INFERNO IN DIRETTA

INFERNO IN DIRETTA

Inferno in diretta - cut and run i cinenauti recensioni film serie tv cinema

GENERE:         avventura, horror, cannibal movie

ANNO:             1984

PAESE:            Italia

DURATA:         90 minuti

REGIA:            Ruggero Deodato

CAST:              Lisa Blount, Leonard Mann, Willie Aames, Richard Lynch,  Luca Barbareschi, Ruggero Deodato

Inferno in diretta è il capitolo conclusivo de "la trilogia dei cannibali" di Ruggero Deodato. La pellicola si differenzia dalle altre per l'assenza di scene ed atti di cannibalismo, ma ne è accumunata dall'ambientazione geografica, dalla presenza di tribù indigene e dallo stile, inconfondibile, del regista.

Il film si apre in medias res catapultandoci subito nell’azione e nella violenza. Un’avamposto di lavorazione della droga in Guayana viene improvvisamente attaccato da una tribù di selvaggi che non lascia superstiti. A gestire l’operazione è il colonnello Brian Horne (Richard Lynch) che tutti credono morto, il suo scopo è quello di contrastare ed eliminare il fiorente mercato della droga. Nel frattempo negli USA la giovane giornalista Francesca (Lisa Blount), impegnata a seguire con i suoi servizi la pista del narcotraffico decide, dopo aver scoperto che l’ex militare non è morto come si credeva, di partire insieme al suo cameraman Mark (Leonard Mann) per intervistare il colonnello e al tempo stesso indagare sulla scomparsa del figlio del suo editore, di cui si sono misteriosamente perse le tracce nella stessa regione. La missione non sarà facile e la vita della troupe sarà costantemente in pericolo, minacciata da un territorio ostile, dalla guerriglia in atto e dalla follia omicida di Horne.

Inferno in diretta - cut and run i cinenauti recensioni film serie tv cinema

Dopo il successo mondiale di Cannibal Holocaust al produttore Alessandro Fracassi venne l’idea di cavalcare l’onda e nacque il progetto di Inferno in diretta, inizialmente affidato a Wes Craven ma alla fine consegnato nelle mani del genio nostrano di Ruggero Deodato. La sceneggiatura è opera, tra gli altri, di Dardano Sacchetti (già sceneggiatore de “Il gatto a nove code”, “Reazione a catena”, “Roma a mano armata” e molte altre pellicole di genere italiane) che si ispirò a “Congo” di Michel Crichton. Le riprese si svolsero con grandi difficoltà in Venezuela a causa del caldo eccessivo e della natura selvaggia del territorio, ostile non solo ai protagonisti della pellicola ma anche all’intera troupe.

La sceneggiatura di “Inferno in diretta” risulta lacunosa e sembra un rimpasto dei due predecessori con l’assenza dell’elemento cannibale e l’inserimento del narcotraffico condito con i soliti inserti splatter, in questo caso meno incisivi del solito. I classici temi, la natura incompatibile con l’uomo, il mondo occidentale che invade e sottomette gli indios che a loro volta non sono meglio per via delle loro barbare usanze, vengono trattati con superficialità. La colonna sonora è di Claudio Simonetti ed è trash al punto giusto. Il cast è composto da attori di buon livello in primis Leonard Mann, Richard Lynch e Gabriele Tinti; possiamo ammirare la presenza di un giovane Erikq La Salle futura star di E.R. Medici in prima linea e la partecipazione, in una piccola parte, di Luca Barbareschi (star di Cannibal Holocaust).

Un film a detta di molti evitabile ma, a mio avviso, apprezzabile e godibile per la regia ottima di un Deodato che sembra l’unico a suo agio in un’ambiente naturale così difficile ed impervio.

La "Trilogia dei Cannibali" di Ruggero Deodato

John il boia Ruth

Sono Gilberto, alias John il boia Ruth, la mente che ha dato forma a questo progetto. Nella vita mi occupo di web: dal marketing alla grafica, dalla progettazione di siti ai Social Network. Ne I Cinenauti ho voluto fondere il mio lavoro, che amo, con la mia più grande passione, il cinema. Prediligo gli horror, meglio se estremi e disturbanti, i thriller, i fantasy e i film d'azione. Insomma divoro qualsiasi cosa cercando di non farmi condizionare dai pregiudizi.