SUMMER GHOST

Summer Ghost

Summer Ghost

サマーゴースト

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summer ghost

Summer Ghost

サマーゴースト

GENERE:                      drammatico, soprannaturale, seinen

ANNO:                           2021/2022

CASA EDITRICE:         Shueisha

DISPONIBILITÀ:          J-Pop

DISEGNATORE            Ino Mikichi

STORIA:                         Otsuichi

SOGGETTO:                 loundraw

Una leggenda narra che se ti rechi in un preciso luogo abbandonato e accendi fuochi d'artificio, un fantasma apparirà dinnanzi a te. Tomoya, Aoi e Ryi sono decisi a scoprire la verità. Un'opera delicata e profonda che affronta temi universali come la solitudine, il bullismo e il suicidio attraverso una narrativa visiva straordinaria e personaggi bene sviluppati.

Nel panorama dei manga contemporanei, poche opere riescono a bilanciare con tanta maestria la delicatezza narrativa e la profondità tematica come “Summer Ghost”, soggetto di loundraw, talentuoso illustratore giapponese noto per il suo lavoro su progetti come “I Want to Eat Your Pancreas” e “Josee, the Tiger and the Fish”. Pubblicato inizialmente come light novel e successivamente adattato in un cortometraggio animato, il manga di “Summer Ghost” rappresenta un’esplorazione intima e toccante del confine tra vita e morte, adolescenza e maturità, connessione e isolamento.

La narrazione ruota attorno a quattro adolescenti – Tomoya, Aoi, Ryō e la misteriosa Ayane, conosciuta come il “fantasma estivo”. Secondo una leggenda urbana, Ayane appare quando qualcuno accende dei fuochi d’artificio in un particolare luogo abbandonato. I tre ragazzi, ciascuno con i propri fardelli esistenziali, decidono di verificare questa leggenda, ignari che questo incontro cambierà profondamente le loro vite.

Ciò che rende “Summer Ghost” un’opera distintiva nel panorama dei manga è la sua capacità di affrontare tematiche universalmente complesse con una sensibilità straordinaria. loundraw non indietreggia davanti all’esplorazione di argomenti come il suicidio, la depressione, la malattia terminale e la ricerca di significato in un’esistenza apparentemente vuota. Tuttavia, lo fa con un tocco quasi etereo, evitando sensazionalismi ed eccessiva drammaticità ma privilegiando un approccio contemplativo che invita il lettore alla riflessione.

L’arte di Yoshi Inomi è semplicemente magnifica. Le tavole del manga sono caratterizzate da linee delicate, espressioni facciali incredibilmente comunicative e un uso meticoloso degli spazi negativi che amplifica l’impatto emotivo delle scene. Particolarmente notevole è l’uso della luce – il bagliore dei fuochi d’artificio contro il cielo notturno, i raggi del sole estivo che filtrano attraverso gli alberi, la luminescenza quasi soprannaturale di Ayane – che diventa un elemento narrativo a sé stante simboleggiando rivelazione, speranza e il fugace confine tra mondi diversi.

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La struttura narrativa si sviluppa attraverso le prospettive intrecciate dei protagonisti, rivelando gradualmente le loro storie individuali e i motivi che li hanno portati a cercare il fantasma estivo. Tomoya, un ragazzo oppresso ed ossessionato da una madre troppo concentrata a vedere il figlio come lo vorrebbe; Aoi, una giovane tormentata da pensieri suicidi perché vittima di bullismo; Ryō, che nasconde una malattia terminale dietro un atteggiamento spensierato. E poi c’è Ayane, il fantasma estivo, la cui vera storia rappresenta il nucleo emotivo dell’opera.

Ciò che colpisce è come l’autore riesca a evitare i cliché tipici delle storie di fantasmi. Ayane non è semplicemente uno spirito con un conto in sospeso, ma una metafora potente della connessione umana e di come le persone possano “apparire” e “scomparire” dalle vite altrui, lasciando impronte indelebili. La sua presenza catalizza i percorsi di autoesplorazione degli altri personaggi, portandoli a confrontarsi con le proprie verità nascoste e, in ultima analisi, con la propria mortalità.

La temporalità in “Summer Ghost” assume una dimensione quasi fluida. L’estate, con la sua intensità e transitorietà, diventa la cornice perfetta per una storia che esplora momenti di vita sospesi tra ciò che è stato e ciò che potrebbe essere. La narrazione si muove con un ritmo meditativo, alternando momenti di introspezione silenziosa a sequenze di intensa connessione emotiva tra i personaggi.

Il linguaggio visivo del manga è arricchito da simbolismi ricorrenti: i fuochi d’artificio rappresentano la bellezza effimera della vita e lo spazio abbandonato dell’aerodromo riflette il vuoto interiore dei protagonisti. Questi elementi si intrecciano creando un tessuto narrativo ricco di significati, che apre le porte al lettore alla rielaborazione delle proprie esperienze personali.

Un altro aspetto notevole dell’opera è la sua capacità di esplorare la dicotomia tra il mondo digitale e quello reale. In un’epoca in cui le relazioni virtuali sostituiscono quelle fisiche, il manga solleva interrogativi sulla natura dell’autenticità dei rapporti umani e su come la tecnologia possa sia unire che isolare. I 3 protagonisti si conoscono on line ma sviluppano la propria storia interagendo personalmente così come il cyber bullismo che subisce Aoi virtualmente la porta ad isolarsi maggiormente nella vita reale.

Nonostante la brevità della narrazione, il cofanetto è composto da 2 volumi, riesce a restare bene impresso nella mente del lettore, proprio come i suoi protagonisti che, attraversando brevemente le vite l’uno dell’altro, si trasformano reciprocamente in modi profondi e irreversibili. Il finale, senza spoilerare troppo, offre una catarsi emotiva che non fornisce risposte facili, ma piuttosto un senso di pace che emerge dall’accettazione della complessità dell’esistenza umana.

Potrei definire “Summer Ghost” come un’opera che trascende i confini del suo genere per diventare una meditazione universale sulla fragilità della vita, sull’importanza della connessione umana e sulla bellezza che può emergere anche dai momenti più oscuri. Per gli appassionati di manga che cercano narrazioni mature, visivamente piacevoli ed emotivamente coinvolgenti.

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John il boia Ruth

Sono Gilberto, alias John il boia Ruth, la mente che ha dato forma a questo progetto. Nella vita mi occupo di web: dal marketing alla grafica, dalla progettazione di siti ai Social Network. Ne I Cinenauti ho voluto fondere il mio lavoro, che amo, con la mia più grande passione, il cinema. Prediligo gli horror, meglio se estremi e disturbanti, i thriller, i fantasy e i film d'azione. Insomma divoro qualsiasi cosa cercando di non farmi condizionare dai pregiudizi.