BEYOND THE OMEGA

BEYOND THE OMEGA

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GENERE:         horror, horror estremo vm 18, drammatico

ANNO:             2020

PAESE:            Italia

DURATA:         80 minuti

REGIA:            Mattia De Pascalis

CAST:              Lorenzo Lepori, Benedetta Rossi, Alex Lucchesi, Pio Bisanti, Vincenzo Puzziferri

Dopo l'ottimo esordio di McBetter, il salentino Mattia de Pascali ci delizia con Il tuo Sepolcro... la Nostra Alcova - Beyond the Omega, horror underground italiano prodotto con un budget risicato ma caratterizzato da perfezione tecnica, tematica e scrittura da grande film. Una storia a dir poco disturbante ma scopriamola insieme nella mia recensione.

Aristodemo/Aris (Lorenzo Lepori) è un ragazzo timido ed introverso che sta per sposarsi con Iris, ragazza rigidamente religiosa ed osservante della più severa astensione dal sesso pre matrimoniale. Una notte, mentre la futura moglie sta per rientrare a casa, viene aggredita da un serial killer (Pio Bisanti) che prima la uccide e poi la stupra. Aris resta sconvolto da questa tragedia e si isola in una casa in montagna.

Siccome le sue pulsioni sessuali sono molto forti, decide di acquistare su internet una bambola (Benedetta Rossi), realistica e dalle dimensioni reali, con le macabre sembianze di un cadavere. Non a caso la chiamerà Persefone che nella Mitologia Greca è la moglie di Ade e signora dell’Oltretomba. Da qui il protagonista inizia a sprofondare in un delirio senza ritorno, le sue fantasie degenerano diventando sempre più morbose ed estreme e la bambola prende vita . Il confine tra reale e follia svanisce. Parallelamente a tutto ciò il serial killer continua a colpire sempre di più di frequente…

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La prima cosa che ci colpisce di Beyond the Omega è la qualità della fotografia sia a livello di composizione e di gestione delle luci che proprio di qualità visiva, non sembra un film proveniente dall’underground bensì nato per il grande schermo. Un’occhio attento noterà anche come essa cambia con lo svilupparsi della trama diventando sempre più buia ed oscura in linea con il deterioramento mentale del protagonista. Più di una volta mi è venuto da fare il paragone con la fotografia dei film di Mario Bava o di Nicolas Winding Refn.

Anche la sceneggiatura è perfetta e non lascia buchi; la trama, benchè sia molto semplice e unisca diversi luoghi comuni del cinema horror come la necrofilia, il serial killer, lo sdoppiamento della personalità, gode di una scrittura originale ed estremamente convincente.

Assolutamente ben costruito il parallelismo tra Aristodemo e il killer. Entrambi cercano un amore egoistico, che appaghi solo loro senza curarsi della propria compagna. Uno lo ricerca in una bambola (che assomiglia a Frankenstein!) e l’altro nella necrofilia, uccidendo prima e poi consumando l’atto sessuale. Arriveremo ad un punto in cui ci verrà naturale pensare che Aris e l’assassino siano la stessa persona ma il finale aperto non ci darà nessuna certezza lasciandoci nel dubbio.

È proprio di questo che parla Beyond the Omega: la sessualità del maschio di oggi che è incapace di rapportarsi alla donna e cerca relazioni che non lo obblighino a mettersi in gioco e a scendere a patti. Siamo a tutti gli effetti davanti ad un horror esistenziale, grottesco e claustrofobico.

Già dal titolo Beyond the Omega è chiaro il riferimento cinematografico a cui Mattia De Pascali, cineasta preparato e di grande cultura, si ispira ovvero Buio Omega (Beyond the Darkness) di Joe D’Amato di cui riprende molti aspetti.

Una piccola curiosità, per il serial killer il regista si è ispirato a Pacciani e al mostro di Firenze. A questo punto non mi resta che consigliarvi la visone di questo horror estremo e disturbante, chicca di cinema nostrano alla faccia di chi sostiene che il cinema italiano è morto