MANK
MANK
(David FINCHER, 2020)
1940: il giovane prodigio Orson Welles, forte di un contratto con la casa di produzione RKO che
gli consente di avere carta bianca su qualsiasi progetto decida di mettere in cantiere, assume Herman J. Mankiewicz (detto “Mank”) per scrivere un film incentrato sulla parabola di un tycoon dell’editoria ispirato al magnate dell’epoca William Randolph Hearst, che lo sceneggiatore aveva conosciuto e
frequentato; Mankiewicz, costretto a letto dalla frattura ad una gamba in conseguenza di un
incidente stradale, si mette al lavoro con l’aiuto di una dattilografa e accudito da un’infermiera tedesca; ripercorre così con la memoria un tratto cospicuo della sua esperienza all’interno deglistudios hollywoodiani degli anni trenta…