Alla fine degli anni ‘90 il cinema horror americano era in crisi, diversi autori molto in voga negli anni ’80 faticavano a trovare spazio in patria, persino il padre del new horror George Romero si dovette trasferire per un certo periodo in Francia alla ricerca di nuove opportunità. Tra coloro che abbandonarono gli U.S.A. ci fu anche il vulcanico regista, sceneggiatore e produttore di origine filippine Brian Yuzna, autore tra gli altri di ‘Society’ e ‘The dentist’, noto però soprattutto per la sua cooperazione con Stuart Gordon e la Empire di Charles Band, che originò ‘Re-animator’ (il cui seguito fu diretto dallo stesso Yuzna), ‘Dolls’ e ‘From beyond’. Yuzna negli anni diversificò le sue attività collaborando anche a titoli più mainstream come ‘Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi’ e ‘Crying Freeman’, ma all’inizio del nuovo millennio decise di partire con un progetto nuovo ed estremamente ambizioso, cioè la creazione di una azienda indipendente che si occupasse di generi cinematografici di nicchia, sul modello delle vecchie case di produzione inglesi Amicus ed Hammer o, in tempi meno remoti, le americane Empire e Full Moon, con le quali aveva collaborato.
Julio Fernandez Rodriguez aveva rilevato la più grande azienda cinematografica iberica, la Filmax, a fine anni ’80, la compagnia era nata negli anni ’50 e distribuiva in Spagna pellicole prevalentemente di produzione americana (tra di esse quelle della Paramount). Il nuovo proprietario iniziò subito a trasformare la Filmax in una azienda di produzione tout-court e decise successivamente di fare un ulteriore passo in avanti, cercando di rendere le proprie creazioni più appetibili anche a livello internazionale.
Fu così che Yuzna e Fernandez Rodriguez si incontrarono e decisero di istituire, a Barcellona, la Fantastic Factory, ramo della Filmax che si doveva dedicare soprattutto a produrre film di fantascienza ed horror. La neonata azienda, sotto la guida del regista americano, prevedeva di realizzare pellicole con budget non superiori ai dieci milioni di dollari, girate in inglese con maestranze prevalentemente spagnole, si deliberò infine che gran parte delle riprese avrebbe dovuto avvenire in Spagna, cosa che avrebbe permesso di contenere ulteriormente i costi di produzione, sul modello di quanto fatto da Charles Band in Italia con la Empire negli anni ‘80.
Il progetto ebbe vita piuttosto breve, vennero realizzati in totale nove film in sei anni, poi Yuzna abbracciò un’altra idea un po’ pazza e finì in Indonesia sposando un progetto simile a quello che aveva appena abbandonato, che portò alla nascita della Komodo films, che naufragò peraltro nel giro di un paio d’anni per problemi economici, mentre la Filmax dismise il brand Fantastic Factory e andò avanti per conto proprio, anche con buoni risultati in termini sia qualitativi che economici. Ma questa è un’altra storia…
Il primo titolo ascritto alla Fantastic Factory fu ‘Faust’, diretto dallo stesso Yuzna ed uscito nel 2001, girato prevalentemente negli U.S.A. (in particolare a New York) e tratto da un fumetto di Tim Vigil e David Quinn. Caratterizzato da una martellante colonna sonora hard rock, tonnellate di sangue e scelte cromatiche tanto forti quanto inconsuete la pellicola ebbe recensioni nel complesso negative ma suscitò un discreto interesse nel pubblico. ‘Faust’ partecipò a titolo promozionale, come molti film della Fantastic Factory, al Festival del cinema fantastico di Sitges, in Catalogna, ed al Fantafestival di Roma del 2001, in quest’ultimo fu anche premiato come miglior film.
Dopo ‘Faust’ partirono altri due progetti, affidati ad altrettanti esperti registi americani, ‘Arachnid – il predatore’, un fantahorror non troppo ispirato diretto da Jack Sholder (noto soprattutto per l’ottimo ‘L’alieno’) e presentato al festival del cinema di Porto del 2002, e ’Dagon-La mutazione del male’ girato in gran parte in Galizia, con il quale Yuzna si riunì allo storico partner Stuart Gordon. Presentato a Sitges nel 2001 il film di Gordon, liberamente ispirato a un racconto di Lovecraft (in realtà ne mischia insieme almeno due), oggi è considerato un cult movie ma gli incassi furono abbastanza deludenti anche in questo caso.
Nel 1999 la Filmax aveva già prodotto ‘Nameless – Entità nascosta’, pregevole thriller girato da un giovane regista catalano, Jaume Balaguerò, divenne quindi naturale per la Fantastic Factory, affiancata dai fratelli Weinstein, impegnarsi nella produzione della successiva pellicola di Balaguerò, ‘Darkness’, che a fronte di un investimento di poco più di dieci milioni di dollari ne incassò quasi trentacinque e può essere a giusta ragione considerato il primo vero titolo di successo della Fantastic Factory.
Ci fu il tempo, per Brian Yuzna, di realizzare il terzo, in verità dimenticabile, capitolo di ‘Reanimator’ prima dell’uscita di un altro film di un giovane regista spagnolo, ‘I delitti della luna piena’, del valenciano Francisco ‘Paco’ Plaza che pur non replicando gli incassi di ‘Darkness’ non sfigurò al botteghino. Meno fortuna di Plaza e Balaguerò la ebbe invece l’esordiente Luis De La Madrid con ‘The nun’, che resta ad oggi l’unica regia del giovane montatore e sceneggiatore iberico. Poco ispirate appaiono anche le successive regie di Yuzna, ‘Rottweiler’ e ‘Dal profondo delle tenebre’, quest’ultimo è anche il canto del cigno della Fantastic Factory.
Nel corso della sua breve esistenza la Fantastic Factory produsse film di qualità altalenanti ed ottenne risultati al botteghino non sempre lusinghieri ma riuscì nell’intento di generare qualcosa di nuovo nello stagnante panorama del cinema spagnolo (e non solo) contribuendo fortemente alla nascita di una new wave del cinema di genere iberico e lanciando registi che negli anni si sono confermati ad ottimo livello come Paco Plaza e Jaume Balaguerò, che nel 2007, subito dopo la chiusura della Fantastic Factory, diressero per la Filmax il grande successo internazionale [REC], pellicola che deve molto all’esperienza che i due fecero negli anni precedenti con Yuzna.
FILMOGRAFIA FANTASTIC FACTORY:
Faust: Love of the Damned (2001) – di Brian Yuzna
Arachnid (2001) -di Jack Sholder
Dagon – La mutazione del male (2001) – di Stuart Gordon
Darkness (2002) – di Jaume Balagueró
Beyond Re-Animator (2003) – di Brian Yuzna
Romasanta – I delitti della luna piena (2004) – di Francisco Plaza
Rottweiler (2004) – di Brian Yuzna
The Nun (2005) – di Luis De La Madrid
Beneath Still Waters – Dal profondo delle tenebre (2006) – di Brian Yuzna