FLESH MEAT DOLL(S) (corto)

Un uomo violenta il cadavere di un altro maschio appeso per le mani al soffitto come una bestia, dopo l’amplesso lo sgozza e ricomincia… ora si rivolge ad una donna, anch’essa morta, la tocca, si eccita… scopre che la ragazza al momento della morte aveva le mestruazioni, estrae il Tampax… (N.d.A. vi risparmio la descrizione causa conati di vomito)… la possiede voracemente, la squarta e la ripossiede… la decapita… e non sarà l’unica “testa” ad essere recisa…

Passata la prima fase di incredulità – no, non è possibile tutto questo! -, superata una seconda fase, più lunga, di disgusto – ma questa è follia… ma no! Cazzo! Che schifo! – si passa ad una terza fase quella dell’aspetto puramente artistico perchè fra tanto sangue e tanto marciume non si può non notare una cura maniacale dell’immagine, una ricerca dell’inquadratura perfetta, una gestione dell’immagine dal forte sapore caravaggesco con la macchina da presa che gioca con la poca luce disponibile.

“Flesh meat doll(s)” è a tutti gli effetti un’esperienza molto, molto difficile da sopportare… è talmente atroce tutto quello a cui assistiamo che l’evirazione finale del protagonista ci fornisce veramente poco in termini di soddisfazione catartica, quel gesto estremo (che dura la bellezza di 5 fottuti minuti!!) non è sufficiente.

…ad un certo punto mi chiedevo: chi sono le due vittime? Le ha uccise lui? Le conosceva? Ma poi mi sono reso conto che la vera domanda da porsi era un’altra: in questo spettacolo putrido e disturbante chi è il vero fottuto malato di mente, il regista, per aver creato questo incubo? Gli attori, per aver dato vita a questa cacofonia di sangue, budella, sperma e necrofilia? Oppure io, per aver guardato questa messa in scena tanto orribile e spietata?

Se ne avete il coraggio potete vederlo qui: Flesh meat doll(s) (link esterno al sito)