SONS OF ANARCHY

SONS OF ANARCHY

Sons of Anarchy i cinenauti recensioni film serie tv cinema

GENERE:                drammatico, azione

ANNO:                     2008 – 2014 (conclusa)

PAESE:                    USA

DURATA:                 7 stagioni, 92 episodi

DA UN’IDEA DI:      Kurt Sutter

CAST:                      Charlie Hunnam, Katey Sagal, Kim Coates, Theo Rossi, Tommy Flanagan, Dayton Callie, Mark Boone Junior, Maggie Siff, Ron Perlman, David Labrava

Disponibile su Disney Plus, Sons of Anarchy nasce da un'idea di Kurt Sutter (già co-produttore di "The Shield") e mette Shakespeare in sella a una Dyna Super Glide Sport e lo trasforma in un motociclista che fa l'occhiolino agli Hell’s Angels degli anni ‘70. Una serie a cui ci si affeziona già dal primo episodio.

“Today i will be the man my father tried to be. I will make you proud.”

(Jax Teller)

La storia si svolge nella città, frutto della fantasia dell’autore, di Charming in California.
Al centro delle vicende ci sono i Samcro, un un club di motociclisti che hanno affiliati sia negli Stati Uniti che al di fuori dei confini nazionali. Usando come copertura l’officina, in realtà trafficano nel contrabbando di armi e mantengono la cittadina “pulita” dalla criminalità (soprattutto quella che non giova ai loro affari) con metodi spesso discutibili. Il club viene fondato alla fine degli anni ‘60 da nove ex commilitoni del Vietnam ed inizialmente guidato dal presidente John Teller.
A inizio degli anni ‘90 la presidenza passa a Clay (Ron Perlman) dopo che John muore tragicamente in un incidente stradale. Il nuovo leader non solo acquisisce il potere ma sposa anche la vedova Teller, Gemma (Katey Sagal, voce di Turanga Leela di “Futurama”) diventando così patrigno di Jackson, detto Jax (Charlie Hunnam), il quale entra a fare parte del club appena maggiorenne. Sotto il comando di Clay però il club prende una strada sempre più violenta e molto diversa da quella che era nell’immaginario di John, il quale, prima di morire, ne aveva tracciato le linee guida in un diario, riscoperto dal figlio stesso in un vecchio scatolone. 

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La serie ha un sapore tutto shakespeariano, Jax è appunto un Amleto dei nostri tempi. Proprio come nella tragedia, il filo conduttore della serie è la ricerca della vendetta. E se l’opera di Shakespeare si svolge in sette atti, Sons of Anarchy ha la durata di sette stagioni. Jax, giovane Amleto contemporaneo, con il passare del tempo si ritroverà a dover scegliere se rimanere spettatore passivo di quello che accade o se prendere in mano il proprio destino (e quello del club).

Nella serie aleggia costantemente la presenza della morte, rappresentata metaforicamente dai corvi, animale con cui si apre e si chiude la storia. Li troviamo anche come animali domestici di Gemma, la madre di Jax. Nell’arco di queste sette stagioni (o sette atti) non mancano colpi di scena e lacrime. La serie affronta tematiche ancora molto attuali degli Stati Uniti: i gruppi neo-nazisti, il razzismo, e forse, soprattutto, le armi, è una società estremamente violenta. Se si pensa alla scelta del nome della cittadina, Charming, che in inglese significa “affascinante”, ma che in realtà non ha nulla di bello e buono, ma al contrario mostra solo violenza, morte e distruzione.

La storia è arricchita da una colonna sonora semplicemente perfetta, dove troviamo cover reinterpretate (si passa dai Rolling Stones ai Queen), ma anche pezzi originali come “Join’ the murder” scritta da Kurt Sutter e interpretata dal cantante dei “The white Buffalo”, Jake Smith. Tutti i personaggi sono costruiti e caratterizzati egregiamente, rendendo la storia ancora più vera e drammatica.

Ci sono inoltre apparizioni di tutto rispetto: da Stephen King (il suo personaggio, Bachman, ha il brevissimo compito di far sparire i cadaveri) a Marilyn Manson. Troviamo ancora David Hasselhoff e Courtney Love. Nella quarta serie appare perfino Sonny Barger, fondatore dello storico club Hells Angels. Lo stesso Kurt Sutter si manifesta ogni tanto nelle vesti di Otto Delaney, vecchio Samcro che sta scontando una pena in prigione.

Sons of Anarchy è una serie che forse in Italia è passata (purtroppo) un po’ in sordina, ma capace di catturare il cuore dello spettatore fin dal primo episodio. Da vedere facendo scorta di fazzoletti, proprio come nelle migliori tragedie.

“Now cracks a noble heart. Good-night, sweet prince; And flights of angels sing thee to thy rest.”
(Amleto, atto 5 scena 2)

Lady Snowblood

Sono Giorgia, alias Lady Snowblood. Cuneese cresciuta a pane e celluloide fin da piccolissima. Grazie a Steven Spielberg ho capito, a 12 anni, che il cinema sarebbe stata la mia vita. Impiegata in un ufficio, poter girare un BEL film rimane sempre il mio sogno (e obiettivo) più grande. Appassionata anche di serie televisive, musica, teatro e dell'arte in generale, mi piace cercare citazioni, omaggi e collegamenti tra una forma e l'altra. Volete saperne di più? Rimanete sintonizzati!