Bava Puzzle Paola Settimini i cinenauti recensioni film serie tv cinema

Bava Puzzle

BAVA PUZZLE
(Daniele CECCARINI, Paola SETTIMINI, Francesco TASSARA, 2018)

Esistono pochi personaggi in grado di innovare un genere attraverso il loro stile e la loro visione: uno di questi risponde al nome di Lamberto Bava, la cui vicenda umana ed artistica viene sviscerata in questo Bava Puzzle, documentario concepito e realizzato da Paola Settimini e Daniele Ceccarini con la collaborazione di Francesco Tassara (e disponibile sulla piattaforma VodBox del regista Luigi Pastore), nel quale il popolare cineasta si racconta in prima persona.

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Per horror intendo di Paola Settimini

Per Horror Intendo… Il documentario di Paola Settimini

PER HORROR INTENDO…
(Paola SETTIMINI, 2021)

In un periodo cinematograficamente molto povero, nel quale sembra esserci poco spazio soprattutto per le produzioni indipendenti, è una boccata di ossigeno, oltre che una scelta coraggiosa, l’uscita di questo documentario diretto da Paola Settimini, al cui interno sono presenti anche alcune sequenze di finzione, girate in luoghi estremamente suggestivi della Lunigiana come il Castello dell’Aquila di Gragnola ed il Castello di Verrucola.

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Ghost son

GHOST SON

GHOST SON
(Lamberto BAVA, 2006)

Stacey e Mark vivono il loro idillio amoroso in una fattoria isolata all’interno della savana; l’uomo però muore in un incidente stradale ma la compagna continua a percepirne costantemente la presenza, al punto da fantasticare di passare una notte di sesso con lui; un giorno scopre di essere realmente incinta, ma la nascita del figlio Martin non rappresenta di certo una gioia: il bambino infatti comincia a comportarsi in modo strano e violento, come se fosse posseduto da qualche strana entità…

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Everybloody's End

EVERYBLOODY’S END

EVERYBLOODY’S END
(Claudio LATTANZI, 2019)

In un imprecisato futuro la maggior parte della popolazione mondiale è stata sterminata da una misteriosa epidemia; cinque superstiti – il teologo Steiner, tre donne chiamate Bionda, Nera e Rossa e il medico Michael – si ritrovano asserragliati in un bunker sotterraneo per cercare di sottrarsi alla cattura da parte dei cosiddetti “Sterminatori”, un gruppo di ex soldati che pattugliano le strade crocifiggendo chiunque capiti loro a tiro con l’intenzione di estirpare il morbo. Ma le cose non sono come sembrano ed ognuno cela dei segreti inconfessabili ed arcani…

i cinenauti recensioni film serie tv cinema Il profumo della signora in nero

IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN NERO

IL PROFUMO DELLA SIGNORA IN NERO
(Francesco BARILLI, 1974)

Silvia, giovane impiegata di un laboratorio di chimica, vive in un appartamento a Roma e conduce una vita apparentemente felice, pur avendo vissuto una infanzia difficile che la sua mente ha inconsciamente cancellato. Durante una serata a casa di alcuni amici con il fidanzato Roberto, la ragazza resta colpita dalle affermazioni di Andy, professore di sociologia di origine africana, riguardo all’esistenza di tribù che praticano ancora sacrifici umani, cannibalismo e magia nera.

i cinenauti recensioni film serie tv cinema I corpi presentano tracce di violenza carnale

I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE

I CORPI PRESENTANO TRACCE DI VIOLENZA CARNALE
(Sergio MARTINO, 1973)

Ambientato in gran parte a Perugia, location abbastanza inconsueta ma estremamente azzeccata, ‘I corpi presentano tracce di violenza carnale’, più noto all’estero col titolo alternativo ‘Torso’, è un giallo che non lesina su sesso e violenza, considerato un antesignano, insieme a ‘Reazione a catena’ di Mario Bava, del genere slasher, diffusosi soprattutto a partire dagli anni ‘80. Dopo la prima parte, di più ampio respiro, ambientata in città, l’azione si sposta tra Abruzzo (l’angusto paesino di campagna in cui si svolge la seconda parte del film è Tagliacozzo, nei pressi di L’Aquila) e Lazio (le cascate di Montegelato, l’Agro Pontino e Corcolle, a pochi km da Roma), usando un ristretto numero di personaggi. La pellicola, uscita nel 1973, ottenne ottimi riscontri di critica e pubblico, anche a livello internazionale, ed è, ad oggi, una delle più famose regie di Sergio Martino, anche se non quella che egli stesso ama di più visto che ha più volte affermato di preferire il precedente ‘La coda dello scorpione’.