VAN HELSING

VAN HELSING

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Van Helsing

GENERE:                 horror, survivor horror, drammatico

ANNO:                      2019 – 2021

PAESE:                     USA, Canada

DURATA:                  5 stagioni, 65 episodi 

DA UN’IDEA DI:        Neil LaBuyte

CAST:                        Kelly Overton, Vincent Gale, Oliver Mahoro Smith, Christopher Heyerdahl, Rukiya Bernard, Hilary Jardine, Aleks Paunovic, Jonathan Scarfe, David Cubitt, Laura Mennell

Van Helsing è una serie tv ideata da Neil LaBute ed ispirata alla graphic novel Helsing della casa editrice Zenescope Entertainment. La protagonista è Vanessa Van Helsing, discendente di Abraham Van Helsing, che dopo tre anni di coma torna cosciente e si ritrova in un mondo post apocalittico dominato dai vampiri. Toccherà a lei ristabilire l'ordine e riconsegnare il mondo agli uomini dopo averlo ripulito dai succhia sangue. La serie è composta da 5 stagioni disponibili su Netflix e nella messa in scena richiama The Walking Dead, The Strain e Underworld.

Breve sinossi delle 5 stagioni (cercando di non fare troppi spoiler).

Stagione 1. L’eruzione di un vulcano ha oscurato il sole e il mondo è piombato in un’interminabile notte. I vampiri grazie alla mancanza di luce sono usciti allo scoperto attaccando l’umanità e facendola piombare in un vero inferno in terra. Dopo tre anni di questa situazione Vanessa Van Helsing, discendente di Abraham il primo cacciatore di vampiri, si risveglia da un lungo coma. Lei è l’unica in grado poter rimettere le cose a posto grazie al dono contenuto nel suo sangue.

Stagione 2. Vanessa insieme ad un manipolo di pochi amici e compagni si dirige verso Denver, ultimo baluardo dell’umanità e rifugio sicuro contro il dilagare dei vampiri. Nel suo percorso incontra Scarlett, la sorella creduta persa e anch’essa addestrata fin da bambina nel combattere i succhia sangue.

Stagione 3. Vanessa e sua sorella Scarlett uniscono le forze e iniziano la caccia ai Vampiri Anziani, coloro che originariamente hanno diffuso la malattia del vampirismo tra gli uomini. La particolarità di questa stagione è rappresentata dal fatto che ogni episodio è intitolato con il nome di una canzone dei Soundgarden.

Stagione 4. Vanessa è reduce dallo scontro con il terribile Sam e la quarta stagione si apre con le conseguenze che ne sono scaturite. L’amuleto che contiene il sangue dell’Oscuro, il primo vampiro, è sempre al sicuro nelle mani della protagonista. Ma la situazione precipita con la materializzazione dell’Oscuro che finalmente si mostra al mondo.

Stagione 5. Jack, una delle due figlie di Vanessa, dopo esser stata catapultata in Transilvania in pieno Medioevo, conduce, indietro nel tempo, la lotta contro l’Oscuro mentre l’altra sorella, Violet, la porta avanti ai giorni nostri. Lo scontro finale tra le Van Helsing e il potente vampiro è alle porte.

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Van Helsing
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I cliche delle produzioni post apocalittiche degli ultimi anni ci sono tutti. Troviamo il mondo devastato alla “The Walking Dead” ed affini, i vampiri che ricordano zombies con l’intelligenza delle creature di True Blood e la ferocia dei mostri di The Strain e della saga di Underworld. Abbiamo l’eroina, Vanessa, che non può non farci tornare alla mente Buffy L’Ammazza Vampiri. Le atmosfere da Resident Evil sono tangibili così come i colpi di spada di Blade. Il prodotto che ne esce è un gustoso intrattenimento; certo bisogna aver la pazienza di superare le prime due puntate che in effetti, essendo introduttive, sono abbastanza lente ma andando avanti la serie è un crescendo di azione, colpi di scena, sangue e violenza. Se la prima stagione si conclude lasciando molte cose in sospeso e molti interrogativi dalla seconda in avanti i tasselli vanno tutti al loro posto e la storia acquista la sua completezza.

Ma Van Helsing non è solo un collage ben fatto di stereotipi, ha anche i suoi elementi di originalità che la rendono una serie decisamente godibile. Primo tra tutti la reversibilità della malattia, il grande potere di Vanessa non si trova nella rigenerazione dalle ferite (già visto), nella super forza (già visto), nelle capacità di guerriera (visto e rivisto) ma nella particolarità del suo sangue, lei con un morso può liberare i vampiri dalla loro condanna restituendogli la loro natura umana e questo, fino ad oggi non si era mai visto. La regressione cambia le carte in tavola, ogni uccisione è l’omicidio di un potenziale umano e non di un definitivamente mostro. Cambiano i rapporti umani, cambiano le conseguenze dei propri gesti.

Consiglio quindi Van Helsing a chi, come me, odia i vampiri patinati alla Twilight e ama quelli che il sangue non solo lo bevono ma godono nel versarne più che possono. Sconsiglio d’altra parte la serie agli stomaci delicati e a chi non tollera il colore rosso dell’emoglobina. Non a caso la serie è VM 18