Il cinema è probabilmente la forma arte più bella perché racchiude al suo interno molte altre espressioni di creatività.
È uno splendido contenitore dove letteratura, musica, pittura, fotografia, pensiero filosofico, scienza e tanto altro ancora sono magicamente miscelati insieme.
NON È UN PAESE PER VECCHI
(Joel e Ethan COEN, 2007)
Una terra abbandonata da Dio, una spietata caccia all’uomo, un fato ineluttabile che si compie, il sangue non è mai stato così facile… Dall’incontro tra il genio di Cormac McCarthy e l’arte dei fratelli Coen nasce uno dei film più importanti degli ultimi venti anni.
STAND BY ME (RICORDO DI UN’ESTATE)
(Rob REINER, 1986)
Questa non vuole essere una vera e propria recensione, ma piuttosto una dichiarazione d’amore ad un film di cui sono follemente innamorata. Tratto da uno dei racconti (a mio parere) più intimi di Stephen King, e diretto da Rob Reiner (che nel 1990 dirigerà “Misery non deve morire”), “Stand by me” narra il viaggio di quattro ragazzini di Castel Rock alla ricerca di un cadavere. Il viaggio usato come metafora del passaggio dei ragazzi dall’infanzia alla vita adulta.
Uno dei migliori film tratti da racconti di King, è disponibile su Prime e Netflix.
L’ULTIMA CASA A SINISTRA
(Wes CRAVEN, 1972)
Era il 1972 quando Wes Craven esordisce nel mondo del cinema con L’Ultima Casa a Sinistra – film che si muove tra thriller, revenge movie ed horror – che, grazie alla sua efferatezza e crudeltà, diventerà un cult indiscusso e fonte di ispirazione per altre pellicole del genere. Una coppia di ragazze viene rapita da una banda di malviventi che le violenterà ripetutamente fino ad ucciderle ma il karma ha in serbo per loro un destino analogo…
MANTÍCORA
(Carlos VERMUT, 2022)
Chi disegna mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro… Al suo quarto lungometraggio Carlos Vermut porta a maturazione uno stile già molto peculiare e si conferma chirurgico narratore della crisi d’identità e delle atrocità striscianti del nostro presente; pellicola scomoda ed emotivamente intensa, Mantícora è la conferma di un autore da tenere in grande considerazione.
NURAGHES – S’ARENA
(Mauro ARAGONI, 2016)
In questo corto di Mauro Aragoni si concentrano le più ancestrali tradizioni sarde rivestite di sangue e di vendetta. Un uomo deve vendicare la morte di sua figlia e può farlo solo combattendo fino a perdere la vita in un misterioso torneo al cospetto dei più antichi spiriti dell’isola.
1334
(Nico B., 2011)
Se hai trovato disturbante ed ermetico il corto “Pig” di Rozz Williams non resterai sicuramente imperturbabile davanti a “1334” ovvero il suo sequel, diretto sempre da Nico B, molto meno folle del suo predecessore ma comunque alquanto pesante poichè mette in scena nella parte iniziale il suicidio di Rozz e successivamente le conseguenze che quel gesto ha avuto su chi gli era vicino. Se sei sensibile a temi quali il suicidio, evita di guardarlo.
IL COLLEZIONISTA DI CARTE
(Paul SCHRADER, 2021)
William “Tell” Tillich viene condannato a otto anni di carcere militare per le violazioni dei diritti umani commesse insieme ad altri commilitoni quando era di stanza ad Abu Ghraib; durante la reclusione impara a “contare le carte” a memoria, e una volta scontata la pena mette a frutto questo talento…
MIO CARO ASSASSINO
(Tonino VALERII, 1972)
Vincenzo Paradisi, investigatore di una compagnia assicurativa, finisce decapitato dal braccio meccanico di un’escavatrice che aveva noleggiato per dragare uno stagno alla ricerca di qualcosa; poco dopo anche l’operaio che manovrava il mezzo viene ritrovato morto… per la polizia non sono solo coincidenze…
IL MIO NOME È NESSUNO
(Tonino VALERII, 1973)
“Il mio nome è Nessuno” è un film western all’italiana del 1973 diretto da Tonino Valerii, con la produzione di Sergio Leone. Questo cult “spaghetti western” racconta la storia di Jack Beauregard, un leggendario bounty killer che cerca di ritirarsi a vita privata per andare a vivere in Europa. Nel suo ultimo viaggio però incontra un giovane di nome “Nessuno”, cresciuto nel suo mito ed intenzionato a farlo passare alla storia.
CAMPING DEL TERRORE
(Ruggero DEODATO, 1986)
Camping del terrore è un film slasher tradizionale diretto dal Maestro Ruggero Deodato (Cannibal Holocaust). Un gruppo di ragazzi decide di trascorrere le proprie vacanze in un vecchio campeggio ignari del fatto che sia abitato da un misterioso killer mascherato che inizierà a massacrarli tutti brutalmente.