TRIGUN STAMPEDE

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TRIGUN STAMPEDE

Toraigan Sutanpīdo

トライガンスタンピード

GENERE:           azione, fantascienza, shounen

ANNO:               2023

STUDIO:            Studio ORANGE

IDEATORE         Yasuhiro Nightow

REGIA:                Kenji Mutō

Il 7 gennaio 2023 lo Studio ORANGE, uno dei migliori studi 3D-CGI nel sol levante, ha rilasciato sulle tv del Giappone (e in streaming su Crunchyroll nel resto del mondo) la nuova incarnazione delle avventure del “Tifone Umanoide” Vash the Stampede, “TRIGUN STAMPEDE”. Basato sull’opera scritta da Yasuhiro Nightow, TRIGUN STAMPEDE non è un remake della straordinaria (e purtroppo filler) serie del ‘98 e neanche un adattamento del cosiddetto “TRIGUN Maximum”, bensì un reboot. Infatti la serie presenta a noi un Vash parecchio diverso da chi si sintonizzò su MTV per vivere le disavventure dell’uomo dalla taglia di sessanta miliardi di doppi dollari (Avete sentito bene, 60 miliardi) in un mondo ispirato ai più famosi spaghetti western, ma andiamo ad osservare un pò nel dettaglio questa nuova incarnazione del franchise.

No Man’s Land, un pianeta situato anni luce lontano dalla Terra dopo che gli umani partirono per un esodo alla ricerca di una nuova casa. Ma tale pianeta è una terra arida dove tempeste di sabbia, mostri e crimine sono all’ordine del giorno, forzando gli umani a fare affidamento sui Plants, bio-reattori in grado di produrre acqua, cibo e risorse di ogni tipo. In questo mondo arido dove vige la legge del più forte, c’è un criminale soprannominato “Tifone Umanoide”, un uomo sulla cui testa pende una taglia di 6 milioni di ($$) Doppi Dollari per via di seminare disastri ovunque vada. Il suo nome è Vash the Stampede.

Roberto De Niro, veterano giornalista della Bernardelli News Agency, e Meryl Stryfe, giornalista alle prime armi, stanno indagando sulla verità dietro una “serie di furti di Plants” seriale quando incontrano un uomo che si fa chiamare “Vash” che li  porterà a scoprire la verità. Una serie di guai e avventure imprevedibili in tutto il pianeta stanno per iniziare!

In un mercato ormai saturo di isekai e shonen dove ormai la quantità è preferita sulla qualità, TRIGUN STAMPEDE è una vera e propria “rivoluzione” del suo genere. La natura di tale produzione è abbastanza ambigua, imponendosi come una sorta di “retelling” unito ad un “reboot” invece di una fedele trasposizione 1:1 dell’opera originale. Ciò nonostante, questa sua natura consente a STAMPEDE di narrare la propria storia e i propri personaggi in un contesto che preme a tavoletta sul mondo “western” ideato dal maestro Nightow. 


Rispetto alla serie animata del ‘98, c’è il bisogno di ammettere che STAMPEDE, nel suo essere il proprio “universo”, utilizza i toni ed il contesto di TRIGUN ed il suo sequel Maximum in maniera egregia. In certe scene i personaggi affrontano dilemmi morali – sicuramente non ai livelli come Homunculus- e tutti hanno il giusto sviluppo, però colui che ha ricevuto un’attenzione maggiore durante la produzione è sicuramente il villain del franchise: Millions Knives. Anche se giustificato a causa della produzione, la serie del ‘98 ha purtroppo “rovinato” la meraviglia che era il personaggio di Knives, meraviglia che apparve in Maximum quando la serie del ‘98 finiva, qualcosa che STAMPEDE invece non solo ha preservato ma anche migliorato.
Ogni volta che Knives appare sullo schermo, ruba ogni singolo istante. Riesce ad essere il centro della narrazione ogni volta che è presente oppure anche se si sente l’iconico “KNIVES’s Piano”. A livello di doppiaggio, la voce che dà vita a Knives è un magistrale Junya Ikeda il quale sembra essersi fuso a Knives con la speranza che d’ora in avanti, se TRIGUN tornasse o meno, sarà lui la sua voce ufficiale.


A livello di character design però c’è da ammettere che, per chi è fan di TRIGUN, qualche scelta ha fatto storcere il naso. In primis il nuovo design di Vash che sì, è stato modernizzato per i nuovi fan, però a mio modesto parere è un cambiamento che non serviva anche se tutto viene giustificato a livello di trama durante le battute finali di questa stagione. Avete sentito bene, perché Studio Orange ha confermato l’arrivo di un nuovo blocco di episodi soprannominato “Final Phase”.

 

A livello di animazioni, credo che quello che abbiamo tra le mani sia il miglior anime del 2023 riguardo tale argomento. La tecnica della CGI nelle serie anime è sempre vista in malo modo per via di certe serie (Coff- Berserk del 2016), ma Studio Orange ha confezionato non un semplice anime, ma quello che spero che in futuro sarà lo standard che una serie anime in CGI deve avere. Al netto di qualche minore sbavatura a livello di effetti, sia il rendering dei modelli, le espressioni facciali che le animazioni durante gli scontri (Fun Fact: Ogni singolo scontro in STAMPEDE è stato prima coreografato da stuntman professionisti per poi venir animato, neanche ai livelli di un videogioco) sono di una qualità che ormai deve diventare lo standard per il genere.


La soundtrack di STAMPEDE, invece di essere di quel rock che permea la serie del ‘98 (H.T. rimarrà iconica), è invece un misto tra il western ed il jazz con vari cenni invece alla musica classica con certe tracce mentre altre invece techno per dare un’impronta sci-fi. La sigla di apertura [TOMBI] cantata da Kvi Baba è una lettera di amore per il personaggio di Vash, specialmente per questa sua nuova incarnazione (E finalmente abbiamo un opening che non spoilera niente della serie, cough Bleach), mentre la ending STARS α (星のクズ α, Hoshi no Kuzu α), cantata da Salyu e prodotta da Haruka Nakamura, potrebbe diventare presto parte delle playlist delle vostre canzoni preferite.


Tirando le somme, in soli 12 episodi TRIGUN STAMPEDE riesce a raccontare la drammatica storia di un protagonista, già ai tempi unico nel suo genere, e a dargli una seconda genesi senza stravolgere il personaggio. Non solo Vash ha ricevuto tale trattamento poichè perfino l’antagonista stesso della serie, proprio come i produttori promisero tempo fa, è così carismatico e ben scritto al punto da non poterlo chiamare “villain”.

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PRO: 

  • La storia aggiornata alla “nuova generazione” di fan è davvero ben fatta con una “fase
    finale” in produzione ed in arrivo nel prossimo futuro…
  • La caratterizzazione e sfaccettatura di ogni personaggio è magistralmente ben scritta,
    soprattutto con Knives che ruba la scena ogni singolo istante in cui è su schermo.
  • Una soundtrack che mescola moderno, western e jazz completamente adatta al contesto
    della serie.
  • Una CGI che non ha niente da invidiare, probabilmente l’esempio perfetto su cui basare i
    prossimi anime CGI…

CONTRO:

  •  …Ma si deve ammettere che a metà stagione qualche sbavatura a livello di trama è
    presente, soprattutto in una scena nell’episodio 10.
  •  …Però qualche imperfezione a livello di modelli ed effetti è presente.

VOTO: 8,9/10