Sono Gilberto, alias John il boia Ruth, la mente che ha dato forma a questo progetto. Nella vita mi occupo di web: dal marketing alla grafica, dalla progettazione di siti ai Social Network. Ne I Cinenauti ho voluto fondere il mio lavoro, che amo, con la mia più grande passione, il cinema. Prediligo gli horror, meglio se estremi e disturbanti, i thriller, i fantasy e i film d'azione. Insomma divoro qualsiasi cosa cercando di non farmi condizionare dai pregiudizi.
LOCKE & KEY (Stagione 1)
(Da un’idea di Joe HILL, 2019)
Ci sono voluti anni e tanti travagli prima che questa serie vedesse la luce ma il concentrato di mistero, di horror e di fantasy che è stato realizzato mi ha sedotto fin dalla prima puntata. C’è anche una piccola “chicca” che vi svelerò solo alla fine della recensione.
IL BUCO
(Galder GAZTELU-URRUTIA, 2019)
In un presente lasciato intuire esiste un carcere molto particolare. Questo edificio ha una struttura insolita per una prigione. Alla sua sommità è presente una gigantesca cucina che, giornalmente, sforna i piatti più gustosi che mente umana possa immaginare. Al di sotto scorrono, infiltrandosi sottoterra, un numero imprecisato di strati, attraversati nel mezzo da un buco per il quale scende quotidianamente una piattaforma stracolma di vivande. Ogni piano è occupato da due detenuti e ogni mese viene effettuato un cambio di livello. La tavola mobile contiene il cibo necessario a sfamare tutti gli occupanti dell’edificio ma purtroppo ciò non avviene perché l’ingordigia di chi sta in alto penalizza chi viene dopo. Cosa succederà negli ultimi piani dove il cibo non arriva?
JOJO RABBIT
(Taika WAITITI, 2019)
Quando il cinema affronta tra le pagine più buie della nostra storia, impantanarsi nella palude di una stucchevole prosaicità fatta di luoghi comuni e banalità è alquanto facile. Ma questo non è il caso di questo dolce e brillante Jojo Rabbit. La storia è liberamente tratta dal libro di Christine Leunens pubblicato in Italia con il titolo di “Come semi d’autunno”.
SCHIAVE BIANCHE – VIOLENZA IN AMAZZONIA
(Mario GARIAZZO, 1985)
Sono passati tredici anni da quando Umberto Lenzi diede vita al filone tutto italiano dei Cannibal Movies che vede, in Schiave Bianche – Violenza in Amazzonia di Mario Gariazzo (alias Roy Garret) del 1985, la sua conclusione. Sebbene non ci siano rimandi concreti al cannibalismo, per l’ambientazione, le tecniche di ripresa e la sceneggiatura, la pellicola viene comunque considerata appartenente al genere.
THE HUMAN CENTIPEDE 3 FINAL SEQUENCE
(Tom SIX, 2015)
Dico la verità, non avevo intenzione di recensire questa pellicola ma non farlo mi sembrava di lasciare un lavoro incompleto. Questo terzo capitolo è ambientato interamente in una prigione in New Messico e, come i suoi predecessori, non ci risparmia oscenità di ogni genere.
FRANCESCA
(Luciano ONETTI, 2015)
Francesca è, ad oggi, il secondo film dei fratelli argentini Onetti. Appartengono a quella cerchia di registi contemporanei che stanno riportando in vita un genere cinematografico tutto Italiano: il thriller/horror anni 70, quello che vide Dario Argento, ma non solo, tra i maggiori esponenti.
BLACK SUMMER
(Da un’idea di Karl SCHAEFER e John HYAMS, 2019)
Questa serie tv survivor horror, a tema zombie, è stata una delle più interessanti sorprese di casa Netflix nel 2019. Negli ultimi anni, dopo il grande successo di The Walking Dead, i prodotti a tema sono stati molteplici ma spesso deludenti. La stessa TWD, dopo le prime esaltanti stagioni, è atterrata su ritmi lenti e spesso poco coinvolgenti. Mi sono quindi avvicinato a Black Summer con scetticismo e molta curiosità poiché è stata presentata come lo spin off di un altro prodotto che ho molto amato, Z Nation.
DIRK GENTLY’S AGENZIA DI INVESTIGAZIONE OLISTICA.
(Da un’idea di Max LANDIS, 2016-2017)
Dirk Gently è una serie TV britannica, di sole due stagioni, ideata da Max Landis (figlio del regista John Landis: The Blues Brothers, Un Lupo Mannaro Americano a Londra). È ispirata alla serie di omonimi romanzi di Douglas Adams, meglio conosciuto come autore della Guida Galattica per gli Autostoppisti.
LA POLIZIA RINGRAZIA
(Stefano VANZINA, 1972).
Primo dei due soli film in cui il regista si firma con il suo nome reale e non con lo pseudonimo di Steno. Questo per differenziarlo dalla sua produzione rivolta essenzialmente alla commedia. Con questo lungometraggio ci troviamo, infatti, davanti ad un poliziesco dai toni drammatici. Film “politico” che, per i temi trattati, trovo assolutamente attuale e contemporaneo.
THE HUMAN CENTIPEDE 2 FULL SEQUENCE
(Tom SIX, 2011)
Secondo capitolo della trilogia dell’olandese Tom Six. Se avevo apprezzato la prima sequenza per la scelta stilistica del non eccedere nei litri di sangue e nella violenza, il secondo capitolo è tutta un’altra storia! Ma proseguiamo per gradi.