PSYCHO GIRLS
GENERE: horror, thriller
ANNO: 1986
PAESE: USA
DURATA: 90 minuti
REGIA: Gerard Ciccoritti
CAST: John Haslett Cuff, Agi Gallus, Darlene Mignacco
Psycho Girls è un film horror/thriller che affonda le sue radici nel torture porn, opera prima del regista canadese Gerard Ciccoritti. Una bambina uccide i genitori e fa ricadere la colpa sulla sorellina che, giunta in età adulta, attuerà la sua vendetta andando ben oltre qualsiasi logica di umanità e di razionalità.
La piccola Vittoria, la mattina dell’anniversario dei suoi genitori, porta loro la colazione a letto. Peccato però che dietro un gesto così tenero si celi il più orribile degli omicidi, al caffè ha infatti aggiunto del veleno per topi e i due, da lì a poco, moriranno. La cattiveria della bambina però non finisce qui perché fa incriminare sua sorella Sara per il duplice omicidio. Passano gli anni, Vittoria lavora come assistente nella casa della ricca famiglia Forster mentre Sara marcisce in un manicomio criminale finché un bel giorno non riesce a fuggire, insieme ad altri due ospiti, per mettere in atto la vendetta architettata nei 12 lunghi anni di detenzione. Dopo aver massacrato prima il direttore della clinica psichiatrica e poi la sorella, si sostituisce ad essa nel suo lavoro presso i coniugi Forster. Proprio durante la cena che la coppia ha organizzato per festeggiare il loro anniversario, Sara imbandisce un “succulento” banchetto a base di carne (umana) che si conclude con lo stordimento generale dei commensali che si risveglieranno legati ed imbavagliati alla mercé di Sara e dei suoi due ancor più folli complici.
Psycho Girls è sicuramente un film originale, opera prima del regista canadese Gerard (Jerry) Ciccoritti diventato famoso nel tempo più che altro per molte mediocri produzioni tv disattendendo un po’ le aspettative. La sceneggiatura funziona bene ed è evidente l’influenza del “thriller all’italiana” sia nella scelta delle inquadrature che delle atmosfere, apprezzabile anche il richiamo ad uno dei main theme dell’epoca, il cannibalismo. La vera originalità dell’opera però risiede nella “freneticità” con cui è stata girata anticipando quel genere “pulp” che ha fatto la fortuna di gente come Quentin Tarantino, e qui siamo solo nel 1985. Sebbene il lungometraggio nella seconda parte si abbandoni alla più cruda e folle violenza, non scade mai nel gore o nello splatter, resta sempre in quella condizione di “vedo e non vedo” che psicologicamente incolla lo spettatore allo schermo più dei litri sangue, soggiogandolo in uno stato di tensione perenne.
In questo Psycho Girls, dove già dal titolo appare chiaro che i ruoli cardine siano affidati a personaggi femminili, mi piace vederci anche una lettura più profonda: una società malata riesce a corrompere individui che per natura non sono malvagi scatenando in loro una reazione che li porterà a loro volta a perpetrare le malvagità subite su esseri innocenti innescando un circolo vizioso inarrestabile.