HOOLIGANS (I.D.)
GENERE: drammatico, calcio
ANNO: 1995
PAESE: Gran Bretagna, Germania
DURATA: 107 minuti
REGIA: Philip Davis
CAST: Reece Dinsdale, Perry Fenwick, Richard Graham, Warren Clarke
John, poliziotto nella Londra degli anni della violenza degli hooligans, viene scelto con altri tre colleghi per un’operazione speciale che prevede l’infiltrazione del gruppo nella firm dello Shadwell, squadra dei sobborghi londinesi nel cui stadio avvengono regolarmente incidenti gravissimi. Il protagonista si cala perfettamente nella parte, fino ad arrivare ad un punto in cui l’identificazione con la logica degli hooligans è totale.
Il film si sviluppa su una trama che scorre veloce, e porta John e i suoi colleghi a non distinguere più il dovere dal brivido che ricevono nel far parte di un gruppo tanto eterogeneo quanto granitico, nel quale gli aspetti negativi si fondono con valori personali e di gruppo. È però il protagonista, tra i quattro, ad oltrepassare un limite da cui non può tornare indietro e a vedere sconvolta la propria vita “reale”, dall’amore al lavoro. Quello che più interessa del film, però, è ciò che resta apparentemente in sottofondo rispetto alla narrazione: la pellicola nasconde in realtà un’analisi che va ben più in profondità rispetto ad una descrizione del fenomeno violenza tout court. Alcune scene hanno infatti note che ricordano una volontà di denuncia di kubrickiana memoria nei confronti del sistema (in particolare la scena in cui il gruppo viene bersagliato dai tifosi avversari con freccette di ferro e la polizia resta impassibile, come se tutto fosse già previsto, e la parte finale nella quale il protagonista, avvicinatosi troppo a ciò che c’è realmente dietro la violenza organizzata, vede tramontare il proprio ruolo mentre prontamente l’indagine viene sospesa dalla polizia).
A proposito di Kubrick, una piccola perla: il gestore del pub in cui si ritrovano i membri della banda è impersonato da Warren Clarke, che interpretava Din in Arancia Meccanica. È solo un caso o c’è stata una precisa volontà di collegarsi ad un certo tipo di messaggio? A voi l’ardua sentenza. Di certo, resta il fatto che Hooligans (I.D.) è un titolo dal realismo molto più marcato rispetto a quello, scialbo, dell’omonimo film girato da Lexi Alexander che vedrà la luce nella decade successiva, e che lascia in sottofondo un dilemma interiore nello spettatore: quello dell’infinita commistione tra bene e male. Due note per chiudere: lo Shadwell, la squadra di calcio seguita dalla firm, non esiste nella realtà, mentre le scene delle partite e degli scontri sono state girate in impianti realmente esistenti, da Brisbane Road a Londra a Milmoor Ground a Rotherdam nello Yorkshire, fino a Valley Parade a Bradford, stadio nel quale è stata realizzata una delle scene cult del film durante l’intervallo di una partita reale tra Bradford e Hull City.