e suoni ambientali, come il vento e il rumore degli zoccoli dei cavalli, arricchita con il “whistling” (un motivo musicale eseguito con il fischietto bdiventato uno dei tratti distintivi dei suoi elementi più memorabili) e parti di chitarra. Nel suo insieme ha la capacità di accompagnare perfettamente le scene e di enfatizzare i momenti cruciali, creando un’esperienza emotivamente potente per lo spettatore.

La Trilogia del Dollaro e in particolare “Per qualche dollaro in più” hanno rappresentato un punto di svolta per il genere western e hanno continuato a influenzare la cultura popolare e il cinema moderno. Registi come Quentin Tarantino (Kill Bill, Django Unchained), Robert Rodriguez (Desperado, Sin City), John Woo e molti altri hanno apertamente dichiarato il loro amore per Sergio Leone e i suoi western; la stessa colonna sonora la ritroviamo quasi giornalmente citata in film , serie tv e pubblicità…

Alcune curiosità. El Indio è ispirato ad un criminale (o patriota dipende dai punti di vista) realmente esistito, Joaquin Murrieta chiamato anche il Robin Hood messicano o il Robin Hood di El Dorado; il film è stato girato interamente in Spagna, anche se ambientato negli Stati Uniti del sud-ovest; è stato il film più visto in Italia dell’intera stagione 1965-66 e detiene ad oggi il quinto posto nella classifica dei film italiani più visti di sempre; ha rilanciato la carriera di Lee Van Cleef che, prima di interpretare Mortimer, per sua stessa ammissione, non riusciva neanche a pagare le bollette.

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