PARASITE
PARASITE
(Bong JOON-HO, 2019)
Due famiglie (i Ki-taek e i Park), due abitazioni (un angusto seminterrato e una villa di avanzato design architettonico), due quartieri (quello popolare e quello “vip”, così “distanti” tra loro da non sembrare nemmeno nella stessa città), due odori (la “puzza” dei poveri, il profumo dei ricchi), due modi di comunicare (i messaggi WhatsApp e il codice Morse), due Coree… E poi due schegge impazzite che scombussolano i piani (perchè, legge di Murphy docet: “Che tipo di piano non fallisce mai? Nessun piano”).