Il cinema è probabilmente la forma arte più bella perché racchiude al suo interno molte altre espressioni di creatività.
È uno splendido contenitore dove letteratura, musica, pittura, fotografia, pensiero filosofico, scienza e tanto altro ancora sono magicamente miscelati insieme.
…E TU VIVRAI NEL TERRORE! L’ ALDILÀ
(Lucio FULCI, 1981)
‘L’aldilà’ è il secondo capitolo della ‘Trilogia della morte’ di Lucio Fulci, che comprende anche ‘Paura nella città dei morti viventi’ e ‘Quella villa accanto al cimitero’, la serie è accomunata da tematiche surreali ed immagini crude, influenzata dai classici della letteratura horror (in particolare Edgar Allan Poe e H.P. Lovecraft) e caratterizzata dalla presenza come protagonista della scream queen inglese Catriona MacColl.
JOLT – RABBIA ASSASSINA
(Tanya WEXLER, 2021)
Jolt rabbia assassina è un revenge movie diretto da Tanya Wexler e disponibile sulla piattaforma streaming Amazon Prime Video. Attingendo a piene mani da opere come John Wick, Hanna ed Atomica Bionda, seguiamo la vendetta di una donna, con grosse difficoltà nella gestione della rabbia, volta a vendicare la morte del suo fidanzato. Nulla di originale quindi, ma tanto tanto divertimento ed adrenalina.
DON’T LOOK UP
(Adam McKAY, 2021)
Kate Dibiasky, dottoranda in astronomia all’università del Michigan State, scopre una cometa non identificata e la segnala al suo professore, Randall Mindy, il quale calcolandone le dimensioni e la traiettoria conclude che colpirà la terra entro sei mesi causando l’estinzione di ogni forma di vita.
THE EXORCISM OF EMILY ROSE
(Scott DERRICKSON, 2005)
È il 2005 quando il regista Scott Derrickson, all’epoca noto solo per due pellicole di scarso valore, Hellraiser 5 e Urban Legend: Final Cut, ci propone The Exorcism of Emily Rose, film sospeso tra horror, dramma e legal thriller che narra le vicende giuridiche di un prete sotto accusa per le conseguenze di un’esorcismo da lui stesso praticato. In quanto osannato da molti come uno degli horror migliori degli anni 2000, mi sono avvicinato alla visione con curiosità ma, ahimè, ne sono rimasto abbastanza deluso.
PROVA SCHIACCIANTE
(Wolfgang PETERSEN, 1991)
In seguito ad un gravissimo incidente d’auto avuto mentre torna a casa da una festa con la moglie Judith, Dan Merrick rimane senza memoria e completamente sfigurato. Il suo volto viene ricostruito con una complessa operazione di chirurgia plastica e l’uomo, amorevolmente accudito dalla moglie, lentamente recupera la sua condizione fisica, iniziando poi a ricordare anche qualcosa dell’incidente grazie a dei flashback.
ESSERE JOHN MALKOVICH
(Spike JONEZ, 1999)
Claustrofobico, disturbante e surreale. “Essere John Malkovich”, diretto da Spike Jonez (ma scritto da Cahrlie Kaufman, lo stesso de ” Eternal sunshine of the spotless mind”, per
intenderci), è un film dove uomini e marionette si confondono, e con un po’ di Kafka e Wharol, vanno alla ricerca della propria identità.
ULTIMA NOTTE A SOHO
(Edgar WRIGHT, 2021)
Eloise “Ellie” è in procinto di trasferirsi a Londra dove è stata ammessa ad un’importante scuola per stilisti; la ragazza, che vive con la nonna in Cornovaglia, è appassionata della moda e della musica degli anni Sessanta ed ha ricorrenti visioni della madre, morta suicida quando lei era ancora in tenera età; l’impatto con la metropoli e con le compagne di college non è dei migliori, così Ellie
decide di affittare una stanza a Soho nell’appartamento di un’anziana signora, trovando lavoro part time in un pub per far fronte alle spese.
DJANGO
(Sergio CORBUCCI, 1966)
Tra i generi più prolifici del cinema nostrano sicuramente il Western all’Italiana o “Spaghetti Western” merita un posto sul podio. Molte di quelle produzioni sono diventate, con il passare degli anni, veri e propri cult e spesso hanno permesso a registi ed attori poco noti di affermarsi. È questo il caso di “Django” di Sergio Corbucci con un Franco Nero sensazionale e all’epoca misconosciuto.
007 NO TIME TO DIE
(Cary Joji FUKUNAGA, 2021)
Dopo un prologo con un flashback nel quale una giovane Madeleine Swann assiste impotente all’omicidio della madre da parte di un uomo mascherato in cerca di vendetta, il film fa un brusco salto in avanti e si ricollega al finale del precedente ‘Spectre’ con la stessa Madeleine e James Bond, che ha abbandonato il lavoro, in Italia in vacanza dopo la cattura dello storico nemico Ernest Stavro Blofeld.
BATTLE ROYALE
(Kinji FUKASAKU, 2000)
Travolto dal grande successo di Squid Game ho deciso di parlarvi di Battle Royale, senza il quale la popolare serie Netflix probabilmente non esisterebbe. Tratto dall’omonimo romanzo di Koushun Takami, Battle Royale ci porta in uno stato asiatico non definito in un futuro prossimo distopico dove gli adulti hanno perso il controllo sulla popolazione giovane e corrono ai ripari ripristinando la loro autorità attraverso un gioco al massacro.