Il regista Simone Arrighi e lo sceneggiatore Sebastiano Tuccitto scrivono e realizzano questo intrigante cortometraggio thriller/horror che si ispira al famoso serial killer Jeffrey Dahmer e al mondo della fotografia. Un piccolo gioiellino che saprà farsi amare e al quale auguriamo il successo che si merita. Scopriamolo insieme.
Il regista lucchese Simone Arrighi ritorna dietro la macchina da presa con “Ricordati di sorridere sempre” dove, prendendo spunto dalla sua passione per i generi cinematografici thriller e horror, decide di scrivere un nuovo racconto, morboso, a tratti disturbante, per distaccarsi dalle fatiche emotive del precedente lavoro (l’ottimo “La giostra”, un corto drammatico ispirato all’esperienza con la madre malata di Alzheimer). Arrighi, da sempre affascinato dai fatti di cronaca nera realmente accaduti e dalla psicologia contorta e deviata dei serial killer, prende spunto dal tristemente noto Jeffrey Dahmer e da una vecchia Polaroid e, con il pretesto della fotografia e del sorriso perfetto, prepara gli ingredienti principali del cortometraggio, scegliendo la sua città, Lucca, come location.
Nella sceneggiatura, scritta a quattro mani con lo scrittore e sceneggiatore horror siciliano, ma romano di adozione, Sebastiano Tuccitto (già collaboratore tra gli altri di Domiziano Cristopharo), vengono trattati anche temi psicologici e sociali, delicatamente accennati, come l’alcolismo e l’abuso di un padre sul proprio figlio.
Nel cast figurano gli attori Niccolò Belli, Viktorie Ignoto, Anastasia Castagno, Ciro Masella, Mariagrazia Di Valentino e il piccolo Gabriele Lapini.
Riprese, fotografia e montaggio, a cura di Damiano Impiccichè della “Taliari Produzioni Video” e team di lavoro scelto tra la Toscana e Roma.
Grazie a una casa di distribuzione cinematografica, il cortometraggio verrà diffuso in vari festival nazionali e internazionali.
Trama.
Lorenzo è un giovane fotografo schivo e riservato. Non si stacca mai dalla sua vecchia Polaroid e dal suo zainetto. Vive con il padre, un uomo disturbato e alcolizzato che mostra verso il figlio un affetto morboso. Tramite un annuncio, cerca ragazze da fotografare per un suo progetto ambientato in una villa abbandonata e spia timidamente e segretamente Ada, la sua vicina di casa, che non è molto propensa a partecipare alla selezione. Quando una mattina, al telegiornale, scopre che alcune ragazze da lui fotografate sono sparite, Lorenzo scoprirà una sinistra realtà dove il suo presente diventa irreale e il suo passato inquietante, ma tangibile e dai risvolti macabri.